Secondo un recente studio, negli Usa le turbine eoliche onshore uccidono fino a 880.000 pipistrelli all’anno e, senza un’azione preventiva, almeno una specie potrebbe presto diventare in pericolo di estinzione.
Esperti di pipistrelli, scienziati e ambientalisti ammettono che attualmente non sanno come fermare le collisioni dei mammiferi alati con le pale eoliche e per questo il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti (DOE) ha 5 progetti per 7,5 milioni di dollari.
Un team di Bat Conservation International utilizzerà una parte dei fondi per vedere se limitare l’uso dell’illuminazione notturna nei parchi eolici renderebbe meno probabile che i pipistrelli migratori volino attraverso le pale.
I ricercatori della Boise State University progetteranno ultrasuoni per spaventare i pipistrelli e gli ingegneri della Iowa State University stanno cercando di montare dispositivi con fischio acuto sulle pale.
Gli scienziati valuteranno anche se le turbine eoliche attirano i pipistrelli: i ricercatori del National Renewable Energy Laboratory cercheranno di determinare se le luci intense e le sagome delle turbine, tra le altre caratteristiche delle turbine, stimolano una risposta di attrazione nei pipistrelli.
Il Doe evidenzia che «é fondamentale che l’energia eolica sia posizionata in modo appropriato e responsabile, il che include la protezione della fauna selvatica e dei loro habitat.
I progetti selezionati nell’ambito di questo argomento faranno avanzare le tecnologie deterrenti per i pipistrelli sostenendo la ricerca comportamentale dei pipistrelli, lo sviluppo tecnologico e i test sul campo».
Il DOE in una nota spiega che i progetti finanziati fanno parte di un più ampio finanziamento federale Usa da 72 milioni di dollari «per tre serie di progetti che innoveranno i processi di produzione per le tecnologie eoliche e idriche e accelereranno il distribuzione equa e sostenibile di energia eolica offshore e onshore.
Questo finanziamento include 27 milioni di dollari dalla legge bipartisan sulle infrastrutture per 15 progetti a sostegno della ricerca, dello sviluppo e dell’impegno della comunità per accelerare il dispiegamento equo e sostenibile dell’energia eolica offshore e onshore; 45 milioni di dollari andranno a 14 progetti che renderanno la produzione nazionale di queste tecnologie più rapida e meno costosa.
Insieme, questi investimenti semplificheranno i processi per creare gli strumenti che produrranno energia eolica e idroelettrica, ridurranno le barriere per le comunità che utilizzano tecnologie di energia eolica offshore e distribuita e ridurranno l’impatto sulla fauna selvatica.
L’energia eolica e idrica sono destinate a svolgere un ruolo importante negli sforzi più ampi dell’amministrazione Biden-Harris per raggiungere questo obiettivo: distribuire 30 gigawatt di energia eolica offshore entro il 2030 e raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio entro il 2050».
La segretaria Usa all’energia Jennifer M. Granholm, ha sottolineato che «l’amministrazione Biden-Harris è impegnata a implementare turbine eoliche che sfruttino l’energia pulita del vento, garantendo allo stesso tempo la transizione all’energia pulita nelle fabbriche americane.
L’energia eolica è tra le risorse energetiche pulite più convenienti e sostenibili negli Stati Uniti: questo finanziamento dimostrerà come l’energia eolica può avvantaggiare diverse comunità e rafforzare la nostra catena di approvvigionamento nazionale attraverso l’innovazione».
Si stima che, per soddisfare gli obiettivi americani di energia pulita, la domanda di enormi pezzi di turbine eoliche e idrauliche, come mozzi e basamenti, aumenterà di almeno 5 volte nel prossimo decennio.
L’energia eolica è la più grande fonte di energia rinnovabile Usa, rappresentando oltre il 10% della produzione totale di elettricità.
Per avere un settore energetico Usa completamente decarbonizzato entro il 2035, il ritmo di diffusione dell’energia eolica deve aumentare, da una media di 7 gigawatt (GW) all’anno di oggi a un valore compreso tra 70 e 145 GW all’anno entro la fine del decennio.
Winifred Frick, scienziata capo di Bat Conservation International, fa notare su Energywire che «mentre gli Stati Uniti cercano di espandere l’energia eolica per ridurre le emissioni di carbonio e minimizzare l’impatto climatico, le turbine eoliche onshore stanno emergendo come una minaccia per diverse specie di pipistrelli che sono essenziali per l’impollinazione delle piante e l’aumento della resa agricola.
Si mettono su queste turbine e inizia a piovere pipistrelli.
Gli 880.000 pipistrelli uccisi ogni anno negli Stati Uniti sono“un numero incredibilmente elevato”».
Gli scienziati hanno calcolato la morte dei pipistrelli raccogliendo le loro carcasse sotto le turbine e stimando che ciascuna torre eolica uccide fino a 150 pipistrelli all’anno.
Gli Stati Uniti hanno più di 71.000 turbine eoliche onshore e ne aggiungono circa 3.000 all’anno.
La Frick avverte che «il conteggio dei morti suggerisce che molte specie di pipistrelli potrebbero diventare in pericolo di estinzione nei prossimi anni.
Uno studio del 2021 ha rilevato che la popolazione di pipistrelli bianchi nel Nord America potrebbe essere dimezzata entro il 2028 senza una rapida adozione di misure che riducano le morti causate dalle turbine eoliche.
Il valore dei pipistrelli va oltre i benefici che gli agricoltori ottengono dal controllo dei parassiti.
I pipistrelli potrebbero anche aiutare gli scienziati a comprendere meglio l’invecchiamento e la morte perché i piccoli mammiferi hanno una durata di vita relativamente più lunga».
La Frick concorda con le ragioni del nuovo finanziamento del DOE: «L’obiettivo è trovare soluzioni in grado di massimizzare la produzione di energia riducendo al minimo il numero di pipistrelli uccisi».
Attualmente, i parchi eolici possono fermare temporaneamente le turbine dopo aver rilevato uno stormo di pipistrelli in arrivo, ma questo a prezzo della perdita di potenza.
Il team della Frick ha ricevuto 2,5 milioni di dollari per verificare se le luci installate sulle turbine per avvisare i piloti degli aerei attirano i pipistrelli.
La ricercatrice di Bat Conservation International evidenzia che «se fosse così, i parchi eolici potrebbero installare sistemi di rilevamento degli aerei che accenderanno luci lampeggianti solo quando un aereo si trova nelle vicinanze e ridurranno la mortalità dei pipistrelli».
Christian Newman, dirigente tecnico dell’Electric Power Research Institute, che ha ricevuto 2,3 milioni di dollari in finanziamenti DOE, spiega che «un altro team di scienziati esaminerà se le luci ultraviolette potrebbero scoraggiare i pipistrelli.
Uno studio su piccola scala condotto dall’US Geological Survey ha dimostrato che i pipistrelli stanno lontani dalle torri eoliche che irradiano raggi UV.
Il nuovo finanziamento del DOE consentirà ai ricercatori dell’istituto di ricerca senza scopo di lucro di eseguire test su scala più ampia».
(Articolo pubblicato con questo titolo il 29 settembre 2023 sul sito online “greenreport.it”)