Monumenti naturali della Provincia di Roma
1 – “Caldara di Manziana” (Comune di Manziana) – Istituito con legge regionale 26 settembre 1988 n. 64. Si estende per 60 ettari. Non figura né nel 5° né nel 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette. Fa parte del parco naturale del “Complesso Lacuale di Bracciano-Martignano”. Secondo l’atlante “Natura 2000 nel Lazio” al suo interno ricade quasi interamente 1 Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato “Caldara di Manziana” per una superficie di 17,11 ettari. Non figura nel “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002).
2 – “Valle delle Cannuccete” (Comunità Montana IX° “Monti Sabini – Tiburtini” e Comune di Castel S. Pietro Romano) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 2062 del 13 novembre 1995. La sua superficie è di 20 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 726 con il Codice EUAP1031, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dalla Amministrazione Comunale di Castel S. Pietro Romano. Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” il codice assegnato al monumento naturale è 24ANP. Secondo lo stesso atlante all’interno del monumento naturale ricade parzialmente 1 Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato “Valle delle Cannuccete”, per una superficie complessiva di 8,823 ettari. Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale (approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 450 del 29.7.1998) all’interno del monumento naturale ricade interamente una parte della Zona di Ripopolamento e Cattura (ZRC) denominata “ZRC 2 – Monti Prenestini” estesa per 1.230 ettari. Secondo il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002), così come secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori agricoli, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 0,31 ettari, mentre la superficie dei territori boscati e degli ambienti seminaturali è di 19,68 ettari, per complessivi 20 ettari circa. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio della “Campagna romana” e nel sistema di paesaggio “montano”, con un ecomosaico pari a 3 ed un indice di forma uguale a 0,78.
3 – “Pantane e Lacuisello” (Comune di Trevignano) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 466 del 28 febbraio 1997. Si estende per 104 ettari. Non risulta classificato né nel 5° né nel 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, anche perché ricade interamente all’interno del parco naturale del Complesso Lacuale di Bracciano-Martignano. Non risulta nemmeno nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio”. Non figura nel “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002).
4 – “Palude di Torre Flavia” (Comuni di Cerveteri e Ladispoli) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 613 del 24 marzo 1997. La sua superficie è di 43 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 727 con il Codice EUAP1071, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dalla Amministrazione Provinciale di Roma. Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” il codice assegnato al monumento naturale è 26ANP. Secondo lo stesso atlante all’interno del monumento naturale ricade parzialmente 1 Zona di Protezione Speciale (ZPS) denominata “Torre Flavia”, per una superficie di 25,64 ettari. Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale (approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 450 del 29.7.1998) all’interno del monumento naturale ricadono 43 ettari della Oasi di Protezione denominata “Torre Flavia”. Secondo il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002), così come secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori agricoli, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 48,66 ettari. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio del “Litorale tirrenico” e nel sistema di paesaggio “pianeggiante”, con un ecomosaico pari a 1 ed un indice di forma uguale a 0,61.
5 –“Galeria Antica” – Istituito come “monumento naturale” con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 794 del 24 maggio 1999. La sua superficie è di 40 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 729 con il Codice EUAP1083, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dall’Ente regionale “Roma Natura” (vedi successivo par. 2.2.3). Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” il codice assegnato al monumento naturale è 45ANP. Secondo il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002), così come secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori agricoli, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 25,78 ettari, mentre la superficie dei territori boscati e degli ambienti seminaturali è di 5,55 ettari, per complessivi 31 ettari circa. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio della “Tuscia” e nel sistema di paesaggio “collinare”, con un ecomosaico pari a 3 ed un indice di forma uguale a 0,61.
6 – “Quarto degli Ebrei e Tenuta di Mazzalupetto – Istituito come “monumento naturale” con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 54 del 28 gennaio 2000. La sua superficie è di 160 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 728 con il Codice EUAP1081, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dall’Ente regionale “Roma Natura” (vedi successivo par. 2.2.3). Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” il codice assegnato al monumento naturale è 49ANP. Secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori modellati artificialmente, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 1,4 ettari, mentre la superficie dei territori agricoli è di 184,0 ettari. Secondo invece il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002) la superficie dei territori modellati artificialmente, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 1,45 ettari, mentre la superficie dei territori agricoli è di 203,20 ettari, per complessivi 205 ettari circa. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio della “Campagna romana” e nel sistema di paesaggio “collinare”, con un ecomosaico pari a 2 ed un indice di forma uguale a 0,45.
