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Rodolfo Bosi
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Home Approfondimenti

La desertificazione avanza nel pianeta. L’allarme Ispra: “In Italia segni di degrado evidenti nel 28% del territorio”

15/06/2022
in Approfondimenti, Archivi, Governo del territorio, Natura, News, Piani territoriali
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In evidenza: immagine d’archivio

Desertificazione e degrado del suolo stanno avanzando in tutto il pianeta Europa compresa.

In Italia, i segni di degrado sono evidenti in circa il 28% del territorio, soprattutto nelle regioni meridionali.

Qui, le attuali condizioni meteoclimatiche contribuiscono all’aumento di vulnerabilità e alla desertificazione, con la conseguente perdita di qualità degli habitat e della densità delle coperture artificiali, unita ad una possibile erosione del suolo e frammentazione del territorio.

Si registrano significativi peggioramenti anche nelle aree del nord come Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna.

Ad evidenziare la gravità è stato l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) in vista della Giornata Mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità indetta dalle Nazioni Unite che si svolgerà il 17 giugno.

Durante un webinar sono state illustrate le azioni per il raggiungimento degli obiettivi di “Land degradation neutrality” e i principali risultati della Cop15, tenutasi ad Abidjan (Costa d’Avorio) dal 9 al 20 maggio 2022.

Durante la Cop 15 è stata ribadita l’urgenza e la crucialità di garantire azioni coordinate per fermare e recuperare il degrado del territorio.

Secondo le stime del Global Land Outlook, il 70% delle terre emerse è stato alterato dall’uomo, con conseguenze su circa 3,2 miliardi di persone e si prevede che entro il 2050 questa quota possa raggiungere il 90%.

Attualmente nel mondo sono circa mezzo miliardo le persone che vivono in aree deteriorate dove il degrado ha raggiunto il suo massimo livello, vale a dire la perdita totale di produttività.

L’Africa, in particolare la zona a sud del Sahara, è la più colpita dal fenomeno della desertificazione: Il 73% delle terre aride coltivabili sono già degradate.

Anche Asia, Medio Oriente e Sudamerica e i paesi maggiormente sviluppati, come gli Stati Uniti e l’Australia, presentano un alto rischio di degrado del suolo.

In Europa, i Paesi più coinvolti e affetti da fenomeni di desertificazione e di siccità sono quelli del bacino del Mediterraneo.

All’Italia si aggiungono la Spagna, il Portogallo, la Grecia, la Croazia, Cipro e Malta.

Anche se non sono immuni da analoghi fenomeni l’Ungheria, la Slovenia e la Romania.

(Articolo pubblicato con  questo titolo il 14 giugno 2022 sul sito online “Ambiente & Veleni” del quotidiano “Il Fatto Quotidiano”)

 

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