Un concerto al Circo Massimo – foto d’archivio
Troppo rumore, vibrazioni che potrebbero danneggiare l’arena e problemi con la viabilità.
Un gruppo di residenti che vive nella zona del Circo Massimo ha presentato un esposto ai carabinieri Aventino per fermare la programmazione di concerti estivi in quello che era lo stadio più grande dell’antica Roma.
L’assessorato ai Grandi eventi della Capitale, però, tira dritto: i concerti si faranno.
I concerti estivi al Circo Massimo
Come annunciato di recente dall’assessore Alessandro Onorato, questa estate al Circo Massimo verrà allestita un’arena “modulabile” che ospiterà 12 eventi live.
Gazzelle, Achille Lauro, Brunori Sas, Zucchero, Gianna Nannini, Duran Duran, Gigi D’Alessio, Tony Effe, Fabri Fibra sono pronti a salire sul palco, in una programmazione che potrebbe contenere anche altri artisti.
Le proteste dei residenti
Se i giovani e gli amanti della musica sono felici di questo programma, meno lo sono alcuni residenti.
Alessandro Olivieri, presidente di un comitato di quartiere, ha presentato un esposto per fermare i concerti.
Sarebbero infatti troppi i disagi arrecati a chi vive in zona e i possibili danni causati alla storica arena: dai parcheggi alle strade chiuse passando per l’inquinamento acustico.
Un esposto che riprende una protesta analoga relativa all’estate 2023 in seguito al concerto di Travis Scott.
La replica dell’assessorato
Contattato da RomaToday, l’assessore ai Grandi Eventi di Roma, Alessandro Onorato, ha difeso la scelta di organizzare al Circo Massimo i concerti.
Eventi che, dati alla mano, generano un indotto milionario per Roma.
“Permettere concerti di grandi artisti italiani e internazionali, nel rispetto delle prescrizioni della Sovrintendenza capitolina, è un’opportunità per tutti – spiega Onorato – in questo modo generiamo importanti ricadute economiche che altrimenti non avremmo, sano intrattenimento, stimoliamo la socializzazione nei giovani, nuovi flussi turistici e la partecipazione attiva nella vita culturale della città”.
Onorato dice di comprendere “i disagi di alcuni residenti, ma dobbiamo considerare l’intera città e l’interesse collettivo.
Abbiamo incontrato i residenti, siamo venuti incontro ad alcune richieste, ma loro non vorrebbero proprio nulla al Circo Massimo.
I no a priori però non portano lontano.
In tre anni, per l’occupazione di suolo pubblico dai grandi concerti abbiamo incassato 3,3 milioni di euro: soldi destinati alla Sovrintendenza capitolina per la tutela dei beni storici e archeologici”.
Dal punto di vista economico, poi, i numeri sono dalla parte dell’assessorato: “Solo con le ultime date di David Gilmour, 6 serate tra settembre e ottobre, si è generato un indotto per la città di 60 milioni di euro come stima una ricerca di Assoconcerti: nel concreto significa che in quei giorni, chi è venuto per il concerto, ha speso nel concreto 10 milioni per il cibo, 13 per il pernottamento e oltre 18 per le altre spese come lo shopping. Significa far girare l’economia della nostra città”.
Mariano Angelucci, presidente della commissione Turismo di Roma, appoggia la posizione di Onorato: “Il rilancio dei grandi eventi in questi tre anni è stato fortemente voluto dall’amministrazione – dice Angelucci all’agenzia Dire – con tutta la maggioranza abbiamo voluto dare una strategia differente di sviluppare flussi turistici, in modo che fossero di maggiore qualità.
Questo ha portato ad avere tanti eventi di qualità a Roma apprezzati non solo a livello internazionale, ma anche nazionale e per i cittadini e le cittadine di Roma.
Credo quindi che tutto sia migliorabile e si possono trovare degli spunti, ma è inimmaginabile tornare indietro rispetto all’uso del Circo Massimo e credo che i concerti sono stati tutti di grande qualità e hanno prodotto una immagine di Roma migliore nel mondo.
E’ stato fatto anche un lavoro sul monitoraggio delle vibrazioni.
La città – conclude Angelucci – deve essere vissuta non solo da chi ci abita accanto, ma da tutti, anche da chi magari non ha degli spazi come il Circo Massimo“.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 21 febbraio 2025 sul sito online “Roma Today”)
Sono con i cittadini di Roma che vogliono preservare una delle One più importanti di Roma il septizonium Circo Massimo zona anche dove dimorò San Francesco . Vergogna alla giunta Gualtieri e ai suoi parvenues