7 – “La Selva” (Comunità XI° “Castelli Romani – Prenestini” e Comune di Genazzano) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 132 del 29 febbraio 2000. La sua superficie è di 25 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 733 con il Codice EUAP1087, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dalla Amministrazione Comunale di Genazzano. Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” il codice assegnato al monumento naturale è 52ANP. Secondo il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002), così come secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori agricoli, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 10,88 ettari, mentre la superficie dei territori boscati e degli ambienti seminaturali è di 14,31 ettari, per complessivi 25 ettari circa. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio della “Campagna romana” e nel sistema di paesaggio “collinare”, con un ecomosaico pari a 2 ed un indice di forma uguale a 0,60.
8 – “Villa Clementi e Fonte di S. Stefano” (Comune di Cave) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 517 del 4 dicembre 2002, che ne affida la gestione al Comune di Cave. La sua superficie è di 6 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 718 con il Codice EUAP0556, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dal Comune di Cave. Non risulta nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio”. Non figura nel “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002).
9 – “Parco della Cellulosa” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 165 dell’11 maggio 2006, che ne affida la gestione all’Ente “Roma Natura”. La sua superficie è di 100 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 724 con il Codice EUAP0905, nella tipologia del “monumento naturale.
10 – “Lago di Giulianello” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 425 del 21 giugno 2007 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 21 del 30/7/2007), che ne affida la gestione ai Comuni di Cori e Artena. La sua superficie è di 167,81 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 735 con il Codice EUAP1213, nella tipologia del “monumento naturale”. Ricade nelle Province di Roma e Latina.
11 – “Madonna della Neve” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 681 del 19 ottobre 2007 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 32 del 20/11/2007), che ne affida la gestione al Parco Regionale dei Castelli Romani. La sua superficie è di 3 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 739 con il Codice EUAP1217, nella tipologia del “monumento naturale.
Monumenti naturali della Provincia di Viterbo
1 – “Pian Sant’Angelo” (Comuni di Gallese e Corchiano) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 133 del 29 febbraio 2000. La sua superficie è di 254 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 730 con il Codice EUAP1084, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dalla associazione ambientalista WWF-sezione regionale Lazio. Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” il codice assegnato al monumento naturale è 52ANP. Secondo il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002), così come secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori agricoli, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è 216,95 ettari, mentre la superficie dei territori boscati e degli ambienti seminaturali è di 47,50 ettari, per complessivi 264 ettari circa. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio della “Campagna romana” e nel sistema di paesaggio “collinare”, con un ecomosaico pari a 4 ed un indice di forma uguale a 0,62.
2 – “Bosco del Sasseto” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 167 dell’11 maggio 2006, che ne affida la gestione al Comune di Acquapendente. La sua superficie è di 61 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 723 con il Codice EUAP0904, nella tipologia del “monumento naturale.
3 – “Corviano” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 427 del 21 giugno 2007, che ne affida la gestione al Comune di Soriano nel Cimino. La sua superficie è di 45,52 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 737 con il Codice EUAP1215, nella tipologia del “monumento naturale.
4 – “Forre di Corchiano” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale 635 del 30 ottobre 2008, che ne affida la gestione al Comune di Corchiano. La sua superficie è di 42 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 742 con il Codice EUAP1220, nella tipologia del “monumento naturale.
Monumenti naturali della Provincia di Rieti
1 – “Gole del Farfa” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale 428 del 21 giugno 2008, che ne affida la gestione al Comune di Mompeo. La sua superficie è di 64,68 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 740 con il Codice EUAP1218, nella tipologia del “monumento naturale.
Monumenti naturali della Provincia di Latina
1 – “Campo Soriano” (Comunità Montana XIII° “Monti Lepini” e Comuni di Sonnino e Terracina) – Istituito con legge regionale n. 56 del 27 aprile 1985. La sua superficie è di 974 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 720 con il Codice EUAP0705, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dall’Amministrazione Comunale di Terracina. Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale il monumento naturale è aperto all’esercizio venatorio. Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” il codice assegnato al monumento naturale è 10ANP. Secondo lo stesso atlante all’interno del monumento naturale ricade in parte il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato “Monti Ausoni Meridionali”, per una superficie di 136,903 ettari, mentre nelle sue immediate vicinanze ricadono i 3 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) denominati “Sugherete di S. Vito” e Valle Marina”, “Monte Leano” e “Canali in disuso della bonifica pontina”. Secondo il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002), così come secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori agricoli, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 414,53 ettari, mentre la superficie dei territori boscati e degli ambienti seminaturali è di 557,72 ettari, per complessivi 972 ettari circa. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio dello “Appennino centrale” e nel sistema di paesaggio “montano”, con un ecomosaico pari a 8 ed un indice di forma uguale a 0,20.
