Il progetto definitivo per la nuova piazza di Trigoria è stato presentato il 6 maggio.
Un evento convocato dal IX municipio nella sede del centro anziani di quartiere, insieme al Campus Biomedico che ha esposto i risultati di un’inchiesta sociale finalizzata dall’Istituto Piepoli.
La nuova piazza di Trigoria
Partiamo dalla piazza.
Il progetto è noto dall’autunno del 2023, quando la giunta Di Salvo ha deciso di dirottare su Trigoria un milione di euro di fondi giubilari destinati alle periferie.
Soldi “benedetti” da papa Francesco, che ha tenuto moltissimo a specificare in che modo si sarebbero dovuti utilizzare questi soldi.
Dopo vari incontri e confronti, anche aspri, tra cittadinanza e politica, si è arrivati a dama.
Tutti i dettagli, tra alberi e aree ludiche
La nuova piazza di Trigoria si colloca in un’area di 12mila metri quadri, tra via di Trigoria, via Jacobelli, via Vigorelli e via Anna Franchi.
L’idea di base, studiata da architetti del verde, è un “bosco abitato” da funzioni differenti.
Accessi, piazza, aree pavimentate, area ludica, spazi di gioco libero e parcheggi.
Sulla conformazione del bosco si è molto discusso e alla fine, come spiegano dal IX municipio, si è arrivati alla conclusione che non dovrà essere particolarmente fitto e non un frutteto: “Deve passare la luce d’inverno – spiega la presidente Di Salvo – ed essere costituito da specie arboree facilmente gestibili e che non sporchino, cosa che succederebbe con la caduta di frutti“.
Impianto fotovoltaico e un “rain garden”
La vera e propria piazza sarà parallela a via di Trigoria, ampia circa 2mila metri quadri e permetterà lo svolgimento di un mercato saltuario.
Le pensiline Atac già presenti saranno da supporto per l’installazione di un impianto di produzione fotovoltaica, con una produzione potenziale molto superiore alle necessità della piazza.
Un “rain garden” dovrebbe essere realizzato nel margine superiore della piazza, come punto di raccolta delle acque meteoriche e favorire la formazione di un giardino di piante per zone umide.
Di Salvo: “Non potevamo spendere i soldi in parcheggi”
“Abbiamo raccolto molte osservazioni fatte dalla cittadinanza – commenta a RomaToday Titti Di Salvo -, ci saranno una cinquantina di parcheggi e ne recuperiamo altri dieci proprio di fronte alla piazza.
Alcuni commercianti ne vogliono di più ma abbiamo tenuto conto delle indicazioni di Bergoglio sulle risorse giubilari, non potevamo usarle troppo per fare parcheggi, ma per spazi sociali e verdi.
E papa Francesco era molto legato a Roma e ai suoi territori e aveva dato indicazioni precise per l’utilizzo di queste risorse“.
Quindi uno dei punti critici del progetto, che inizialmente prevedeva meno di 40 posti auto e aveva sollevato le proteste del comitato di quartiere e di Fratelli d’Italia, sembrerebbe venire meno.
Pronta a gennaio 2026
Ma quando diventerà realtà piazza Trigoria?
“Entro gennaio 2026 – risponde Di Salvo – siamo al progetto definitivo, bisogna affidare i lavori.
Ci fa piacere che le aspettative della gente vengano rispettate, con la creazione di spazi di comunità.
Infatti in piazza c’è un’area scoperta, oltre a quella ludica, che può ospitare fino a 200 persone sedute per eventi pubblici“.
Pasetti (FdI): “Disattese tutte le richieste dei cittadini”
“In realtà sarà un grande bosco con 100 alberi – commenta Laura Pasetti, residente a Trigoria Alta e consigliera in IX per FdI -, fondamentalmente un’area verde.
Si tratta di un’area pubblica che se non verrà mantenuta correttamente rischia di trasformarsi in un’area degradata, come è successo negli altri 11 parchi di Trigoria.
Questo sarebbe sostanzialmente il dodicesimo, non si capisce come mai con i fondi giubilari che avrebbero potuto garantire maggiori parcheggi, un’arena pubblica, un’area ludica più grande, migliore, invece assisteremo all’ennesimo boschetto con circa 50 posti messi nella parte più lontana, vicino al supermercato Elite, dove tra l’altro già ce ne sono a sufficienza.
Il problema non viene risolto.
Le richieste del comitato di quartiere sono state tutte disattese, ancora una volta si porta avanti un progetto senza ascoltare i cittadini“.
La consigliera infine rivendica quanto fatto dal proprio partito per rimettere al centro della discussione il progetto di una nuova piazza: “Nel 2021 fu Andrea De Pariamo, allora presidente della commissione Trasparenza, a convocare una seduta proprio su questo progetto. Si è persa un’occasione per rendere veramente migliore questa piazza, fruibile a 360 gradi“.
Il possibile ruolo del Campus Bio-Medico
Durante la presentazione del progetto, erano presenti anche i vertici del Campus Bio-Medico, che hanno illustrato i risultati di un sondaggio commissionato all’Istituto Piepoli sulla qualità della vita a Trigoria.
Riguardo alla previsione di una piazza, è emerso che circa il 40% di chi ha risposto ha dichiarato di essere a conoscenza del progetto e la grande maggioranza ne è molto soddisfatto.
Un dato che però fa riflettere è il 60% che, invece, non ne sapeva niente nonostante diverse assemblee pubbliche nell’arco di un anno e mezzo.
“Sulla piazza convergono attese che riguardano servizi per i giovani, altro verde, spazi di incontro – specificano dal Campus -. E anche su questa iniziativa si reputa che il Campus Bio-Medico possa dare un importante apporto: circa un residente su quattro pensa, infatti, che il Campus possa contribuire alla nuova piazza, soprattutto destinando fondi e risorse, ma anche mettendo a fattore comune la sua abilità nel fornire idee e competenze in ambiti specifici“.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo l’8 maggio 2025 sul sito online “Roma Today”)