Sull’antenna di via Federico Zuccari a San Saba il Tar ha dato ragione al Comune di Roma e ai residenti che da tempo combattono contro l’installazione.
I giudici del Tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso dell’operatore di telecomunicazioni contro il Campidoglio, che aveva annullato l’autorizzazione per il nuovo antennone di telefonia mobile.
Il Tar dà ragione al Comune
Un risultato che fa esultare gli abitanti della zona che, uniti nel comitato “No antenne a San Saba” avevano a lungo dato battaglia, e per cui la notizia del ricorso dell’operatore al Tar era “arrivata come una bomba a ciel sereno”.
Motivo per cui oggi l’entusiasmo è grande: “Vi aspettiamo tutti lunedì 14 aprile in via Federico Zuccari per fare un brindisi tutti insieme” scrivono gli attivisti.
Trombetti: “Ora la rimozione”
E la decisione del Tar non soddisfa solo gli abitanti di San Saba: “Sono molto soddisfatto dell’esito di questa annosa vicenda – è il commento del presidente della commissione capitolina Patrimonio e politiche abitative, Yuri Trombetti – perché non vi era la necessità di una ulteriore installazione nel Rione San Saba.
Antenne che ormai stanno devastando lo skyline della Capitale oltre a esporre i cittadini a un vertiginoso aumento delle emissioni elettromagnetiche.
Grazie all’assessore Maurizio Veloccia che ci ha fattivamente sostenuto, il Comune ha agito tempestivamente annullando il provvedimento.”
Trombetti ricorda inoltre che “il Comune aveva annullato il provvedimento in autotutela, ritenendo l’installazione illegittima e immotivata vista la presenza di altre numerose antenne nell’area.
La richiesta di installazione era passata a causa del silenzio assenso e, nonostante l’annullamento in autotutela, i gestori avevano pensato bene di accendere comunque l’antenna“.
Il passo successivo sarà la rimozione dell’antenna, un intervento per cui, sottolinea il consigliere dem, “ci metteremo subito al lavoro. Continueremo comunque, insieme all’assessore Veloccia, a vigilare sui tetti di Roma dove ormai ogni giorno appaiono nuove installazioni ‘creative’”.
Veloccia: “Operatori rispettino i principi di un’installazione consapevole”
A commentare la decisione del Tar è anche l’assessore capitolino all’Urbanistica, Maurizio Veloccia: “Siamo soddisfatti della sentenza che dà ragione al Dipartimento Urbanistica che aveva provveduto, in autotutela, ad annullare il permesso di costruire per l’installazione di un’antenna a San Saba – sottolinea – in considerazione del fatto che non erano state fatte le verifiche preliminari, propedeutiche all’installazione dell’antenna stessa utilizzando il consolidamento del titolo con silenzio assenso“.
Veloccia specifica anche che, in questo caso specifico, era stata installata “un’antenna proprio di fronte a un palazzo dove già ne sorgeva un’altra senza verificare prima la possibilità di andare in co-siting, riducendo quindi sia l’impatto estetico e sia quello ambientale.
Pur ritenendo la copertura del segnale radiomobile necessario alla città e nella consapevolezza che le stazioni radiomobili vengono considerate dalla norma nazionale come opere di interesse pubblico e di urbanizzazione primaria, è fondamentale che gli operatori rispettino i criteri e i principi di un’installazione consapevole che minimizzi l’impatto estetico e il rischio dei campi magnetici“.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 13 aprile 2025 sul sito online “Roma Today”)