Ripassate bene, quella che segue è la fotografia degli ultimi 70 anni, se volete possiamo commentarle una per una:
– Assemblea Generale risoluzione 194 (1947): profughi palestinesi hanno il diritto di tornare alle loro case in Israele;
– Risoluzione 106 (1955): Condanna Israele per l’attacco a Gaza;
– Risoluzione 111 (1956): condanna Israele per l’attacco alla Siria, che ha ucciso cinquantasei persone;
– Risoluzione 127 (1958): raccomanda a Israele di sospendere la sua zona “no man” (di nessuno) a Gerusalemme;
– Risoluzione 162 (1961): chiede a Israele di rispettare le decisioni delle Nazioni Unite;
– Risoluzione 171 (1962): indica brutali violazioni del diritto internazionale da parte di Israele nel suo attacco alla Siria;
– Risoluzione 228 (1966): censura Israele per il suo attacco a Samu in Cisgiordania, allora sotto il controllo giordano;
– Risoluzione 237 (1967): chiede con urgenza a Israele di consentire il ritorno dei profughi palestinesi;
– Risoluzione 242 (1967): l’occupazione israeliana della Palestina è illegale;
– Risoluzione 248 (1968): condanna Israele per il suo attacco massiccio su Karameh in Giordania;
– Risoluzione 250 (1968): chiede a Israele di astenersi dal dispiegamento militare (parata) a Gerusalemme;
– Risoluzione 251 (1968): deplora profondamente il dispiegamento militare (parata) israeliano a Gerusalemme, in spregio della risoluzione 250;
– Risoluzione 252 (1968): dichiara nulli gli atti di Israele volti a unificare Gerusalemme come capitale ebraica;
– Risoluzione 256 (1968): condanna del raid israeliano sulla Giordania e delle palesi violazioni del diritto internazionale;
– Risoluzione 259 (1968): deplora il rifiuto di Israele di accettare la missione delle Nazioni Unite per valutare l’occupazione dei territori;
– Risoluzione 262 (1968): condanna Israele per l’attacco sull’aeroporto di Beirut;
– Risoluzione 265 (1969): condanna Israele per gli attacchi aerei di Salt in Giordania;
– Risoluzione 267 (1969): censura Israele per gli atti amministrativi atti a modificare lo status di Gerusalemme;
– Risoluzione 270 (1969): condanna Israele per gli attacchi aerei sui villaggi nel sud del Libano;
– Risoluzione 271 (1969): condanna Israele per la mancata esecuzione delle risoluzioni delle Nazioni Unite su Gerusalemme;
– Risoluzione 279 (1970): chiede il ritiro delle forze israeliane dal Libano;
– Risoluzione 280 (1970): condanna gli attacchi israeliani contro il Libano;
-Risoluzione 285 (1970): richiesta dell’immediato ritiro israeliano dal Libano;
– Risoluzione 298 (1971): deplora il cambiamento dello status di Gerusalemme ad opera di Israele;
– Risoluzione 313 (1972): chiede ad Israele di fermare gli attacchi contro il Libano;
– Risoluzione 316 (1972): condanna Israele per i ripetuti attacchi sul Libano;
– Risoluzione 317 (1972): deplora il rifiuto di Israele di ritirarsi dagli attacchi;
– Risoluzione 332 (1973): condanna di Israele ripetuti attacchi contro il Libano;
– Risoluzione 337 (1973): condanna Israele per aver violato la sovranità del Libano;
– Risoluzione 347 (1974): condanna gli attacchi israeliani sul Libano;
– Assemblea Generale risoluzione 3236 (1974): sancisce i diritti inalienabili del popolo palestinese in Palestina all’autodeterminazione senza interferenze esterne, all’indipendenza e alla sovranità nazionale;
– Risoluzione 425 (1978): chiede a Israele di ritirare le sue forze dal Libano;
– Risoluzione 427 (1978): chiede a Israele di completare il suo ritiro dal Libano;
– Risoluzione 444 (1979): si rammarica della mancanza di cooperazione con le forze di pace delle Nazioni Unite da parte di Israele;
– Risoluzione 446 (1979): stabilisce che gli insediamenti israeliani sono un grave ostacolo per la pace e chiede a Israele di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra;
– Risoluzione 450 (1979): chiede a Israele di smettere di attaccare il Libano;
– Risoluzione 452 (1979): chiede a Israele di cessare la costruzione di insediamenti nei territori occupati;
– Risoluzione 465 (1980): deplora gli insediamenti di Israele e chiede a tutti gli Stati membri di non dare assistenza agli insediamenti in programma;
– Risoluzione 467 (1980): deplora vivamente l’intervento militare di Israele in Libano;
