Un salice piangente morto a Pietralata – foto d’archivio
Un vero disastro.
Nella lettera aperta del collegio degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati di Roma, Rieti e Viterbo questo termine non compare ma rappresenta la sintesi dei numerosi problemi elencati.
A Roma, la situazione e la gestione del patrimonio arboreo fa acqua da tutte le parti.
Per questo, il collegio di esperti ha voluto scrivere direttamente al Campidoglio per mettersi a disposizione qualora, un domani, si volesse mettere mano seriamente al verde della Capitale, uscendo “dalla logica dell’emergenza” continua.
Un patrimonio di 463mila quadrati pari al 36% della superficie comunale “da curare e salvaguardare”.
Il verde della Capitale nel degrado
I problemi elencati dagli agrotecnici sono molteplici.
Manca, ad esempio un censimento aggiornato di alberi e aree verdi e delle loro componenti anche se, nella commissione ambiente tenutasi lo scorso 10 luglio, sono stati illustrati dei progetti che, nei prossimi anni, potrebbero risolvere questa situazione.
È assente anche un “piano del verde, inteso non come una mera lista di interventi e di investimenti, ma come documento strategico di sviluppo e di valorizzazione del verde urbano e periurbano, a medio e lungo termine”.
Stop, quindi, alle potature e agli abbattimenti fuori stagione, una pratica purtroppo molto in voga della Città eterna.
Manca un piano per il verde di Roma
Diventa quindi scontata la mancanza anche di un “piano di monitoraggio e gestione” per programmare gli interventi di cura del verde che non si limitano solo alle potature e agli sfalci.
Non c’è, secondo gli agrotecnici, neanche, un “piano di rinnovo del patrimonio arboreo, che deve indicare le modalità di sostituzione degli alberi e le cure successive” evitando “interventi spot”.
Per fare un esempio, di recente, nel parco Aqua Virgo di Pietralata, sono stati rimossi 5 dei 6 esemplari di salici piangenti piantati meno di due anni fa proprio a causa del mancato annaffiamento costante delle piante.
Manca, infine, un “piano di gestione del rischio all’interno del quale collocare gli interventi di abbattimento”.
Questi ultimi, infatti, sono anche fonte di preoccupazione per cittadini e associazioni che non smettono, comunque, di protestare contro gli abbattimento indiscriminato di alberi .
Cocciniglia tartaruga
Come ogni anno, poi, c’è l’emergenza della cocciniglia tartaruga, il parassita conosciuto come Toumeyella parvicornis, giunto nella capitale del 2018 e che, ogni anno, compie una vera e propria strage di pini.
Nella lettera aperta degli agrotecnici si parla di un patrimonio arboreo di Roma che “presenta problematiche gravi e serie, legate al peggioramento dello stato fitosanitario di molte alberature cittadine (a cominciare, appunto, dalla diffusione della Toumeyella parvicornis), alla presenza di interferenze, con danni a scapito sia delle piante che delle strutture, all’età avanzata di molti alberi, alla mancanza di cure adeguate e pianificate.”
Carenze ovunque
Analizzando la gestione del verde, gli agrotecnici rilevano anche carenze nell’applicazione delle normative di settore e dello stesso regolamento capitolino.
Ci sono lacune anche nella progettazione degli interventi e nella scelta delle specie arboree e arbustive da piantare.
Rilevati errori nei trattamenti fitosanitari e nella formazione del personale fino ad arrivare alle carenze evidenziate nelle “azioni di comunicazione ai cittadini delle decisioni legate agli interventi sulle alberature e sulle aree a verde, a cui evidentemente non possono bastare sporadici annunci in occasione di potature e abbattimenti”.
Le richieste
Il Collegio, nella lettera, mettendosi a disposizione del Comune di Roma, chiede che venga riattivato, coinvolgendo anche i rappresentanti del servizio fitosanitario regionale, “il tavolo di lavoro interistituzionale sulle alberature di Roma Capitale a cui hanno partecipato, a titolo volontario, numerosi esperti, professionisti, rappresentanti di istituzioni centrali e locali, funzionari del dipartimento ambiente e delle sovrintendenze”.
Infine, gli agrotecnici chiedono venga valorizzato il documento, consegnato ormai 3 anni fa e mai approvato, “Linee strategiche di indirizzo per la gestione del patrimonio arboreo pubblico di Roma Capitale”.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 4 settembre 2023 sul sito online “Roma Today”)