“Un intervento di rigenerazione urbana che tutto il mondo sta guardando”.
Così l’assessore capitolino alla Casa, Tobia Zevi ha definito il progetto per riqualificare il Metropoliz.
L’ex salumificio Fiorucci di via Prenestina 913, occupato, in cui è nato anche un museo unico in Europa, il Maam (Museo dell’altro e dell’altrove).
Il Comune, facendo seguito all’annuncio dell’aprile dello scorso anno, di comprare lo stabile e salvare dal rischio sgombero l’esperienza nata dall’occupazione, ha presentato agli abitanti le prime tavole del progetto di rigenerazione della struttura.
“Il progetto è ora in conferenza dei servizi – spiega il minisindaco del municipio V, Mauro Caliste, presente all’incontro insieme all’assessore Zevi -. L’obiettivo è partire con i lavori entro il prossimo anno”.
Cosa diventerà il Metropoliz
L’ex stabilimento diventerà un luogo istituzionale: da una parte il museo pubblico, con parcheggi e aree destinati ai servizi, a cui si affiancheranno due grandi palazzi da destinare a case popolari, per un totale di 150 alloggi.
“Gli abitanti avranno un accesso riservato da via Cesare Tiratelli – spiega Caliste -. Di questi alloggi una parte, circa 60, saranno destinati a chi già vive nel Metropoliz ed è in possesso dei requisiti necessari, gli altri andranno invece a chi è in graduatoria”.
Si tratta, secondo Caliste “di un’opera di rigenerazione urbana importantissima che concilia la cultura con la necessità di dare risposta al problema della casa a Roma.
Voglio ringraziare per questo il Comune di Roma, con in primis il sindaco Roberto Gualtieri.
Questo intervento, nato da un processo partecipato, è un esempio di come le periferie possano diventare protagoniste di innovazione e qualità urbana.
Non è solo un progetto.
È una promessa concreta per il futuro della città”.
Zevi. “Operazione che tutto il mondo sta guardando”
Per l’assessore Zevi l’intervento si tratta di un’operazione “di livello internazionale che tutto il mondo sta guardando.
Stiamo provando, anche se è difficilissimo, a mantenere una straordinaria promessa.
Grazie soprattutto al sindaco Gualtieri per essere stato così ambizioso e lungimirante”.
La svolta, per il Metropoliz, ha iniziato a prefigurarsi nel novembre del 2023, con l’inizio delle interlocuzioni tra privati e Comune per capire i margini di una trattativa.
Lo scorso aprile, poi, c’è stato il sopralluogo di Gualtieri e Zevi, insieme all’allora assessore alla Cultura, Miguel Gotor.
E, in quell’occasione, era stata confermata l’intenzione di salvare il Maam, realizzando anche 150 case popolari.
(Articolo di Giulia Argenti, pubblicato con questo titolo il 22 giugno 2025 sul sito online “Roma Today”)