2 – “Giardino di Ninfa” (Comune di Cisterna di Latina) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 125 del 25 febbraio 2000. La sua superficie è di 106 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 732 con il Codice EUAP1086, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dalla Fondazione privata Caetani”. Non figura nel Piano Faunistico Venatorio Regionale approvato con deliberazione n. 450 del 29.7.1998. Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” il codice assegnato al monumento naturale è 53ANP. Secondo lo stesso atlante all’interno del monumento naturale ricade parzialmente 1 Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato “Ninfa (ambienti acquatici)”, per una superficie complessiva di 36,194 ettari. L’Oasi omonima è gestita dalla associazione ambientalista WWF. Secondo il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002), così come secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori modellati artificialmente, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 24,62 ettari, mentre la superficie dei territori agricoli è di 81,29 ettari, per complessivi 106 ettari circa. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio dello “Agro pontino/Appennino centrale” e nel sistema di paesaggio “montano/pianeggiante”, con un ecomosaico pari a 3 ed un indice di forma uguale a 0,82.
3 – “Tempio di Giove Anxur” (Comunità Montana XXII° e Comune di Terracina) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 126 del 29 febbraio 2000. La sua superficie è di 23 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 731 con il Codice EUAP1085, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dalla Amministrazione Comunale di Terracina. Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” il codice assegnato al monumento naturale è 50ANP. Secondo lo stesso atlante all’interno del monumento naturale ricade parzialmente 1 Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato “Monte S. Angelo”, per una superficie complessiva di 16,008 ettari. Secondo il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002), così come secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori agricoli, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 20,39 ettari, mentre la superficie dei territori boscati e degli ambienti seminaturali è di 2,69 ettari, per complessivi 23 ettari circa. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio dello “Appennino centrale” e nel sistema di paesaggio “montano”, con un ecomosaico pari a 2 ed un indice di forma uguale a 0,80.
4 – “Mola della Corte-Settecannelle-Capodacqua” (Comunità Montana XXII° e Comune di Fondi) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 344 del 21 giugno 2001. La sua superficie è di 4 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato nell’ambito delle “Altre Aree Naturali Protette Regionali”, al numero 734 con il Codice EUAP1170, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dall’Ente Parco dei Monti Aurunci. Nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio” non è assegnato nessun codice al monumento naturale, di cui viene data una superficie pari a 5 ettari, anziché 4. Secondo il “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002), così come secondo l’atlante “La copertura del suolo nelle aree naturali protette della Regione Lazio”, pubblicato a giugno del 2003, la superficie dei territori agricoli, così come risultante dal progetto CORINE – Land Cover, è di 1,99 ettari, mentre la superficie dei territori boscati e degli ambienti seminaturali è di 2,01 ettari, per complessivi 4 ettari circa. Secondo lo stesso “Documento Tecnico” il parco suburbano rientra nella tipologia di paesaggio dello “Appennino centarle” e nel sistema di paesaggio “pianeggiante”, con un ecomosaico pari a 3 ed un indice di forma non precisato.
5 – “Promontorio Villa di Tiberio e Costa Torre Capovento-Punta Cetarola” (Comune di Sperlonga) – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 503 del 25 novembre 2002, che ne affida la gestione al Comune di Sperlonga.
Dal 2003 la gestione del monumento naturale, assieme al parco suburbano di Gianola e del Monte di Scauri ed al parco urbano di Monte Orlando, è stata affidata all’Ente regionale “Parco regionale Riviera di Ulisse”, in forza dell’art. 37 della legge regionale n. 2 del 6.2.2003, che ha integrato l’art. 39 della legge regionale n. 29 del 6.10.1997.
