Il primo maggio parte ufficialmente la stagione balneare.
La gestione dei 14 km di costa, dal novembre del 2023, sono ad appannaggio del Campidoglio ma il municipio X, pur avendo perso la delega al litorale, continua ad interessarsene.
Ha istituito, a differenza del comune, una commissione “ad hoc”.
Ed il 23 aprile il parlamentino di Ostia ha convocato una seduta straordinaria di consiglio.
Una stagione work in progress
La stagione che è alle porte viene segnata dalla “novità” dei bandi per l’assegnazione di stabilimenti e spiagge.
Un braccio di ferro con i vecchi gestori, ha rallentato di qualche giorno le gare avviate a San Valentino.
In questi giorni sono al vaglio le oltre 150 proposte ricevute e, com’è stato chiarito con la memoria di giunta dello scorso 18 aprile, i vecchi concessionari “in via temporanea e per il tempo strettamente necessario al perfezionamento delle assegnazioni” possono restare a svolgere le loro attività.
Ovviamente a condizione che non facciano contratti che eccedano la data del rilascio.
Data che, tuttavia, è legata al perfezionamento delle assegnazioni e che, di conseguenza, resta incerta.
La proposta bocciata del centrodestra
In un contesto considerato troppo “in divenire” tante sono state le critiche mosse all’amministrazione centrale.
Nei mesi scorsi le proteste erano arrivate dal fronte dei vecchi concessionari.
Più di recente sono state incardinate da esponenti dell’opposizione che come la Lega in municipio X avevano proposto, senza fortuna, di sospendere l’efficacia dei bandi nelle more della piena attuazione del Piano di utilizzo degli arenili.
Il Campidoglio ha infatti deciso di fare delle gare di un solo anno, rinnovabile, proprio perché attende l’approvazione del PUA che, giocoforza, dovrà avvenire entro il 2027.
È uno strumento che rappresenta una sorta di “piano regolatore della spiagge” del quale si devono dotare tutti i comuni ma quello di Roma ancora non ne dispone.
M5s e centrosinistra trovano l’accordo
La centralità del Piano di utilizzo degli arenili è tale da aver messo d’accordo le forze di maggioranza con il M5S.
L’unico atto votato durante il consiglio straordinario, infatti, è quello che chiede al presidente municipale Mario Falconi di farsi promotore, presso il sindaco, di un’azione incisiva nei confronti del presidente della Regione Lazio, finalizzata alla conclusione dell’iter di approvazione del Piano di utilizzazione degli arenili.
“Il PUA rappresenta uno strumento essenziale per una gestione sostenibile e trasparente del litorale romano, perché consente una pianificazione chiara, conforme alle normative ambientali e urbanistiche, e assicura un’equa fruizione delle spiagge da parte di cittadini e visitatori” ha spiegato Alessandro Ieva, il capogruppo pentastellato in municipio X.
L’importanza del Piano di utilizzo degli arenili
“I ritardi nella pianificazione e nell’approvazione del Piano di utilizzazione degli arenili, ostaggio dell’inerzia della Regione, stanno bloccando investimenti fondamentali, utili in particolare a demolire il ‘lungo muro’ che da troppo tempo separa la città dal suo mare” hanno spiegato i consiglieri capitolini Giovanni Zannola (PD) Alessandro Luparelli (SCE) e Paolo Ferrara (M5s).
I tre, chiarito che puntano ad un “litorale degno della Capitale” con “strutture ecologiche, sostenibili, belle, accessibili” hanno spiegato che intendono “lavorare insieme con chi condivide questo obiettivo”.
L’asse tra vecchi (pentastellati) e nuovi amministratori di Ostia (centrosinistra) ha portato a casa anche un altro risultato.
Il parlamentino di via della stazione vecchia ha chiesto infatti un “urgente rafforzamento dell’organico tecnico-amministrativo della Direzione Tecnica del Municipio X, con particolare attenzione ai settori dell’edilizia e della manutenzione del verde pubblico” ha ricordato Ieva.
Il punto centrale resta il pressing che, pentastellati e centrosinistra, stanno inaugurando affinché si acceleri la procedure relativa al Piano di utilizzo degli arenili.
Una volta approvato i bandi per le concessioni di spiagge e stabilimenti potranno durare più anni e, di conseguenza, garantire una migliore programmazione da parte dei gestori privati.
Prima, però, serve lo strumento che l’amministrazione capitolina sta inseguendo dai tempi di Raggi: il PUA.
E su questo punto, cinque stelle, PD e forze di maggioranza, ormai fanno quadrato.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 24 aprile 2025 sul sito online “Roma Today”)