Atac vuole esternalizzare la manutenzione ordinaria della rete elettrica per tram e filobus affidandola, quindi, ai privati.
L’azienda di trasporti, infatti, ha pubblicato una gara, con una base d’asta di 7,9 milioni di euro, per individuare un soggetto che si occupi di queste operazioni per i prossimi 36 mesi.
La gara per la manutenzione della rete elettrica
La gara, in realtà, risale a maggio dello scorso anno ed aveva un importo di 10,6 milioni di euro.
Finora, infatti, i lavori di manutenzione sia della rete aerea che delle sottostazioni era gestita “in house” da Atac.
Ora, però, la municipalizzata ha deciso di affidare questo servizio ai privati.
Una scelta che ricalca, in un certo senso, quella già presa per la manutenzione dei nuovi bus già in esercizio.
Entro il 2027, infatti, l’azienda punta a far gestire il 60% della manutenzione dei mezzi di superficie ai privati in regime di “full service”.
Prima gara deserta
A luglio del 2024, però, l’amara scoperta: nessuna azienda aveva risposto al bando e la gara, di fatto, si era conclusa senza esito.
Per capire cosa fosse successo, Atac ha avviato dei confronti con i maggiori operatori del settore che hanno spiegato come mai nessuno avesse deciso di rispondere al bando.
Le aziende erano già impegnate in altri lavori del Pnrr, i costi di trasferta degli operatori erano troppo elevati e, soprattutto, non volevano mettere mano sulle sottostazioni elettriche.
La nuova gara
Le riunioni, come si legge nella deliberazione del CdA di Atac del 20 maggio, si sono concluse ad ottobre dello scorso anno.
Alla fine, è stato deciso di procedere all’esternalizzazione delle sole attività di manutenzione ordinaria e preventiva della rete aerea, mantenendo quindi “in house” le manutenzioni delle sottostazioni.
Per questo la seconda gara, pubblicata di recente, ha un importo a base d’asta minore per quasi 3 milioni di euro rispetto alla prima.
Atac spera, adesso, di riuscire a concludere la procedura visti i correttivi apportati negli ultimi mesi su indicazioni dei soggetti che operano in questa nicchia di mercato.
Come funziona la gara
La gara prevede l’affidamento del servizio per 36 mesi, con la possibilità di proroga di altri 6.
Per individuare il futuro gestore si valuterà l’offerta economica più vantaggiosa.
Le offerte si potranno presentare fino alle 12 del 4 luglio 2025.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 9 giugno 2025 sul sito online “Roma Today”)