La Conferenza dei servizi si è chiusa positivamente, ma il parere contrario della Soprintendenza resta e potrebbe portare a futuri ricorsi al Tar.
Sul biodigestore anaerobico di Cesano si rischia lo scontro istituzionale.
Da una parte la Direzione programmazione e gestione dei rifiuti a Roma, che fa capo al commissario di governo Roberto Gualtieri, ha concluso favorevolmente (seppur con prescrizioni) la Conferenza dei servizi su uno dei due impianti che tratterà 100mila tonnellate l’anno di organico (con produzione di biometano e compost a uso agricolo).
Dall’altra il Campidoglio tira dritto e ignora il parere negativo ribadito dalla soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, che “ritiene le opere non compatibili con il contesto di riferimento e di troppo impatto ambientale“, come riportato nel verbale di chiusura della Conferenza.
L’organismo del ministero potrebbe cambiare posizione solo se Ama, che ha proposto il progetto, “approfondisse lo studio di impatto ambientale e paesaggistico e rimodulasse del tutto il progetto secondo una nuova proposta che rispetti la vocazione agricola del luogo e il contesto storico di riferimento (ovvero lo riconduca all’impianto di compost), andando contestualmente a risolvere le evidenti interferenze presenti nella zona di accesso all’area“.
Ipotesi rispedita al mittente.
La struttura commissariale ha sottolineato che “la realizzazione dell’impianto, considerata la sua rilevanza strategica ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Piano di gestione Rifiuti di Roma capitale, deve rispettare i tempi stabiliti dal piano stesso“.
Torquati: “Un errore grossolano“
Tradotto: da qui indietro non si può tornare.
D’altra parte la Sorprintendenza, sul parere specifico, non sembra concedere passi indietro, a meno di rimodulazioni del progetto.
Un braccio di ferro che potrebbe addirittura portare l’iter autorizzativo davanti al Tar.
“Non credo che l’Ufficio commissariale, al di là di tutto, come anche ribadito nel decreto Aiuti, possa derogare al Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Se il ministero si pronuncia negativamente e il procedimento di valutazione di impatto ambientale si conclude negativamente“.
E ancora: “Trovo che sia a dir poco singolare e, con il dovuto rispetto per gli uffici comunali, anche un grossolano errore questa ipotetica chiusura positiva della conferenza dei servizi sul biodigestore di Cesano“.
(Articolo di Ginevra Nozzoli, pubblicato con questo titolo il 4 ottobre 2023 sul sito online “Roma Today”)