• Home
  • Biografia
  • Contatti
martedì, Novembre 18, 2025
21 °c
Rome
20 ° Sab
20 ° Dom
Rodolfo Bosi
  • Biografia
  • Ambiente
    • Valutazione Ambiente Strategica (V.A.S.)
    • Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.)
    • Valutazione di Incidenza (V.Inc.A.)
  • Approfondimenti
  • Archivi
  • Aree agricole
    • Aree soggette ad usi civici
  • Aree naturali protette
    • Aree contigue ad aree naturali protette
    • Monumenti naturali
    • Parchi Nazionali
    • Parchi regionali
    • Riserve naturali provinciali
    • Riserve naturali regionali
    • Riserve naturali statali
    • Siti di Importanza Comunitaria (SIC)
    • Zone di Protezione Speciale (ZPS)
    • Zone umide
    • Aree Wilderness
  • Caccia e Animali
    • Piani faunistici venatori provinciali e regionali
  • Editoriali e aneddoti di una vita
  • Governo del territorio
    • Beni culturali
    • Beni paesaggistici
    • Edilizia
    • Piani territoriali
    • Urbanistica
  • Impianti di telefonia mobile
  • Impianti fotovoltaici
  • Impianti pubblicitari a Roma
    • Cartellopoli
    • Piano regolatore degli impianti pubblicitari (P.R.I.P.)
    • Piani di localizzazione degli impianti pubblicitari
  • Natura
  • News
  • Paesaggio
  • Rassegna Stampa
No Result
View All Result
  • Biografia
  • Ambiente
    • Valutazione Ambiente Strategica (V.A.S.)
    • Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.)
    • Valutazione di Incidenza (V.Inc.A.)
  • Approfondimenti
  • Archivi
  • Aree agricole
    • Aree soggette ad usi civici
  • Aree naturali protette
    • Aree contigue ad aree naturali protette
    • Monumenti naturali
    • Parchi Nazionali
    • Parchi regionali
    • Riserve naturali provinciali
    • Riserve naturali regionali
    • Riserve naturali statali
    • Siti di Importanza Comunitaria (SIC)
    • Zone di Protezione Speciale (ZPS)
    • Zone umide
    • Aree Wilderness
  • Caccia e Animali
    • Piani faunistici venatori provinciali e regionali
  • Editoriali e aneddoti di una vita
  • Governo del territorio
    • Beni culturali
    • Beni paesaggistici
    • Edilizia
    • Piani territoriali
    • Urbanistica
  • Impianti di telefonia mobile
  • Impianti fotovoltaici
  • Impianti pubblicitari a Roma
    • Cartellopoli
    • Piano regolatore degli impianti pubblicitari (P.R.I.P.)
    • Piani di localizzazione degli impianti pubblicitari
  • Natura
  • News
  • Paesaggio
  • Rassegna Stampa
No Result
View All Result
Rodolfo Bosi
No Result
View All Result
Home Approfondimenti

L’Amazzonia vicino al punto di svolta, da polmone del mondo a savana tropicale

02/05/2022
in Approfondimenti, Archivi, Governo del territorio, Natura, News, Piani territoriali
0
0
0
SHARES
0
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter

 

La foresta Amazzonica, uno dei più grandi patrimoni naturali del pianeta e una delle maggiori componenti del sistema Terra, si trova oggi ad affrontare una doppia minaccia: la deforestazione e lo stress provocato dai cambiamenti climatici.

In un famoso discorso del 24 settembre 2019 alle Nazioni Unite, Bolsonaro ha affermato che la foresta pluviale è il territorio sovrano del suo paese: «È un errore dire che l’Amazzonia è patrimonio dell’umanità ed è un’idea sbagliata, confermata dagli scienziati, affermare che le nostre foreste amazzoniche sono i polmoni del mondo».

In effetti Bolsonaro non fa che aggrapparsi all’affermazione fatta da alcuni scienziati che hanno puntualizzato che non è corretto definire polmone del mondo la foresta amazzonica in quanto essa contribuisce “solo” per il 5-6% dell’ossigeno atmosferico prodotto globalmente dalla fotosintesi (marina e terrestre).

