Oltre al disastro umanitario del popolo ucraino, dobbiamo segnalare anche un altro disastro che si sta perpetuando su gran parte dell’ambiente naturale di questa nazione.
Una giovane ambientalista polacca che è in contatto con i suoi colleghi ucraini ci ha telefonato da Varsavia e ci ha detto: “…incendi, disboscamento e inquinamento da armi di guerra stanno avendo un pesantissimo impatto sui parchi naturali e sulle foreste dell’Ucraina.
In particolare sono sotto minaccia: l’importante Riserva della Biosfera Askania-Nova, i parchi naturali Azov-Sivashsky, Dzharilgachsky e tanti altri.
Il problema è soprattutto per gli animali nei recinti dentro i parchi che cominciano a non ricevere più cibo…Bisogna intervenire al più presto…”
Ecoitaliasolidale a quest’appello non è rimasta sorda, si è subito attivata ed ha inviato alla Direzione dell’Ukrainian Nature Conservation Group la propria disponibilità a valutare cosa di concreto poter fare per limitare i danni agli 11 milioni di ettari di foreste e alle sue aree naturalistiche protette.
Parchi e riserve naturali in questo Paese martoriato interessano circa 3 milioni di ettari.
Al momento i dirigenti di Ecoitaliasolidale hanno proposto di adottare i parchi ucraini più importanti autorizzando la scritta da mettere in bella vista: “Area naturalistica adottata da Ecoitaliasolidale, movimento ambientalista italiano”.
Scritte del genere nelle aree naturalistiche potrebbero ridurre il rischio di devastazione.
In attesa delle risposte da parte del mondo ambientalista ucraino, Ecoitaliasolidale sta per inoltrare una richiesta al Ministero della Transizione Ecologica e al coordinamento di tutti i parchi e riserve naturali italiani per un incontro al Ministero stesso, al fine di valutare le azioni più idonee per la salvaguardia dell’ambiente naturale protetto in Ucraina.
(Articolo di Piergiorgio Benvenuti, pubblicato con questo titolo il 5 aprile 2022 sul numero 11 di pari data di “The Sixth Sun”, notiziario di informazione di “ECOITALIASOLIDALE”)