Il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise ha dato un annuncio molto triste: «Alle 23:00 circa di questa sera l’Orsa Amarena è stata colpita da una fucilata esplosa dal signor LA alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua.
Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco, in servizio di sorveglianza, vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli.
Sul posto è intervenuto il veterinario del Parco con la squadra di pronto intervento, che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita».
L’Ente Parco Informa che «l’uomo è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco».
I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono andati avanti tutta la notte e il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi.
Il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio è Molise conclude: «L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco.
Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo».
Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente, e Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo, hanno commentato: «Chi ha deliberatamente ucciso l’Orsa Amarena non ha nessuna giustificazione e non può accampare nessuna scusa, perché ha scelto di sparare ad un animale protetto ed a rischio di estinzione per proteggere delle galline che generalmente finisco in pentola.
Una scelta che non è stata condizionata da una situazione di rischio perché l’Orsa Amarena non ha mai nemmeno simulato aggressioni verso le persone, né giustificabile dalla perdita di un patrimonio economico perché il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise avrebbe risarcito come da prassi anche questa irrisoria perdita del costo delle galline.
Si tratta di un atto volontario, grave e ingiustificabile che richiama tutti alla massima responsabilità e al continuo impegno per migliorare la coesistenza della fauna selvatica con le comunità locali.
La coesistenza è una scelta consapevole delle popolazioni marsicane e appenniniche su cui non si faranno passi indietro.
Fatti come questi sono un danno per l’intera comunità abruzzese e non devono essere tollerate, anche per questa ragione Legambiente si costituirà parte civile contro il responsabile dell’uccisione dell’Orsa Amarena».
(Articolo pubblicato con questo titolo il 1 settembre 2023 sul sito online “greenreport.it”)
Tanto la magistratura farà il suo ridicolo corso come al solito..la nazione ha perso un patrimonio di biodiversità L assassino ne uscirà quasi assolto ..il governo ormai ha lanciato al livello nazionale una campagna di odio verso la fauna selvatica e L ambiente e questo è L infame risultato..basta dove sono le associazioni gli animalisti gli ambientalisti??? Qualcuno si faccia promotore di un grande Sit-In davanti al ministero facciamo sentire la nostra voce e con la nostra presenza facciamo tacere la voce delle doppiette…MOBILITIAMOCI…BASTA È ORA…