L’inaugurazione del tap&go a Roma – foto d’archivio
Tornelli alti due metri, impossibili da scavalcare.
Doppia obliterazione, sia in entrata che in uscita delle metro, per cercare di dare scacco matto a chi non vuole pagare il biglietto.
È questa l’idea dell’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè, per combattere i furbetti del “salto del tornello”.
Un progetto che deve ancora muovere i primi passi ma la cui realizzazione è nelle intenzioni dell’amministrazione.
Lotta all’evasione del biglietto
Questa idea è venuta fuori durante l’ultima audizione in commissione Mobilità durante la quale si è discusso del contratto di servizio di Atac.
Inevitabilmente, ad un certo punto, si è finiti a parlare dei 22 milioni di euro che mancano, attualmente, per garantire ad Atac i fondi necessari per assicurare il servizio previsto dal Comune di Roma.
Mentre Patanè è tornato alla carica sulla questione dell’aumento del biglietto “che è competenza della Regione” e sull’incremento del Fondo nazionale trasporti, “che è di competenza del governo”, c’è chi ha proposto di aumentare i controlli sui mezzi pubblici e recuperare, grazie alla lotta all’evasione, i soldi che servono.
Quanto guadagna Atac dall’attività di controllo
Stando all’ultimo bilancio Atac del 2023, gli introiti derivanti dall’attività di controllo dell’evasione tariffaria sui servizi di TPL sono stati pari a euro 5.577.903 e hanno fatto rilevare un incremento di euro 352.930 (+6,8%) rispetto a euro 5.224.973 del 2022.
Secondo alcuni si potrebbe fare di meglio, molto meglio.
Addirittura, nel 2018 l’Acos scriveva che “l’evasione “reale” nella Capitale dovrebbe essere di circa il 35% mentre il relativo danno economico potrebbe arrivare ai 90 milioni di euro, risorse che sarebbero essenziali per finanziare gli investimenti sul parco mezzi o l’acquisto dei materiali di ricambio”.
La lotta all’evasione non basta
Secondo Patanè certe cifre sono sballate.
“C’era chi diceva che l’evasione tariffaria ammontava anche a 60 milioni di euro, cifre sparate a caso” ha detto durante l’audizione.
“Numeri che hanno portato anche a fare dei piani industriali sballati, con fantomatici recuperi di evasione, causando un danno ad Atac” ha insistito Patanè.
“Nel 2018 sono stati incamerati 2,7 milioni di euro di multe.
Alla fine del 2023 abbiamo raddoppiato i controlli” e infatti è arrivato il doppio degli introiti.
Però, secondo Patanè, “aumentare i controllori, ad un certo punto, non servirebbe perché avrebbero un costo non compensato dagli introiti dell’attività di controllo stessa”.
Il tap&go
Per Patanè, quindi, occorre affidarsi alla tecnologia e all’innovazione.
“Un pezzo di evasione tariffaria è stata recuperata con il tap&go ” il sistema che permette di pagare a bordo dei bus e all’entrata delle metro il biglietto utilizzando semplicemente la propria carta di credito”.
Un sistema che ha fatto la differenza soprattutto in periferia “dove spesso è più difficile fare il biglietto.
C’era un’evasione dovuta alle difficoltà di acquistare il ticket”.
Per questo “anche l’idea del bigliettaio sui bus è assurda, senza senso” ha sottolineato l’assessore.
Nuovi tornelli per le metro
Per il futuro, quindi, il Campidoglio dovrà anche impegnarsi nel rifacimento di tutti i tornelli delle metro.
“Serviranno molti soldi ma è una cosa necessaria” ha detto Patanè.
L’idea è quella di installare barriere alte due metri per fare in modo che nessuno possa superarle.
Poi, per stringere ancora di più i controlli, prevedere l’obliterazione del biglietto sia in entrata che in uscita: “Così non solo combatteremo l’evasione ma avremo dati migliori sulle abitudini dei pendolari, dove prendono la metro e in quale stazione escono”.
Ovviamente anche i nuovi tornelli non risolverebbero il problema dell’evasione in maniera definitiva.
Sulla metro C, ad esempio, ci sono già le barriere alte ma, come hanno testimoniato negli anni centinaia di video e foto, le persone aprono l’uscita di emergenza e passano tranquillamente senza pagare.
(Articolo di Matteo Torrioli, pubblicato con questo titolo il 6 novembre 2024 sul sito online “Roma Today”)