– Risoluzione 468 (1980): chiede a Israele di annullare le espulsioni illegali di due sindaci palestinesi e di un giudice, e di facilitare il loro rientro;
– Risoluzione 469 (1980): deplora vivamente la mancata osservanza da parte di Israele dell’ordine del Consiglio di non deportare i palestinesi;
– Risoluzione 471 (1980): esprime profonda preoccupazione per il mancato rispetto della Quarta Convenzione di Ginevra da parte di Israele;
– Risoluzione 476 (1980): ribadisce che la richiesta di Gerusalemme da parte di Israele è nulla;
– Risoluzione 478 (1980): censura Israele, nei termini più energici, per la sua pretesa di porre Gerusalemme sotto la propria legge fondamentale;
– Risoluzione 484 (1980): dichiara imperativamente che Israele rilasci i due sindaci palestinesi deportati;
– Risoluzione 487 (1981): condanna con forza Israele per il suo attacco contro l’impianto per la produzione di energia nucleare in Iraq;
– Risoluzione 497 (1981): dichiara che l’annessione israeliana del Golan siriano è nulla e chiede che Israele revochi immediatamente la sua decisione;
– Risoluzione 498 (1981): chiede a Israele di ritirarsi dal Libano;
– Risoluzione 501 (1982): chiede a Israele di fermare gli attacchi contro il Libano e di ritirare le sue truppe;
– Risoluzione 509 (1982): chiede ad Israele di ritirare immediatamente e incondizionatamente le sue forze dal Libano;
– Risoluzione 515 (1982): chiede ad Israele di allentare l’assedio di Beirut e di consentire l’ingresso di approvvigionamenti alimentari;
– Risoluzione 517 (1982): censura Israele per non obbedire alle risoluzioni ONU e gli chiede di ritirare le sue forze dal Libano;
– Risoluzione 518 (1982): chiede che Israele cooperi pienamente con le forze delle Nazioni Unite in Libano;
– Risoluzione 520 (1982): condanna l’attacco di Israele a Beirut Ovest;
– Risoluzione 573 (1985): condanna vigorosamente Israele per i bombardamenti in Tunisia durante l’attacco alla sede dell’OLP;
– Risoluzione 587 (1986): prende atto della precedente richiesta a Israele di ritirare le sue forze dal Libano ed esorta tutte le parti a ritirarsi;
– Risoluzione 592 (1986): deplora vivamente l’uccisione di studenti palestinesi all’università di Bir Zeit ad opera di truppe israeliane;
– Risoluzione 605 (1987): deplora vivamente le politiche e le prassi israeliane che negano i diritti umani dei palestinesi;
– Risoluzione 607 (1988): chiede ad Israele di non espellere i palestinesi e di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra;
– Risoluzione 608 (1988): si rammarica profondamente del fatto che Israele ha sfidato le Nazioni Unite e deportato civili palestinesi;
– Risoluzione 636 (1989): si rammarica profondamente della deportazione di civili palestinesi ad opera di Israele;
– Risoluzione 641 (1989): continua a deplorare la deportazione israeliana dei palestinesi;
– Risoluzione 672 (1990): condanna Israele per le violenze contro i Palestinesi a Haram Al-Sharif/Temple Monte;
– Risoluzione 673 (1990): deplora il rifiuto israeliano a cooperare con le Nazioni Unite;
– Risoluzione 681 (1990): deplora la ripresa israeliana della deportazione dei palestinesi;
– Risoluzione 694 (1991): si rammarica della deportazione dei palestinesi e chiede ad Israele di garantire la loro sicurezza e il ritorno immediato;
– Risoluzione 726 (1992): condanna fermamente la deportazione dei palestinesi ad opera di Israele;
– Risoluzione 799 (1992): condanna fermamente la deportazione di 413 palestinesi e chiede ad Israele il loro immediato ritorno;
– Risoluzione 1397 (2002): afferma una visione di una regione in cui due Stati, Israele e Palestina, vivono fianco a fianco all’interno di frontiere sicure e riconosciute;
– La risoluzione dell’Assemblea generale ES-10/15 (2004): dichiara che il muro costruito all’interno dei territori occupati è contrario al diritto internazionale e chiede a Israele di demolirlo.
(Articolo di Don Paolo Zambaldi, cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia di Bolzano, pubblicato con questo titolo il 9 ottobre 2023 sul suo sito).
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N.B. – La “fotografia” si ferma al 2004.
