Dopo la pubblicazione delle graduatorie del concorso, mancano ancora due passaggi importanti per vedere sulle strade di Roma 1.000 nuovi taxi.
Il primo concerne il pagamento della licenza: 75.500 euro per quella ordinaria, 52.850 per quella per il trasporto disabili.
Un versamento che chi ha partecipato al bando del Comune deve corrispondere entro 60 giorni dalla notifica dell’idoneità.
Poi, gli aspiranti tassisti, sempre a partire dai primi di dicembre, dovranno avviare la loro attività entro 90 giorni, associando il proprio veicolo alla licenza stessa.
Vuol dire, in sintesi, che massimo entro febbraio le nuove auto bianche dovranno essere tutte operative.
Peccato che, attualmente, sia difficile reperire nuove automobili.
Non ci sono le auto per i nuovi taxi
È l’allarme lanciato dal presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570 di Roma e URI – Unione dei Radiotaxi d’Italia Loreno Bittarelli in una lettera spedita, nel giorno dell’Immacolata, all’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè.
“I concessionari automobilistici – si legge – registrano tempi di consegna particolarmente lunghi, situazione ulteriormente aggravata per i veicoli attrezzati per il trasporto di persone con disabilità” che richiedono modifiche “specialistiche effettuate da aziende qualificate, che comportano ulteriori ritardi”.
Le spese per diventare tassista
Come abbiamo raccontato nella sezione Dossier, diventare tassista comporta ingenti investimenti economici, dal pagamento della licenza fino all’acquisto dell’automobile.
L’attuale normativa, inoltre, “impone l’interruzione di eventuali attività lavorative – ricorda Bittarelli – incompatibili con il servizio taxi al momento dell’intestazione della licenza”.
Una situazione che potrebbe avere, come conseguenza, che l’aspirante tassista rimanga senza un reddito in attesa che gli venga consegnata l’automobile per lavorare.
Proroga dei termini
Anche per evitare “ripercussioni sulle famiglie” dei futuri tassisti, già alle prese con ingenti spese, Bittarelli ha chiesto di prorogare i termini per l’intestazione della licenza “fino a ridosso della consegna del veicolo e dell’avvio del servizio taxi” mantenendo inalterati i termini per pagare la licenza.
“Tale misura – dice Bittarelli – consentirebbe ai candidati di affrontare la fase transitoria con maggiore serenità, garantendo loro la possibilità di sostenersi economicamente fino all’effettivo inizio dell’attività”.
Taxi a rischio?
Visto questo scenario, i ricorsi che ancora pendono sul bando e la questione degli esclusi della “terza opzione”, l’auspicio di vedere, già entro la fine dell’anno, nuovi taxi sulle strade di Roma appare sempre più difficile.
Una situazione resa ancora più difficile dall’imminente avvio del Giubileo 2025 previsto per il 24 dicembre.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 10 dicembre 2024 sul sito online “Roma Today”)