Allo status di città più verde d’Europa contribuiscono, in città, anche le piante infestanti.
Le precipitazioni che tra aprile e maggio si sono succedute, ne hanno favorito lo sviluppo, mettendo a nudo difficoltà che l’amministrazione ancora non è riuscita a risolvere.
I marciapiedi ancora invasi d’erbacce
Oltre a proliferare a ridosso dei monumenti, le piante infestanti proliferano rigogliose nelle aiuole, negli spartitraffico, negli spazi verdi delle rotatorie.
Ma soprattutto invadono i marciapiedi che già pagano un pesante tributo alla crescita, fuori controllo, dei cosiddetti “polloni” alla base degli alberi.
Incrocio via di Macchia Saponara
Il combinato disposto dei due fattori rende molte zone al limite della praticabilità.
Ne sanno qualcosa gli abitanti di San Giorgio d’Acilia, nel municipio X.
Agli incroci semaforici in via di Macchia Saponara, devono condividere lo spazio con i rigogliosi cespugli che popolano i marciapiedi.
Marciapiedi via Portuense – Foto Marco Palma
Rigogliosi sono anche i ricacci che crescono in altri quartieri, da San Paolo a Centocelle nei cui confronti, quest’anno, ancora non è stato effettuato alcuno sfalcio.
Le differenti competenze e il sopralluogo ispettivo
Le responsabilità sono di ordine differente. Il diserbo, passato dall’amministrazione Raggi alla gestione municipale, è tornato in capo ad AMA.
La liberazione delle tazze alberate dalle formazioni cespugliose è invece compito del dipartimento ambiente municipale.
Con tutte e due le realtà il sindaco Gualtieri ha effettuato un sopralluogo “ispettivo” nelle periferie di Roma, a partire dal Tiburtino III.
Il sindaco ha riconosciuto che diserbo e sfalcio seppure “migliorate, perché ci abbiamo messo molte risorse, non sono ancora a livello adeguato”.
Gualtieri, seguito anche dall’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi, ha ammesso che “ci sono anco ancora troppe zone in cui vediamo che l’erba cresce più rapidamente di quanto ci sono i passaggi”.
Rispetto al passato è piuttosto semplice visualizzare quale sia stata la frequenza degli interventi, operazione resa possibile per gli addetti ai lavori di Ucronia, il nuovo sistema digitalizzato di Ama.
Come migliorare il servizio
“Stiamo decidendo che per l’anno prossimo dobbiamo moltiplicare il numero di giri perché in questo periodo non basta passare ogni due mesi” ed è invece necessario “incrementare i giri tra marzo e maggio”.
Tra le criticità riconosciute quella, “riscontrata molto spesso” ha ammesso Gualtieri, è quella della “sovrapposizione delle competenze”.
Il sindaco ha tenuto però a precisare, alla fine del sopralluogo, che in passato questi interventi di sfalcio e diserbo venivano condotti 2 volte l’anno, oggi invece ogni 75 giorni.
Ma non è ancora sufficiente come dimostrano in maniera chiara immagini raccolte in tutta la città.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 9 giugno 2025 sul sito online “Roma Today”)
Servono maggiori controlli, prima e dopo gli intercenti. Così è una pacchia per le ditte “ CIANCICA-ERBA