Va integrata ed aggiornata con le seguenti ulteriori risoluzioni.
RISOLUZIONE N. 93 (18 MAGGIO 1951)- Il CS decide che ai civili arabi che sono stati trasferiti dalla zona smilitarizzata dal governo di Israele deve essere consentito di tornare immediatamente nelle loro case e che la Mixed Armistice Commission deve supervisionare il loro ritorno e la loro reintegrazione nelle modalita’ decise dalla Commissione stessa.
RISOLUZIONE N. 101 (24 NOVEMBRE 1953) – Il CS ritiene che l’azione delle forze armate israeliane a Qibya del 14-15ottobre 1953 e tutte le azioni simili costituiscano una violazione del cessate-il-fuoco (risoluzione 54 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU); esprime la più forte censura per questa azione, che può pregiudicare le possibilità di soluzione pacifica; chiama Israele a prendere misure
effettive per prevenire tali azioni.
RISOLUZIONE N. 338 (22 ottobre 1973) approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, chiedeva il cessate il fuoco a seguito della Guerra dello Yom Kippur War (o Guerra di Ramadan).
RISOLUZIONE N. 904 (18 MARZO 1994) – Il CS: sconcertato dallo spaventoso massacro commesso contro fedeli palestinesi nella Moschea Ibrahim di Hebron il 25 febbraio 1994, durante il Ramadan; gravemente preoccupato dai conseguenti incidenti nei territori palestinesi occupati come risultato del massacro, che evidenzia la necessità di assicurare protezione e sicurezza al popolo palestinese;
prendendo atto della condanna di questo massacro da parte della comunità internazionale; riaffermando le importanti risoluzioni sulla applicabilità della Quarta Convenzione di Ginevra ai territori occupati da Israele nel giugno 1967, compresa Gerusalemme, e le conseguenti responsabilità israeliane.
Condanna con forza il massacro di Hebron e le sue conseguenze, che hanno causato la morte di oltre 50 civili palestinesi e il ferimento di altre centinaia e ingiunge ad Israele, la potenza occupante, di applicare misure che prevengano atti illegali di violenza da parte di coloni israeliani, come tra gli altri la confisca delle armi.
RISOLUZIONE N. 1402 (30 MARZO 2002) – Il CS chiede alle truppe israeliane di ritirarsi dalle città palestinesi, compresa Ramallah.
RISOLUZIONE N. 1403 (4 APRILE 2002) – Il CS chiede che la risoluzione 1402 (2002) sia applicata senza ulteriori ritardi.
RISOLUZIONE N. 1405 (19 APRILE 2002) – Il CS chiede che siano tolte le restrizioni imposte, soprattutto a Jenin, alle operazioni delle organizzazioni umanitarie, compreso il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l’Agenzia dell’ONU per l’Assistenza e il Lavoro per i
Profughi Palestinesi in Medio Oriente (Unrwa).
RISOLUZIONE N. 1435 (24 SETTEMBRE 2002) – Il CS chiede che Israele ponga immediatamente fine alle misure prese nella città di Ramallah e nei dintorni, che comprendono la distruzione delle infrastrutture civili e di sicurezza palestinesi; chiede anche il rapido ritiro delle forze di occupazione israeliane dalle città palestinesi e il loro ritorno alle posizioni tenute prima di settembre 2000.
Fonti:
1. Paul Findley, Deliberate Deceptions: Facing the Facts about the US/Israeli Relationship (Chicago: Lawrence Hill, 1993)
2. http://www.un.org/documents/scres.html
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RISOLUZIONE N. 2334 DEL 23 DICEMBRE 2016 con cui il CS chiede ad Israele di porre fine alla sua politica di insediamenti nei territori palestinesi dal 1967, inclusa Gerusalemme Est, e ribadisce che non riconoscerà alcuna modifica dei confini del 1967, se non quelle concordate dalle parti con i negoziati e insiste sul fatto che la soluzione del conflitto in Medio Oriente passi per una soluzione negoziale per il progresso della soluzione dei due Stati al fine di addivenire ad una pace definitiva e complessiva.
Nel solo anno 2021 l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato 14 risoluzioni contro Israele .
Il 2 gennaio 2023 l’Assemblea generale dell’Onu ha dato mandato alla Corte internazionale di giustizia di valutare le conseguenze legali dell’occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele (l’Italia ha votato contro)
RISOLUZIONE DEL 13 AGOSTO 2023 – Il CS condanna Israele per presunte violazioni dei diritti delle donne (l’Italia ha votato a favore)
Perché ONU non interviene come missione in territorio Palestinese e Israeliano?