Con distinti messaggi di posta elettronica trasmessi il 21 maggio 2013 il dott. Arch. Rodolfo Bosi ha trasmesso a diversi membri del Movimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura sia della Camera che del Senato la seguente proposta di immediato impiego dei giovani agricoltori disoccupati.
“Il Governo si arrabatta per trovare i fondi per gli investimenti che dovrebbero rilanciare l’economia dando lavoro soprattutto ai giovani disoccupati: ammesso e non concesso che sia capace di trovarli e di investirli, i giovani potranno vederne gli effetti benefici chissà quanti mesi dopo.
Per l’immediato sia lo Stato che ancor più le Regioni potrebbero dare impiego ai giovani agricoltori disoccupati, disponendo semplicemente un utilizzo produttivo diverso di quell’enorme patrimonio pubblico di cui dispongono e che è costituito dai terreni di uso civico: si tratta di aree agricole pubbliche, inedificabili ed inusucapibili, riconosciute addirittura dalla legge del Duce n. 1766 del 16.6.1927, poi recepita dalle Regioni nelle rispettive legislazioni, che le assegna in gestione al Comune di appartenenza o alle Università Agrarie.
Nelle intenzioni della legge dell’epoca fascista la gestione doveva consisteva nel dividere in quote i terreni di uso civico per assegnarli a rotazione esclusivamente ai cittadini del Comune di appartenenza, a partire dai meno abbienti.
Stando in un paese in cui vale il detto secondo cui “fatta la legge trovato l’inganno”, nella pratica le quote sono rimaste assegnate sempre alle stesse persone, che dopo 10 anni hanno dimostrato (magari in modo fasullo) di aver fatto delle migliorie per sfruttare così il diritto purtroppo consentito dalla legge di ottenere la sdemanializzazione dell’area, diventandone così dapprima proprietari a prezzi ridicoli, costruendovi poi sopra ville autentiche camuffate da fabbricati rurali, grazie alla indebita destinazione del piano regolatore generale a zona agricola comunque edificabile.
Se soltanto la Politica con la “p” maiuscola volesse, sarebbe sufficiente assegnare le quote dei terreni di usi civico a cooperative di giovani agricoltori disoccupati, che camperebbero con la vendita diretta in loco dei loro prodotti agricoli biologici alla popolazione del loro stesso Comune, la quale a sua volta ne avrebbe un doppio tornaconto, perché mangerebbe cibi sani garantiti che acquisterebbe ad un prezzo sicuramente minore di quelli dei supermercati.
Il Parlamento dovrebbe modificare la legge n. 1766/1927 impedendo la sdemanializzazione selvaggia di aree pubbliche, che sta facendo perdere un patrimonio inestimabile, obbligando i Comuni a destinare questi terreni nei rispettivi piani regolatori generali a zone agricole inedificabili a livello residenziale, e soprattutto prescrivendo l’obbligo di assegnare prioritariamente le quote ai giovani agricoltori disoccupati dei rispettivi Comuni.
In recepimento della legge nazionale così modificata, le Regioni potrebbero approvare non solo l’adeguamento delle rispettive leggi regionali, ma anche e soprattutto Circolari e/o Direttive che perfezionino e garantiscano l’attuazione della vendita diretta al pubblico dei prodotti biologici delle cooperative di giovani disoccupati.
Rimango a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.”
Alla proposta ha dato seguito il deputato Giuseppe L’Abbate che sempre per posta elettronica ha pregato Bosi di contattare il suo collaboratore Valerio L’Abbate, specie se dispone di ulteriore documentazione e per approfondimenti, in modo da accelerare il lavoro.
Il dott. Rodolfo Bosi si è incontrato prima della pausa estiva con Valerio L’Abbate ed ha preso alla fine l’impegno di trasmettere dopo la pausa estiva il testo delle modifiche ed integrazioni da far diventare proposta di legge.
Per opportuna conoscenza si rimettono in allegato la legge n. 1766 del 16.6.1927 sul riordinamento degli usi civici , il Regio Decreto n. 332 del 26.2.1928 sul Regolamento di esecuzione e la legge regionale n. 1 del 13.1.1986 con cui la Regione Lazio ha disciplinato il “Regime urbanistico dei terreni di uso civico”.
legge n. 1766 del 16 giugno 1927