
Ho letto che l’inceneritore da 600 mila tonnellate di rifiuti l’anno, che vuole realizzare Gualtieri dentro la città e precisamente nel IX Municipio smentendo quando dichiarato in campagna elettorale (mai inceneritori a Roma) e in pieno contrasto con il Piano Rifiuti della Regione Lazio che non lo prevede affatto, dovrà essere come quello di Copenaghen.
Un impianto enorme come quello prevede, dati ufficiali del Comune, un flusso, in media, di circa 250-300 camion che attraversano tutta la città ed entrano ogni giorno nell’impianto carichi di rifiuti.
L’inceneritore di Copenaghen sarà anche bello da vedere con la pista da sci, ma inaugurato nel 2017, in soli 5 anni di vita è considerato già vecchio e il Comune invece di cominciare i lavori per rimodernarlo, nel 2019 ha scelto la strada di avviarne LA DISMISSIONE entro il 2032.
Questo per accelerare le politiche verso l’obiettivo “rifiuti zero” che, con l’inceneritore, si sta allontanando sempre di più perché deve bruciare ogni anno sempre più rifiuti per restare in funzione.
Problema questo che riguarda tutti gli inceneritori della Danimarca oltre ovviamente al problema del grande contributo di emissioni di gas serra che questi impianti danno al bilancio nazionale.
Per accelerare i tempi e scavalcare gli impedimenti normativi del Piano Rifiuti della Regione, il governo Dragi e il “fenomeno” Roberto Cingolani Ministro della distruzione ecologica gli hanno dato pieni poteri straordinari per agire.
All’assessora del Comune di Roma ai rifiuti Alfonsi che dice: “Chi si oppone al termovalorizzatore a Roma non offre alternative” rispondo : “basta informarsi” non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e come gli asini camminano con i paraorecchi e paraocchi a testa in giù.
(Post pubblicato con questo titolo il 7 giugno 2022 sulla pagina facebook di Pasquale Annunziata, ex assessore all’Ambiente del XV Municipio di Roma)