A nord della Capitale la diffusione dei cinghiali continua a rappresentare un problema.
Lo sono per Fiumicino ed anche a Ladispoli perché, questi animali, vengono avvistati in contesto urbano ed anche in strada di grande scorrimento.
Le ordinanze firmate dai sindaci
Per contenere l’invasione di ungulati, all’inizio di ottobre, il sindaco del comune aeroportuale che confina con Roma ha emanato un’ordinanza.
Ed a distanza di qualche giorno l’iniziativa è stata emulata anche dal primo cittadino di Ladispoli, il sindaco Alessandro Grando.
Il motivo del provvedimento è condensato nelle prime righe dell’ordinanza, firmata per garantire la “tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza stradale”.
I cinghiali in giro per la città
All’amministrazione locale sono giunte “numerose segnalazioni circa avvistamenti di cinghiali, anche di grossa taglia, allo stato brado ed in branchi sia nelle aree rurali che nel centro abitato di Ladispoli – si legge nel documento – gli ungulati si avvicinano a colture, nuclei abitati ed a strade ad alto scorrimento – ha sottolineato il sindaco – compromettendo così la sicurezza stradale”.
La specie, considerata invasiva, è anche portatrice del virus della Peste suina africana e, di conseguenza, nel 2023 è stato elaborato dal commissario straordinario “un piano di eradicazione” che ha durata quinquennale.
Nel frattempo però le autorità locali devono garantire la sicurezza dei territori che amministrano ed è per questo che il sindaco Alessandro Grando, come fatto in precedenza da Mario Baccini, ha firmato l’ordinanza.
Cosa prevede l’ordinanza
Il provvedimento dispone l’intervento del comando di polizia locale, “in collaborazione con la direzione regionale ambiente” della regione, affinché vengano “attivate tutte le azioni necessari per eliminare i gravi pericoli per l’incolumità pubblica”.
Perché se è vero che il numero di ungulati, com’è stato spiegato dall’Ispra, è in termini assoluti diminuito nel Lazio, è altrettanto vero che i loro avvistamenti, in contesto urbano, sono tutt’altro che terminati.
E questo vale per la città di Roma, dove vengono segnalati anche in zone finora mai raggiunte, ma anche nei comuni a nord della Capitale.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 24 ottobre 2023 sul sito online “Roma Today”)