Sul sito della Provincia di Roma è testualmente riportato che “Da molti anni l’Amministrazione Provinciale di Roma è impegnata a far conoscere, valorizzare e tutelare una delle aree più belle ed interessanti del suo territorio, il versante orientale di quella grande pianura che circonda Roma e che viene chiamato Agro Tiburtino Prenestino o Agro Romano antico, un triangolo di territorio delimitato da due grandi vie consolari e ricadente all’interno dei Comuni di Casape, Castel Madama, Castel San Pietro Romano, Gallicano nel Lazio, Palestrina, Poli, San Gregorio da Sassola, Tivoli e l’VIII Municipio del Comune di Roma, oggi Roma Capitale”.
Il contesto territoriale
Il versante orientale della grande piana che circonda Roma, l’area dell’Agro Tiburtino Prenestino, và da Tivoli – e dai retrostanti monti Tiburtini – lungo la via Prenestina verso Gallicano e prosegue fino all’area urbana di Palestrina.
L’area in esame delimitata ad est dalla bretella di collegamento autostradale “Fiano – San Cesareo” e ad ovest dalle pendici dei monti Prenestini, viene definita dal ruolo che riveste – e ha sempre rivestito – di passaggio, connessione fra la pianura e la montagna, fra metropoli consolidata e territorio circostante e oltre, fino alle regioni adriatiche.
Tale area è caratterizzata da una forte presenza di risorse naturalistiche e storico-archeologiche, al momento non ancora valorizzate, e dal mantenimento di una struttura territoriale che ha favorito un naturale “isolamento”- anche in presenza di un ridotto carico demografico prevalentemente concentrato in un complesso di borghi autonomi – non ancora massicciamente attaccata dal processo costruttivo che ha invaso gran parte della fascia periferica dell’area metropolitana romana.
Questo “isolamento” ha favorito così una complessa sedimentazione delle molte tracce del suo passato (periodo romano, medioevale, rinascimentale, moderno, ecc.) e una integrazione dei modi d’uso che si sono succeduti nel tempo, ancora fortemente connessi e visibili nelle relazioni tra ambiente naturale e antropizzato (quale è il caso degli acquedotti romani ma anche del sistema dei centri urbani collinari e delle ville romane suburbane).
I primi interventi del Piano Operativo d’Area (POA)
Sulla base delle risorse finanziarie disponibili, il Servizio Ambiente (aree protette-parchi regionali) ha avviato la progettazione di alcuni interventi descritti nel Piano Operativo dell’Area di Programmazione integrata (POA) Agro Romano antico istituita ai sensi della L.R. 40/99 e comprendente i Comuni di Tivoli, Castel Madama, San Gregorio da Sassola, Casape, Poli e l’VIII Municipio di Roma Capitale.
Questi interventi sono finalizzati alla realizzazione di un itinerario tematico unico centrato sull’acqua e gli acquedotti e le attività previste riguardano opere di sistemazione dei percorsi che permettano la fruizione degli acquedotti romani, presenti soprattutto nei Comuni di Tivoli, Castel Madama e San Gregorio, facilitando altresì la possibilità di sostare a lungo nel territorio stesso.
Una parte importante della progettualità è relativa alla definizione di una immagine coordinata dell’Agro Romano antico ed a un piano di marketing.
Il progetto complessivo si articola secondo tre linee di azione principali:
1) la riqualificazione dei percorsi archeologici-naturalistici attraverso interventi di sistemazione, messa in sicurezza del tracciato, segnatura, realizzazione punti sosta, tabellonistica;
2) la realizzazione di aree sosta per i visitatori che si spostano in camper;
3) la comunicazione.
Portano all’individuazione di interventi specifici di riqualificazione e di fruizione delle risorse stesse in corso di definizione progettuale.
Le strutture di coordinamento e supporto
Al fine di gestire con maggiore efficacia il POA e concorrere, in un’ottica di sistema ed in modo sinergico, alla promozione e allo sviluppo del territorio la Provincia, con Deliberazione di Giunta n.173/12 approvata in data 28 aprile 2011, ha inteso individuare quali strutture di coordinamento e supporto per l’attuazione condivisa del POA, che affianchino gli uffici provinciali competenti, in analogia a quanto deliberato per la gestione delle aree protette provinciali, quelle di seguito indicate:
a) Comitato Istituzionale con funzioni di indirizzo e di controllo della gestione;
b) Consulta degli attori sociali con funzioni consultive, propositive e di supporto operativo e di attivo concorso all’esercizio delle attività degli Enti Locali nei territori dell’Agro.
Il Comitato Istituzionale sarà presieduto dal Presidente della Provincia, e costituito dall’Assessore Provinciale alle Politiche Agricole, con funzioni di Vicepresidente; dal Presidente del Municipio VIII di Roma Capitale e dai Sindaci dei Comuni di Casape, Castel Madama, Poli, San Gregorio da Sassola, Tivoli o loro delegati.
La Consulta degli attori sociali, sarà presieduta dall’Assessore Provinciale alle Politiche Agricole, o suo delegato, e costituita dai rappresentanti di altre istituzioni territoriali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste, culturali e del volontariato, comitati, imprese, cooperative, ordini professionali, università e centri di ricerca, enti di formazione e centri studi, scuole, enti ed aziende di promozione turistica, soggetti promotori dello sviluppo locale, media, istituti e fondazioni, cittadini ed altri soggetti che agiscono sul territorio, che ne facciano apposita richiesta e condividano le finalità del POA.
Il volume Agro Romano antico
Il 5 maggio 2011 è stato presentato il volume Agro Romano antico – Guida alla scoperta del territorio con allegata la Carta dei sentieri edito da Gangemi ed acquistabile presso le maggiori librerie nazionali.
Il volume che nasce dal lavoro congiunto del Servizio Ambiente della Provincia di Roma e dell’Associazione Italia Nostra che ne ha curato i testi, rappresenta uno degli strumenti che l’Ente ha messo in atto per far conoscere e promuovere questo territorio.
Il volume “racconta” la storia della presenza dell’uomo e delle sue opere in questo territorio partendo dalla preistoria fino ai giorni nostri, con i suoi borghi, castelli, templi, ville, strade ed acquedotti in un ambiente naturale particolare così amato e rappresentato nella pittura moderna.
I Comuni dell’Agro sono poi descritti singolarmente e fatti conoscere attraverso un itinerario proposto che permette di apprezzare, anche attraverso l’accurata descrizione dei luoghi e la ricchezza del materiale iconografico, le testimonianze storiche ed artistiche di ognuno di essi come pure i molti sentieri che si possono percorrere a piedi ed in cui natura e cultura si intrecciano, spesso, in maniera indissolubile.
La proposta di istituzione di un Parco Nazionale dell’Agro Romano Antico
Il 20 marzo 2012 è stata dato inizio ad una petizioni cittadini finalizzata a realizzare un “Parco Archeologico”nell’area di Corcolle – San Vittorino.
Non se ne è fatto poi più nulla: sarebbe opportuno che quell’iniziativa di allora fosse ripresa oggi.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi