Il modello Caivano al Quarticciolo si farà.
Dopo mesi di mobilitazione, con le associazioni del quartiere che hanno protestato in piazza e le amministrazioni comunale e municipale impegnate in un gioco di equilibri tra il sostegno agli attivisti e il dialogo con il governo, il dato acquisito è che il Quarticciolo rimarrà nel decreto.
E sarà dunque coinvolto nel piano di interventi da 180 milioni per 8 aree italiane particolarmente complesse.
Il tema è stato al centro di un incontro a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni, il commissario straordinario Fabio Ciciliano e i sindaci delle città coinvolte del decreto.
Tra cui Roberto Gualtieri, che si è collegato da Cannes, dove è volato per partecipare al Mipim.
L’incontro ha lasciato il sindaco di Roma soddisfatto: “Ci sembra che ci sia stato un recepimento delle proposte emerse dal territorio, non abbiamo i testi scritti ma siamo fiduciosi che il programma sarà basato sulle nostre richieste” ha spiegato.
I primi interventi al Quarticciolo
Nel quartiere del municipio V i primi interventi che il governo andrà ad attuare, secondo quanto emerso dall’incontro, dovrebbero riguardare servizi e strutture per bambini e ragazzi, a partire da asili nido e aree sportive e attrezzate.
Questioni effettivamente urgenti in un quartiere in cui l’unica scuola, la Pirotta, è stata coinvolta nel piano di dimensionamento scolastico.
L’incontro ha lasciato Gualtieri piuttosto soddisfatto: “È stata una riunione positiva.
Il commissario ha nominato gli interventi che noi gli abbiamo presentato – spiega – sulla base della valutazione fatta con il municipio V e con il coinvolgimento delle realtà associative.
Ci sembra che ci sia stato un recepimento delle proposte emerse dal territorio.
Non abbiamo i testi scritti ma siamo fiduciosi che il programma sarà basato sulle nostre richieste”.
Il sindaco precisa inoltre che “alla necessaria e ferma azione di contrasto della criminalità, dello spaccio e delle mafie da parte delle forze dell’ordine devono affiancarsi interventi di riqualificazione urbana e sociale, con parchi, scuole, impianti sportivi, laboratori sociali da affidare ai giovani e percorsi di inserimento sociale che coinvolgano il tessuto associativo e la cittadinanza attiva.
Questo era un incontro, attendiamo ora i Dpcm che conterranno effettivamente le misure”.
Gli attivisti contro il decreto
Mentre il sindaco si dice soddisfatto del percorso che, almeno nelle intenzioni finora espresse dal governo, dovrebbe interessare il Quarticciolo, la linea degli attivisti di Quarticciolo Ribelle resta più netta.
A preoccupare, in modo particolare, è il rischio sgombero del palazzo dell’ex Questura.
Dove ha sede il progetto del Doposcuola Quarticciolo, contro la dispersione scolastica.
Una delle spine nel fianco di un quartiere in cui su 4mila abitanti meno della metà è in possesso del diploma e solo il 40% è occupato.
E, in effetti, proprio l’attenzione verso i più giovani sembra essere, secondo quanto dichiarato dal governo, al centro dei primi interventi nel quartiere.
Dagli attivisti, per ora, su questi ultimi aggiornamenti non arrivano dichiarazioni.
(Articolo di Giulia Argenti, pubblicato con questo titolo il 12 marzo 2025 sul sito online “Roma Today”)