Termovalorizzatore di San Vittore (immagine d’archivio)
Il termovalorizzatore si farà, tanto che non sono necessari “piani B“.
Lo ha assicurato in commissione Trasparenza l’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi.
Il bando di gara è in ritardo (doveva arrivare entro fine agosto) perché la trattativa tra Campidoglio e Acea, partecipata comunale al 51% che ha risposto alla manifestazione d’interesse con un progetto per realizzare l’impianto, sono ancora in corso.
Il braccio di ferro riguarda la tariffa di conferimento dei rifiuti.
Gualtieri la vuole “il più contenuta possibile” ha spiegato il direttore generale Paolo Aielli.
Le trattative con Acea
“Nel bando diremo alcuni riferimenti economici che riteniamo le proposte devono rispettare – ha aggiunto ancora – per arrivare alla definizione di questi valori ci sono i valori di mercato, quelli che nascono dalla soluzione tecnologica affrontata e ci sono i costi a consuntivo che Ama (che porterà i rifiuti, ndr), e il Campidoglio attraverso lei, sosterrà.
Un punto estremamente rilevante è individuare una ‘gate-fee’ (cioé il cosiddetto prezzo al cancello da pagare per conferire ciascuna tonnellata di rifiuti, quindi esclusi i costi di trasporto, ndr) che sia compatibile col mercato dei rifiuti e le caratteristiche tecnologiche del progetto“.
Insomma, questione di due, tre settimane e il bando dovrebbe essere pronto.
“Nelle prossime settimane il raggruppamento temporaneo di impresa presenterà il progetto definitivo, contiamo che questo accada prima della fine di ottobre” spiega ancora il direttore in commissione Trasparenza.
“A quel punto trasformeremo il progetto in un capitolato tecnico per fare il bando di gara e avremo bisogno di altre due-tre settimane, perchè senza progetto non possiamo fare il capitolato“.
Un “piano B” se il progetto del termovalorizzatore naufragasse?
“Porta male, stiamo lavorando talmente tanto al piano A…“, ha risposto l’assessora Alfonsi.
“La procedura sta andando avanti in maniera attenta e per evitare che l’opera possa avere passaggi difficili – ha spiegato Alfonsi – tutti i ricorsi finora sono stati respinti.
Noi pensiamo di andare avanti in maniera spedita, il ritardo è dovuto a queste trattative con Acea.”
“Parlavamo di fine agosto” per la banditura della gara, “siamo in ritardo, se vogliamo essere cattivi di due mesi, se vogliamo essere puntuali nemmeno di un mese“, ha concluso l’assessore.
Il nodo Villa Spada
Altro nodo da sciogliere riguarda il trasporto dei rifiuti all’impianto.
Vi arriveranno su ferro, stoccati in ecoballe su treni dedicati che dalla stazione di Santa Palomba, attraverso binari già esistenti, porteranno dentro la grande area industriale a un centinaio di metri dal futuro termovalorizzatore.
La partenza potrebbe essere prevista da Villa Spada, quartiere che sorge nel quadrante nord della città lungo la Salaria.
“Allo stato attuale abbiamo individuato almeno due-tre centri dove fare questa operazione e caricare le eco-balle che devono essere portate a Santa Palomba.
Villa Spada può essere una buona soluzione, ci sono gli spazi, la logistica, ci sono sufficienti aree di rispetto ed è un’area essenzialmente industriale“, ha sottolineato il direttore Aielli.
“Stiamo studiando anche altre due ipotesi che sono più prossime.
Villa Spada è a nord della città, ma se ne facciamo anche a est e ovest, magari allontanandoci di 8 chilometri, il costo non cambia“.
L’area individuata per il caricamento delle eco-balle sui treni diretti a Santa Palomba è quella della stazione Roma Smistamento, lo scalo merci e deposito dei convogli ferroviari accanto alla fermata della FL1 Nuovo Salario.
Un’ipotesi che però sta scatenando le proteste del quartiere e dello stesso presidente del III municipio Paolo Marchionne.
“Una decisione calata dall’alto non potrà mai ottenere il consenso né dei cittadini né del Municipio che già si è espresso unanimemente contro l’eventualità di localizzazione di impianti in quell’area“. E ancora: “Chiediamo rispetto per il territorio e per l’amministrazione municipale, che è pronta a fare con responsabilità la propria parte sul ciclo dei rifiuti, ma che non è disposta ad accettare imposizioni di alcun tipo“.
(Articolo di Ginevra Nozzoli, pubblicato con questo titolo il 2 ottobre 2023 sul sito online “Roma Today”)