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Risolvere i problemi di bilancio del Paese, permettendo a chi deve sanare abusi “di piccola entità” di farlo velocemente, permettendo allo Stato di incassare.
La proposta arriva da Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio, ministro delle Infrastruttura e Trasporti e leader nazionale della Laga.
Un’idea che ha sollevato più polemiche e che a Roma, dove di situazioni come quelle accennate da Salvini ce ne sono a migliaia, trova il muro del Campidoglio.
Salvini e l’idea dei micro-condoni per fare cassa
“Ci sono problemi di bilancio?
Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni? – chiede, citato da Adnkronos, il ministro Salvini intervenendo al convegno di Confedilizia a Piacenza – Sì.
Non sarebbe più saggio per quelle di piccole entità andare a sanare tutto quanto, lo Stato incassa e i cittadini tornano nella disponibilità piena del proprio bene?
Penso che sia un ragionamento sul quale bisogna andare con coraggio fino in fondo“.
Dal Campidoglio fanno muro
Il ragionamento, però, non piace dalle parti di via della Civiltà del Turismo all’Eur, quartier generale del dipartimento urbanistica e sede dell’assessorato di Roma Capitale.
Maurizio Veloccia, delegato del Sindaco, non si esprime ufficialmente ma secondo quanto ha potuto raccogliere RomaToday da fonti dell’assessorato, non c’è accordo con la proposta del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini.
Anzi.
Per il Comune bisogna “far attenzione a generalizzare il tema dei micro-condoni e fare un lavoro di approfondimento“.
No alla sanatoria di situazioni non vivibili
Secondo l’assessorato, infatti, il rischio è che si sanino situazioni in cui non ci sono le condizioni di vivibilità e abitabilità decorose, o potenzialmente a rischio anche idrogeologico.
Un dibattito che fa il paio con quello scaturito dopo la proposta di legge di Fratelli d’Italia-Forza Italia-Lega sulla trasformazione di scantinati e garage in abitazioni, osteggiata non solo dall’opposizione politica ma anche dagli ambientalisti.
Santori: “Gualtieri si adegui alla Lombardia“
“Il sindaco Gualtieri sa benissimo che i lavoratori degli uffici urbanistici sono allo stremo – rilancia invece Fabrizio Santori, consigliere capitolino della Lega – i sindacati protestano inascoltati, l’ufficio condono, riaperto senza nessuna verifica e programmazione del lavoro da pochi mesi, è allo sfascio, le procedure sono lente, la piattaforma non funziona e le pratiche bloccate sono migliaia.
Il primo cittadino si adegui a quanto già fatto dal Pd della Regione Lombardia che ha approvato la proposta e si proceda con spirito di buon senso indicando le priorità per lo sviluppo della Capitale in vista del Giubileo anche sulle altre tematiche per salvaguardare la proprietà immobiliare” conclude Santori.
(Articolo di Valerio Valeri, pubblicato con questo titolo il 25 settembre 2023 sul sito online “Roma Today”)
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N.B. – L’intasamento degli uffici condono dei Comuni non è dovuto alle “centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche”, che presume il ministro Salvini, ma al grado di corruzione che nel caso di Roma è attestato dall’inchiesta penale tuttora in corso e che é finalizzata a lasciar sopravvivere gli abusi il più a lungo possibile.
Quanto all’adeguamento ricordato da Fabrizio Santori, c’è da mettere in evidenza che la proposta della Regione Lombardia faceva riferimento al superbonus: si trattava di chiedere di semplificare le procedure riferite alle “variazioni non essenziali” che impedivano l’accesso ai benefici di qui provvedimenti specifici.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi