Studentati, spazi pubblici, ristoranti.
E poi ancora una biblioteca e centinaia di parcheggi.
Il rilancio degli ex Mercati Generali passa per un “ritorno all’antico”.
Perché, naufragata la variante urbanistica che avrebbe dovuto portare, nel 2017, a completare la riqualificazione in tre anni, si ritorno al progetto originario.
Ventun anni dopo il concorso internazionale vinto dall’archistar Rem Koolhas, per gli ex Mercati Generali si torna a parlare di destinazioni che evocano quella “Città dei giovani” di veltroniana memoria.
A spiegare quale sia lo stato dell’arte ha provveduto l’assessora Ornella Segnalini, nel corso di una seduta della commissione trasparenza presieduta dal consigliere Federico Rocca.
Insieme al direttore del dipartimento lavori pubblici Ernesto Dello Vicario, l’assessora ha fornito informazioni sul futuro dell’area, dopo anni di silenzi e, soprattutto, di cantieri fermi.
Perché si deve tornare al vecchio progetto
A riportare in auge il vecchio progetto ha contribuito l’Anac.
“L’autorità nazionale anticorruzione, nel settembre del 2022, nel fare dei rilievi sulla seconda variante la dichiarò illegittima e da quel momento siamo entrati nel merito per la costruzione dell’attuale proposta che è in continuità con il bando di gara della concessione iniziale” ha chiarito Segnalini.
Si è tornati quindi al progetto di una “Città dei giovani” la cui realizzazione è stata affidata nel 2006 alla società Sco (Sviluppo Centro) dei fratelli Toti che tra il 2008 e il 2017 fece due varianti al progetto senza mai sottoscrivere una convenzione col Campidoglio.
Peraltro in maniera tutt’altro che indolore per l’amministrazione locale che, spaccata a metà, portò all’anticipata chiusura della stagione di Paolo Pace alla guida del municipio VIII.
Quella variante, che prevedeva il passaggio di “una galleria con un ingresso sulla via Ostiense”, tale da rendere attraversabile il complesso anche quanto era chiuso, non è stata considerata legittima da Anac, anche per il ritardo accumulato.
Nel maggio del 2023, preso atto di questa novità, la giunta Gualtieri ha riannodato le file del vecchio procedimento.
L’attuale proposta progettuale è stata così “presentata ad aprile-maggio 2024 – ha ricordato Segnalini – a giugno la proposta ha preso la forma definitiva ed il 5 agosto ha avuto il riscontro positivo di Anac”.
Come diventano gli ex Mercati Generali
Cosa troverà posto in via Ostiense?
“Il 28% degli spazi saranno dedicati a cultura e tempo libero.
Quindi ci saranno una mediateca, una biblioteca, una libreria, uno spazio per start up innovative, una palestra e spazi per intrattenimento e spettacolo – ha spiegato il direttore del dipartimento lavori pubblici – A questo si associano 37mila mq di parcheggi pubblici 27mila mq di parcheggi privati e 38mila mq di spazi pubblici tra piazze e aree verdi”.
Come si regge, finanziariamente, l’operazione?
Una gran parte dell’investimento è garantito dalle residenze per gli studenti.
“La parte di studentato è costituita da 52mila mq, 1.600 camere con 2.050 posti.
Una quota di circa il 12% di queste è prevista a canone calmierato, l’altro 88% a canone di mercato” ha spiegato il direttore del dipartimento prima di aggiungere un dettaglio importante: “Non abbiamo ancora parametri sul canone calmierato – ha dichiarato – loro hanno fatto una proposta, noi abbiamo chiesto di riservare una quota sulla quale l’amministrazione possa intervenire con le forme di calmieramento”.
“Al di là degli alloggi studenteschi, un ritorno economico sarà garantito anche da 10% di spazi dedicati al terziario ed un altro 2% destinato alla ristorazione”.
Il ruolino di marcia
Per trasformare l’area, in continuità col progetto iniziale, il fondo statunitense Hines investirà circa 400 milioni di euro.
Ci sono ancora diversi step da compiere prima di vedere la posa della prima pietra, prevista tra un paio di anni e mezzo.
“Adesso il prossimo passo sarà la sottoscrizione di un atto d’obbligo, su cui siamo a buon punto, che prevederà una serie di obblighi per Sco e per Hines e una serie di clausole che possano fare rispettare gli impegni che si sono assunti – ha chiarito Segnalini – Poi ci sarà la dichiarazione di pubblico interesse, dopo 30 giorni la sottoscrizione della convenzione e poi da lì partiranno i 150 giorni per la redazione del progetto definitivo“.
E così all’interno degli ex Mercati Generali, dopo 20 anni di progetti, annunci, litigi e rinunce, prenderà piede qualcosa di simile al vecchio progetto di Koohlaas.
Sarà, per dirla con Segnalini, “una sorta di città dei giovani dove il fulcro di attività è soprattutto pubblico” e dove “lo studentato sarà ciò che permette una grande riqualificazione di un’area in cui il 40% di tutto sarà a servizio pubblico e del quartiere”.
Chi realizzerà l’intervento potrà beneficiare di una concessione lunga: durerà 57 anni.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 31 gennaio 2025 sul sito online “Roma Today”)