Tuttavia, il vero problema non è la mancata quantità di ossigeno generato dalle foreste, ma piuttosto la catastrofe ecologica causata dall’aumento dell’anidride carbonica (CO2) atmosferica dovuto alla deforestazione.

Infatti, la foresta pluviale da sola assorbe circa il 15% della CO2 presente nell’atmosfera globale.

Per dare un’idea del peso del contributo della foresta amazzonica sul budget del carbonio globale, basti pensare che la quantità di CO2 assorbita dalla foresta amazzonica equivale a metà delle emissioni antropogeniche di CO2 prodotte in Europa.

Lo scambio netto di CO2 tra l’Amazzonia e l’atmosfera è il risultato dell’equilibrio tra l’assorbimento da parte della fotosintesi (produzione primaria) e le emissioni dovute a respirazione, decomposizione dei residui vegetali nel suolo e combustione della biomassa.

Il principale motore delle emissioni di CO2 dall’Amazzonia è il cambiamento dell’uso del suolo e il degrado delle foreste.

Se fino al 2007 si è stimato che la foresta amazzonica agisse ancora come assorbitore di CO2, studi più recenti ipotizzano che l’assorbimento sia in costante calo a causa della perdita di un 1/3 della biomassa rispetto agli anni ’90 dovuta a cambiamenti d’uso del territorio, siccità e mortalità degli alberi.

Si teme pertanto che quello che è considerato il più importante ecosistema della terra in grado di assorbire CO2 sia a rischio di diventarne una sorgente netta.

Nel complesso si può affermare che quanto sta accadendo possa essere visto come un pericoloso circolo vizioso: la deforestazione e i cambiamenti d’uso del territorio causano un aumento delle emissioni di gas serra che sono responsabili dell’aumento della temperatura globale e il riscaldamento globale, a sua volta, è il fattore che guida un aumento delle emissioni di gas serra.

Ma il clima globale non è l’unico aspetto preoccupante: la foresta amazzonica ricopre un ruolo fondamentale anche nella regolazione del clima a scala locale-regionale.

A scala locale l’evaporazione dell’umidità porta a raffreddamento ed a inumidimento degli strati bassi dell’atmosfera.

A scala più ampia, la “cascata” di vapore acqueo che si propaga attraverso il bacino determina le precipitazioni opponendosi gli effetti dannosi della siccità.

Secondo gli scienziati, la foresta amazzonica si starebbe avvicinando ad un pericoloso punto di svolta (tipping point).

Nello studio dei cambiamenti globali, il termine tipping point è stato utilizzato per descrivere una varietà di fenomeni a carico dei cosiddetti «tipping element», ovvero quei sottosistemi del sistema Terra che possono essere trasformati, in determinate circostanze, in uno stato qualitativamente diverso anche da piccole perturbazioni.

Il «tipping point» è il corrispondente punto critico in cui lo stato futuro del sistema è qualitativamente alterato.

Si ritiene che la foresta amazzonica sia vicina al punto di svolta che la starebbe trasformando in savana tropicale.

Questo avviene a causa del ruolo fondamentale della foresta pluviale nel riciclare la propria acqua per produrre una parte della pioggia della regione.

Pertanto, la deforestazione, rendendo le piogge meno frequenti, porterebbe ad un prolungamento della stagione secca.

Si stima che la distruzione del 20-25% della foresta sarebbe sufficiente ad innescare questa trasformazione, i cui segni, come ad esempio il progressivo prolungamento delle stagioni secche,sono già osservabili.

Purtroppo, fonti governative brasiliane lo scorso novembre hanno dichiarato che la deforestazione ha già raggiunto il 22%.

La notizia è arrivata poco meno di una settimana dopo la chiusura della Cop26 a Glasgow.

Alla conferenza sul clima, il Brasile ha firmato la dichiarazione di Glasgow sulle foreste e si è impegnato a frenare la “deforestazione illegale” entro il 2028.