La sua superficie è di 84 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 722 con il Codice EUAP0838, nella tipologia del “monumento naturale”, come organismo di gestione costituito dal Comune di Sperlonga. Non risulta nell’atlante “Natura 2000 nel Lazio”. Vi ricade il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato “Costa rocciosa tra Sperlonga e Gaeta”. Sulla costa prospiciente del promontorio della Villa di Tiberio ricade l’oasi blu “Villa di Tiberio”. Non figura nel “Documento Tecnico” dell’A.R.P. (allegato alla delibera n. 1100 del 2.8.2002).
6 – “Acquaviva-Cima del Monte- Quercia del Monaco” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 255 del 25 maggio 2004, che ne affida la gestione al all’Ente Parco dei Monti Aurunci. La sua superficie è di 240 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 721 con il Codice EUAP0727, nella tipologia del “monumento naturale. Ricade nelle Province di Latina e di Frosinone.
7 – “Lago di Fondi” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 400 del 1 agosto 2006, poi modificato ed integrato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 461 del 10 luglio 2007 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20/8/2007), che ne affida la gestione alla Agenzia Regionale dei Parchi. La sua superficie è di 1723 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 725 con il Codice EUAP0907, nella tipologia del “monumento naturale. Ricade nella Provincia di Latina.
8 – “Lago di Giulianello” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 425 del 21 giugno 2007 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 21 del 30/7/2007), che ne affida la gestione ai Comuni di Cori e Artena. La sua superficie è di 167,81 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 735 con il Codice EUAP1213, nella tipologia del “monumento naturale”. Ricade nelle Province di Roma e Latina.
9 – “Torrecchia Vecchia” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 430 del 21 giugno 2007, poi integrato con decreto n. 323 del 9 giugno 2008, che ne affida la gestione alla fondazione “Torrecchia Vecchia”. La sua superficie è di 447,47 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 735 con il Codice EUAP1214, nella tipologia del “monumento naturale”.
Monumenti naturali della Provincia di Frosinone
1 – “Acquaviva-Cima del Monte- Quercia del Monaco” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 255 del 25 maggio 2004, che ne affida la gestione all’Ente Parco dei Monti Aurunci. La sua superficie è di 240 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 721con il Codice EUAP0727, nella tipologia del “monumento naturale”. Area protetta di 240 ettari. Ricade nelle Province di Latina e di Frosinone.
2 – “Area Verde Viscogliosi- Ex Cartiera Trito” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 255 del 25 maggio 2004, che ne affida la gestione al Consorzio di Bonifica n. 8 Conca di Sora. La sua superficie è di 6 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 719 con il Codice EUAP0700, nella tipologia del “monumento naturale”.
3 – “Grotte di Falvaterra e Rio Obaco” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 680 del 19 ottobre 2007 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 32 del 20/11/2007), che ne affida la gestione al Comune di Falvaterra. La sua superficie è di 133 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 738 con il Codice EUAP1216, nella tipologia del “monumento naturale”.
4 – “Montecassino” – Esteso per 694 ettari. Istituito con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 154 dell’11 marzo 2010 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 14 del 14 aprile 2010). Ricade nel territorio del Comune di Cassino in Provincia di Frosinone.
5 – “Bosco Faito” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 127 del 27 febbraio 2009, che ne affida la gestione alla Provincia di Frosinone. La sua superficie è di 336 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 743 con il Codice EUAP1222, nella tipologia del “monumento naturale”.
6 – “Fiume Fibreno e Rio Carpello” – Istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 634 del 30 ottobre 2008, che ne affida la gestione al Comune di Broccostella. La sua superficie è di 41 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificato al numero 741 con il Codice EUAP1219, nella tipologia del “monumento naturale”.
Nell’elenco ufficiale delle aree naturali protette sono raccolte tutte le aree naturali protette, marine e terrestri che rispondono ai criteri stabiliti con Delibera del Comitato Nazionale per le Aree Naturali Protette del 1.12.1993.
L’iscrizione nell’elenco ufficiale delle aree naturali protette costituisce “titolo” e dà diritto ai finanziamenti erogati dallo Stato nel programma triennale delle aree naturali protette.
L’aggiornamento è a cura del Ministero dell’Ambiente: attualmente è in vigore il 6° aggiornamento, approvato con Delibera della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31.05.2010 (pdf, 2.719 MB), di cui si riporta in allegato il seguente estratto.
Sistema dei monumenti naturali del Lazio.