C’è un’area di circa 5mila e 500 metri quadrati, nell’attuale perimetro della città giudiziaria, che potrebbe essere utilizzata per consentirne l’ampliamento.
È questa la suggestiva proposta che arriva dai banchi della maggioranza del municipio I.
L’ipotesi ancora non considerata
Il decreto firmato dal governatore Francesco Rocca, finalizzato a trovare spazio per circa 520 operatori 49 posti auto, potrebbe essere individuato partendo proprio da un parcheggio: quello multipiano presente dietro il cancello d’ingresso del Tribunale.
“A seguito di 3 accessi effettuati negli ultimi due anni non risulta esserci alcuno studio alternativo all’edificazione nell’area del cosiddetto Pratone di via Teulada” ha fatto notare il consigliere Renato Sartini (lista civica Gualtieri).
Ciò significa, ha sottolineato, che di fatto “è stata ignorata la possibilità di edificare all’interno dell’attuale perimetro della Città Giudiziaria”.
Ma lì c’è appunto un parcheggio multipiano che si sviluppa “in un’area compatibile con le dimensioni di quella indicata dal Presidente Rocca”.
Il parcheggio interno da sacrificare
Niente palazzone di ventiquattro metri quindi, da realizzare al posto del parcheggio esterno di largo Livantino e del distributore di carburanti.
La mozione già depositata in commissione e dunque in attesa di essere discussa nel parlamentino municipale, prevede infatti di “valutare – attraverso una analisi tecnico-geologica – l’opportunità di realizzare l’edifico nell’attuale area interna alla Città Giudiziaria, rappresentata dall’attuale parcheggio semi triangolare del Tribunale”.
Vi si accede da Via del Casale degli Strozzi e, secondo quanto riferito dal consigliere della lista civica Gualtieri, “viene scarsamente utilizzato dal personale di piazzale Clodio”.
Una soluzione più green
I vantaggi nell’utilizzo di quello spazio, secondo il primo firmatario della mozione, sarebbero notevoli.
“Il suo abbattimento consentirebbe di risolvere parte del degrado generale dell’area, riducendone l’effetto ‘isola di calore’ di Clodio.
Inoltre, l’edificio così ubicato non impatterebbe col paesaggio ma, anzi potrebbe essere costruito con i principi del ‘bosco verticale’ ed essere pensato per ‘mascherare’ l’attuale sarcofago di cemento del Tribunale”.
A questo mira il provvedimento municipale.
Realizzare il nuovo palazzo secondo i modelli descritti, consentirebbe di integrarlo o almeno di renderlo meno impattante nei confronti della riserva naturale di Monte Mario.
Una richiesta che, di certo, non dispiacerebbe ai comitati impegnati da anni nella difesa dell’ultimo giardino di Prati, quello di via Teulada.
Comitati che non hanno dimostrato di apprezzare la modalità di ampliamento che è stata presentata, dal governatore Rocca, all’inizio del mese di maggio.
Il parcheggio multipiano del Tribunale
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 17 giugno 2025 sul sito online “Roma Today”)