Tuttavia, tale dichiarazione non è legalmente vincolante e, poiché l’amministrazione Bolsonaro ha allentato le leggi ambientali, di fatto ha legalizzato la deforestazione.

Insomma, legale o meno che sia, il “fumo” fa male alla salute del pianeta e presto sarà tardi per dire “smetto quando voglio”.

di Michela Maione per Cospe*, greenreport.it

*Questo articolo rappresenta un estratto di un testo più ampio elaborato per Cospe da Michela Maione, docente al dipartimento di Scienze pure e applicate – Università di Urbino Carlo Bo

 Con un appuntamento al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo – il 7 maggio alle ore 14.00 – COSPE rilancia per il 2022 la Campagna AMAzzonia, in collaborazione con Change for Planet Firenze, Comune di Firenze (Assessorato all’Ambiente), Legambiente Lombardia, Parco Nord Milano, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e Circolo Laudato Si “Nelle Selve” di Roma.

L’evento è in concomitanza con l’esposizione della mostra “Amazônia” del fotografo brasiliano Sebastião Salgado, che regala a chi la visita una esperienza diretta dell’Amazzonia nella sua unicità. Parteciperà Adriano Karipuna, leader nativo del popolo Karipuna di Rondonia (Brasile), figura simbolo della resistenza dei popoli indigeni dell’Amazzonia, contro la deforestazione e l’assalto delle economie predatrici che minacciano l’integrità dei suoi ecosistemi e la vita delle sue comunità.

(Articolo di Michela Maione, pubblicato con questo titolo il 29 aprile 2022 sul sito online “greenreport.it”)

Previous Post

L’austerità è una via obbligata

Next Post

Rifiuti, Gualtieri avvia il confronto con gli alleati. Verdi: “Bene, anche se un po’ in ritardo”

Next Post

Rifiuti, Gualtieri avvia il confronto con gli alleati. Verdi: “Bene, anche se un po' in ritardo”

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Recenti

  • Nuova Cartellopoli: del testo adottato in fretta e furia a luglio si sono perse le tracce
  • Cop30, chiusa la prima settimana: negoziati in stallo e «la grande marcia del popolo» per le strade di Belém
  • Qualità della vita, Roma retrocede di cinque posizioni: è al 29esimo posto
  • Parco di Centocelle, via asfalto e cemento: altri 5 ettari diventano “green”
  • Cambiamenti climatici: migliaia di persone in marcia per la transizione ecologica

Commenti recenti

  1. Franco Quaranta su Un agronomo per municipio e Ama a pulire i parchi: il piano di Azione per salvare il verde
  2. Pasquale Annunziata su MA DOVE SONO LE PROVE CHE MOSCA MINACCI L’UE?
  3. Ferdinando Suraci su Gaza, il testo integrale dell’accordo di pace firmato a Sharm el Sheikh
  4. Gianluca su Incidenti stradali, Patanè: “Autovelox in arrivo sulla Cristoforo Colombo e a corso Francia”
  5. Giorgio Osti su Villa Borghese, il taglio del Ginkgo biloba centenario scatena i cittadini: “Ci lasciano all’oscuro”
Link Consigliati
  • BastaCartelloni
  • Legambiente Lazio
  • Salviamo il paesaggio

Archivi

Commenti recenti

  • Franco Quaranta su Un agronomo per municipio e Ama a pulire i parchi: il piano di Azione per salvare il verde
  • Pasquale Annunziata su MA DOVE SONO LE PROVE CHE MOSCA MINACCI L’UE?
  • Ferdinando Suraci su Gaza, il testo integrale dell’accordo di pace firmato a Sharm el Sheikh
  • Gianluca su Incidenti stradali, Patanè: “Autovelox in arrivo sulla Cristoforo Colombo e a corso Francia”
  • Giorgio Osti su Villa Borghese, il taglio del Ginkgo biloba centenario scatena i cittadini: “Ci lasciano all’oscuro”

Newsletter

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.
Caricamento
Copyright © 2023 RodolfoBosi.it. All rights reserved

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Biografia
  • Contatti
  • Editoriali e aneddoti di una vita
  • Home
  • Privacy Policy

This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.