“Nessun rallentamento sull’anello ferroviario di Roma”.
Così il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato dal ministro e vicepremier Matteo Salvini risponde ai timori e alle polemiche seguite all’informativa con la quale il dicastero ha rimodulato le risorse con l’obiettivo di garantire i target del Pnrr.
La rimodulazione dei fondi del Pnrr
Dal documento inviato al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) emerge in particolare un taglio di 175 milioni di euro, sui 262 che erano disponibili, per la realizzazione della nuova linea Vigna Clara-Tor di Quinto che, dopo la riattivazione della tratta Vigna Clara-Valle Aurelia, è uno dei tasselli mancanti per il completamento dell’arco nord. Per la chiusura dell’anello ferroviario che Roma attende da quasi un secolo.
Che cos’è l’anello ferroviario di Roma
Si tratta di una linea su ferro circolare che avrebbe dovuto correre attorno al centro della città e collegarsi alla restante rete del trasporto pubblico.
Un ‘Gra dei treni’ pensato decenni fa ma rimasto sempre una chimera.
Il progetto iniziale risale addirittura agli anni ‘30, realizzato solo in parte tra stop e progetti mai andati in porto: negli ultimi quarant’anni tutti ne hanno parlato ma il completamento non è mai arrivato.
Di recente è stata tracciata una road map ben definita: nel 2027 l’attivazione della tratta Vigna Clara-Tor di Quinto, nel 2029 la Tor di Quinto-Val D’Ala e nel 2031 le due bretelle, ossia il collegamento da Pineto alla stazione Aurelia e il bivio da Tor di Quinto a smistamento.
La road map per la realizzazione dell’anello ferroviario
“Spostamento fondi è scelta tecnica”
Il timore è dunque che la rimodulazione dei fondi possa rallentare, ancora una volta, la realizzazione dell’infrastruttura.
“Lo spostamento di fondi è una scelta puramente tecnica, dettata dalla necessità di rispettare i paletti di Bruxelles sul Pnrr, ma nel concreto non causerà rinvii o rallentamenti”, ha rassicurato però il Mit.
Oltre all’anello ferroviario su Roma sono state tolte somme anche per la Roma Viterbo, il potenziamento dei treni tra Termini e Ciampino e la linea Lunghezza-Guidonia con i fondi dirottati sulle infrastrutture del nord Italia. (Tutte le opere di Roma investite dai tagli)
Il Mit risponde: “Polemiche strumentali”
“E’ doveroso ribadire viste le polemiche strumentali che nessuna opera è stata definanziata: si tratta solo di rimodulazioni di risorse, una scelta necessaria per lo stato di avanzamento di alcuni interventi”, ha sottolineato il Ministero.
“Per Salvini parlano i fatti, vista l’indiscutibile attenzione per tutti i territori da Sud a Nord.
Nel Lazio può elencare risultati concreti come la Orte-Civitavecchia andata finalmente a gara dopo decenni di promesse, oppure i fondi per la metro C tanto attesi dalla Capitale, o ancora lo stanziamento decisivo per l’acquedotto del Peschiera.
Fa piacere che i partiti che hanno gestito il Mit quasi ininterrottamente nell’ultimo decennio – conclude la nota di Porta Pia – ora ripongano grandi aspettative nell’attuale Ministro, in carica da circa nove mesi, sollecitandolo per fare quello che loro non sono riusciti a realizzare in diversi anni.
Salvini farà di tutto per sbloccare, concludere e accelerare le tante opere attese dai territori”.
“Quelle sull’anello ferroviario di Roma sono solo fake news regolate ad arte dalla sinistra sui suoi giornali.
Una cosa è certa: non ci sarà alcun rinvio o rallentamento.
Le opposizioni si sbagliano se credono che attaccando il ministro Salvini i romani si dimenticheranno della loro incompetenza pluridecennale“, dichiara il sottosegretario al ministero del Lavoro e senatore laziale della Lega Claudio Durigon.
Roma in rivolta
A Roma intanto è rivolta.
“Non ci sto a farmi portare via il sogno della chiusura dell’anello ferroviario.
Da troppi anni questa città aspetta una circle line modello europeo, è ora di rispettare l’impegno preso con i cittadini”, scrive Cristina Tabarrini.
È la presidente del comitato civico “I Quartieri della Stazione di Vigna Clara e Dintorni”, nel 2021 candidata consigliera municipale con la Lega, che si è battuta per la riattivazione della stazione Vigna Clara: quella realizzata per i mondiali di Italia ‘90 e riaperta dopo 32 anni proprio nell’ottica della chiusura dell’anello ferroviario.
(Articolo di Sara Mechelli, pubblicato con questo titolo il 19 agosto 2023 sul sito online “Roma Today”)