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Rodolfo Bosi
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Home Approfondimenti

Gli alberi autoctoni sono fondamentali per il ripristino dei territori

11/10/2022
in Approfondimenti, Archivi, Governo del territorio, Natura, News, Piani territoriali
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Durante la  National Agroforestry Research conference “Trees on Farms: A sustainable solution for Landscape Restoration, Biodiversity and Livelihoods” tenutasi a Kigali, in Rwuanda, organizzata dal ministero dell’ambiente del Rwanda n collaborazione con Iucn, Enabel, Universiteit Gent, KU Leuven e l’università del Rwanda ed è interamente finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del progetto di ricerca agroforestale Development of Smart Innovation through Research in Agriculture (DeSIRA), è emerso che «la ricerca condotta nella Eastern Province del Rwanda nell’ambito del progetto di ricerca DeSIRA ha dimostrato che gli alberi autoctoni hanno il potenziale per affrontare il problema della siccità e altri problemi legati al suolo che sono dilaganti nella provincia».

La conferenza ha riunito istituzioni accademiche e di ricerca e diversi stakeholders che sostengono il ripristino della capacità di produzione dei territori del Rwanda e la mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso l’agroforestazione.

All’International union for conservation of nature (Iucn) sottolineano che «i risultati preliminari ottenuti da quattro dottorandi nell’ambito di questo progetto di ricerca hanno anche identificato altre soluzioni che possono supportare varie iniziative che si stanno svolgendo nella provincia orientale tra cui l’uso di fornelli migliorati che possono aiutare a ridurre il numero di alberi tagliati dai piccoli agricoltori durante la ricerca di legna da ardere».

La ricerca offre anche opportunità di stage per studenti del master di KUL, UGent e University of Rwanda e Gatesi Julienne, che sta facendo un master su degrado dei suoli e conservazione all’ Universiteit Gent  e lavora a DeSIRA  per l’Iucn, ha detto che «gli agricoltori ora hanno capito che gli alberi aumentano la salute del suolo, come lo stoccaggio dell’acqua e la disponibilità di nutrienti, ma anche che, quando questi alberi sono ben gestiti, contribuiscono anche alla produttività delle colture.

Le specie che stiamo testando sono quelle che predominano nell’Eastern Province, come la Grevillea e altri alberi autoctoni. 

Ma  noi ci siamo concentrati solo sulla Grevillea ai confini dei campi agricoli e nei sistemi agroforestali.

La risposta degli agricoltori è positiva, sono molto contenti. 

E la maggior parte degli agricoltori, che non stanno nemmeno partecipando alla ricerca, vengono ai nostri incontri e alle nostre sessioni e cercano di partecipare, soprattutto facendo potature appropriate, aspettandosi che ciò contribuirà anche al miglioramento della produttività delle colture.»

Jean Aimé Ruticumugambi, un ricercatore dell’ Universiteit Gent  finanziato dalla Iucn  nell’ambito di DeSIRA, spiega; «Stiamo  studiando gli indicatori della biodiversità delle performance delle colture, con una chiara attenzione agli artropodi (sottoterra e fuori terra) e ai loro servizi ecosistemici lungo un gradiente di densità degli alberi nell’area periurbana di Kigali e nell’Eastern Province del Rwanda».

Il progetto di ricerca si occupa di 4 tematiche:

Impatto a livello territoriale dell’agroforestazione sulla biodiversità funzionale;

Impatto a scala territoriale dell’agroforestazione sulle dinamiche del bilancio idrico;

Valutazione del potenziale energetico della biomassa agroforestale;

Sfide e opportunità dell’adozione di un approccio agroforestale e rendere l’ambiente favorevole.

La conferenza ha discusso dei servizi ecosistemici dei sistemi agroforestali, di biomassa e potenziale di approvvigionamento energetico nei sistemi agroforestali, agroforestazione e sviluppo socio-economico, strumenti e approcci per il monitoraggio del sistema agroforestale.

Patrick Karera, segretario permanente del ministero dell’ambiente del Rwanda, ha apprezzato il lavoro che l’Iucn e gli altri partner stanno svolgendo in collaborazione con il governo e ha riconosciuto l’impatto positivo del progetto DeSIRA «soprattutto nell’informare i progetti in arrivo dove sarà necessaria maggiore attenzione, i tipi di alberi, l’approccio della comunità, tra le altre cose.

Vogliamo inoltre riconoscere il sostegno dell’Unione europea al programma DeSIRA, per fare in modo che tutti quegli interventi nell’Eastern Province vengano ascoltati dalla ricerca e per la comprovata innovazione in termini di agroforestazione per realizzare in modo rapido ed efficiente gli impegni che abbiamo preso per la Provincia Orientale.

Gli sforzi in atto stanno completando i programmi già in corso, incluso l’impegno annuale del governo di destinare risorse ai distretti per assicurarsi che il processo di ripristino sia considerato prioritario a livello distrettuale. Stiamo inoltre integrando gli investimenti di altri partner che coprono le province meridionali, occidentali e settentrionali. 

E contiamo sulla vostra continua collaborazione per assicurarci di raggiungere i nostri Bonne commitments e la nostra visione 2050, per mantenere la nostra  promessa Nature and Forest Reserve by 30 percent nei prossimi tre decenni».

Vincent Nsabuwera. interventions manager in forestry, agroforestry and climate change adaptation and mitigation  di Enabel, ha affermato che «l’obiettivo principale del progetto DeSIRA è identificare modi per ripristinare i terreni degradati nell’Eastern Province e informare i partner di sviluppo e vari attori, aumentando l’innovazione per creare un maggiore impatto. Finora stiamo discutendo i risultati preliminari. 

I risultati stanno già dimostrando, ad esempio, l’accettabilità di vari sistemi agroforestali nell’Eastern Province. Abbiamo effettuato test sulla sopravvivenza degli alberi autoctoni e vogliamo ripristinare quello che era l’ecosistema arboreo nell’Eastern Province.

Ci siamo rivolti all’Eastern Province con questo tipo di programmi è perché la provincia è altamente vulnerabile in termini di cambiamento climatico. 

Ma ovviamente, la ricerca che abbiamo condotto nella Provincia Orientale informerà una scala più ampia».

Durante il loro soggiorno in Rwuanda, i supervisori e i promotori degli studenti di dottorato e master di KUL e UGent, insieme allo staff di Iucn ed Enabel, hanno visitato diversi territori dell’Eastern Province dove è in corso la ricerca agroforestale DeSIRA. Il team ha anche partecipato al primo comitato in presenza direttivo del progetto DeSIRA,  svoltosi a Kigali.

Durante la conferenza e la visita sul campo, i ricercatori e i decisori nel settore dell’agroforestazione hanno riflettuto sul futuro, soprattutto sull’induzione di specie autoctone come alternativa alla Grevillea e ad altre specie esotiche e concludono: «Sarebbero necessari più dati sulle loro performance in termini di crescita e produzione di biomassa. 

Ci sarà anche un’occasione per determinare quanto sia competitiva l’agroforestazione per l’acqua e il suo impatto sul microclima e sulla biodiversità. 

Questo lavoro potrebbe quindi basarsi sui risultati che dovrebbero essere prodotti dalla ricerca pilota».

(Articolo pubblicato con questo titolo il 10 ottobre 2022 sul sito online “greenreport.it”)

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