La protesta contro il black point – foto d’archivio
Il 18 giugno il Tar si esprimerà sul ricorso ma, intanto, i lavori sono al via.
Chi vive tra la via Nomentana e via del Casale di san Basilio non si aspettava un’accelerata di questo tipo.
Il Comune di Roma ha avviato i cantieri per realizzare il black point di San Basilio nonostante le veementi proteste dei residenti.
Le proteste contro il black point
Centinaia di persone in piazza, i dubbi del segretario cittadino del Pd, Enzo Foschi, e del IV municipio, non sono serviti a far saltare i lavori di messa in sicurezza di uno degli incroci più pericolosi di Roma, quello di via del Casale di san Basilio.
Gli interventi riguarderanno anche via Fabbri e via Nomentana ma chi vive in zona teme che il quartiere possa diventare “un’enorme rotatoria” causando un aumento del traffico.
Il ricorso al Tar
I comitati di quartiere, dopo le proteste, hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento del progetto e, nel contempo, sospendere l’avvio dei lavori.
Richiesta che i giudici avevano respinto perché l’inizio dei cantieri non era imminente.
“Apprendiamo con sconcerto che il Comune di Roma ha annunciato l’avvio dei lavori del progetto black point lunedì 9 giugno, per la modifica della viabilità nelle nostre strade di quartiere – si legge in una nota del comitato di quartiere AdQ San Cleto Giardino Nomentano – come comitati di quartiere ribadiamo con forza la nostra contrarietà a questo progetto, che riteniamo dannoso per il territorio e portato avanti senza il necessario confronto con tutti gli enti e i residenti”.
Secondo gli attivisti, l’avvio dei lavori sarebbe irregolare: “Iniziare ora senza attendere l’esito del giudizio del Tar è un atto in violazione di quanto espresso dal tribunale – sostengono – a tutela della legalità, i nostri legali hanno già diffidato formalmente l’amministrazione.
Ad oggi – aggiungono – non risulta pubblicato alcun progetto esecutivo, documento indispensabile per procedere all’apertura dei cantieri, come descritto nell’ ultima ordinanza ufficiale che afferma che tale progetto sarebbe stato reso disponibile prima dell’inizio dei lavori”.
Le criticità del nuovo black point
Chi abita in zona vorrebbe delle importanti modifiche a quanto è attualmente previsto.
Sono, infatti, tutti d’accordo con la realizzazione di una rotatoria tra via Nomentana e via Diego Fabbri, opera prevista in questa prima fase dei cantieri.
Non si vuole, però, che la circolazione venga cambiata in maniera così radicale.
Con il progetto, infatti, specialmente chi dovrà prendere il Gra sarà costretto a fare un lungo giro che “trasformerà il quartiere in un’enorme rotatoria” attaccano i comitati.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 9 giugno 2025 sul sito online “Roma Today”)