L’intervento di Veloccia al Mipim di Cannes
Roma si apre ai privati per la rigenerazione urbana.
Lo fa al Mipim di Cannes, il Marché international des professionnels de l’immobilie.
Una kermesse dove si riuniscono i principali investitori del mattone di tutto il mondo.
Il Campidoglio ha allestito, in riva al mare, il proprio stand, pochi metri dopo quelli di Parigi e Londra.
E dal palco dello spazio dedicato alla Capitale, l’assessore all’Urbanistica e alla Città dei 15 minuti Maurizio Veloccia ha cercato di spiegare la Roma del futuro e le nuove regole che permettono di fare investimenti “in mesi e non più in anni”.
Roma era sonnolenta
Veloccia ha raccontato di una “Roma sonnolenta” e dominata dal pessimismo, almeno fino a qualche anno fa.
Con i soldi del Pnrr e del Giubileo la città ha vissuto ”una prima fase di ripartenza e sblocco” che la sta facendo diventare “più bella, più moderna, più connessa, più competitiva e più attrattiva per gli investitori”.
La collaborazione con i privati
L’assessore romano ha fatto notare come lo stand di Roma, rispetto a quello dello scorso anno, sia stato realizzato con l’apporto dei privati.
Nello specifico NS costruzioni, attivo nella rigenerazione dell’ex Fiera di Roma (per ora c’è il masterplan), e Cavenuove per il progetto Roma Pescaccio insieme ad altri partner.
“Gli investimenti dei privati stanno arrivando” ha sottolineato Veloccia.
Interventi che “non si trovano soltanto nel centro della città, nei luoghi più ‘facili’, ma si stanno cominciando a espandere in tutta la città”.
La semplificazione amministrativa
La leva usata da Veloccia è quella della semplificazione.
Occorre convincere potenziali investitori che le cose, anche a Roma, si fanno in fretta.
Con le nuove norme tecniche di attuazione del piano regolatore in dirittura d’arrivo dopo il voto in Assemblea capitolina e il via libera della Regione Lazio, la città può contare su procedure amministrative semplificate che contribuiscono allo “sblocco delle incompiute, aggredite spesso dopo decenni” ha evidenziato Veloccia.
Norme che favoriscono la “rigenerazione urbana, bloccano il consumo di suolo agricolo, favoriscono il ritorno della residenzialità in centro e lo sviluppo di housing sociale, sbloccano l’attuazione dei programmi delle periferie già presenti nel Piano regolatore ma fermi da 20 anni”. Ma soprattutto serve dare un nuovo impulso all’edilizia residenziale.
Maurizio Veloccia al Mipim
Servono i privati
La realtà è che Roma vuole cambiare ma “da soli non ce la facciamo: come amministrazione abbiamo introdotto un modello basato su un mix funzionale, abbiamo chiesto ai privati di fare la loro parte per ridurre la frammentazione programmi”.
Chi vorrà investire a Roma dovrà farlo senza ulteriore consumo di suolo, intervenendo su stabili ed edifici da rigenerare.
Il primo obiettivo, quindi, è che i nuovi investimenti rispondano ad esigenze sociali, “in primis abitative” per far fronte alla grave carenza di alloggi di Roma.
“In centro serve il pennello, nelle periferie il bulldozer per demolire e ripartire da zero ma senza consumo di nuovo suolo” ha spiegato l’assessore.
Servono 90.000 nuovi appartamenti
Per sottolineare ancora meglio quanto siano necessari investimenti edilizi, Davide Albertini Petroni, presidente di Assomibiliari Confindustria, durante il suo intervento allo stand di Roma Capitale, ha parlato di un fabbisogno di appartamenti a Roma di 90.000 unità per i prossimi 10 anni.
Un investimento complessivo da circa 23 miliardi di euro e, per il quale, servono i privati per pensare di realizzarlo.
Roma città delle opportunità
A margine dell’intervento di Veloccia, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dopo aver incontrato in mattinata l’ex premier Mario Draghi, si è soffermato con i giornalisti presenti.
“C’è un grandissimo interesse perché le opportunità sono tante, sia quelle su cui già sono in corso progetti, sia quelle nuove che noi presentiamo” al Mipim.
Come Veloccia, Gualtieri ha sottolineato la velocità delle procedure, ricordando l’intervento di piazza Pia realizzato in un anno e mezzo.
“Vogliamo chiarezza dagli investitori – ha avvertito Gualtieri – noi mettiamo l’asticella molto in alto sulla qualità degli interventi.
Però offriamo tempi certi, non estenuanti e senza procedure che durano anni”.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo l’11 marzo 2025 sul sito online “Roma Today”)