Nei giorni scorsi la neo-presidente dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) della Lombardia, Lucia Lo Palo, è intervenuta sul tema del cambiamento climatico esprimendo una posizione diametralmente opposta a quella maturata in seno alla comunità scientifica internazionale.
«Io non credo che il cambiamento climatico sia frutto dell’uomo – ha affermato infatti Lo Palo – L’Italia è una regione che è hot spot, essendo un hot spot il cambiamento è in corso, ma è una cosa che è in corso da varie ere geologiche, noi attraversiamo il cambiamento climatico da molto tempo, da sempre, da quando la Terra esiste».
Una dichiarazione, proveniente dalla presidente di un organismo tecnico come l’Arpa Lombardia – già candidata alle elezioni regionali di quest’anno con il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia –, che è arrivata come fumo negli occhi al mondo ambientalista.
«Eh no, così non va – dichiara il delegato Wwf Lombardia, Gianni Del Pero – Arpa Lombardia per 25 anni è stata un’eccellenza nel monitoraggio ambientale per documentare gli effetti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, per fornire a Regione Lombardia il supporto tecnico e scientifico per l’adozione di politiche di sostenibilità ambientale».
Esprimendo un forte dissenso per la posizione espressa da Lo Palo, il Wwf ricorda che le cause dei cambiamenti climatici sono note – ovvero le emissioni di gas serra legate all’uso dei combustibili fossili – e riconosciute dalla comunità scientifica internazionale; lo stesso lavoro di Arpa Lombardia è stato fondamentale nel fornire dati e analisi per comprendere questi fenomeni.
«La presidente – conclude Del Pero – ha il dovere di rispettare la Storia dell’Agenzia e di agevolare il conseguimento di altri successi nella protezione dell’ambiente».
Ancora più duro il commento di Legambiente Lombardia, con la presidente Barbara Meggetto, che si domanda «se questa persona possa ancora restare alla presidenza di un ente così importante».
(Articolo pubblicato con questo titolo il 7 novembre 2023 sul sito online “greenreport.it”)