Piano Faunistico Venatorio Provinciale e sistema degli istituti di protezione della fauna selvatica della Provincia di Latina
I dati che seguono sono tratti dalla “Mappa delle possibili aree contigue del Lazio”, studio commissionato dal Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN) e redatto dal dott. arch. Rodolfo Bosi a nome e per conto di VAS, finito di redigere a maggio 2005, presentato pubblicamente il 4 luglio 2005 con una conferenza stampa a cui ha partecipato anche l’allora Direttore del Dipartimento Territorio della Regione Lazio, dott. Raniero De Filippis, ora Direttore Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative.
Il Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Latina é stato approvato con deliberazioni del Consiglio Provinciale n. 114 del 6 dicembre 1995 e n. 25 del 30 aprile 1996 1997: con suvccessiva deliberazione n. 9 del 31 gennaio 1997 il Consiglio Provinciale ha riconfermato il proprio Piano nel testo originariamente approvato, senza alcun adeguamento.
Poiché il Piano provinciale é stato approvato prima della promilgazione della legge regionale n. 29/1997, il Piano Faunistico Venatorio Regionale, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 450 del 29.7.1998, ha operato un intervento d’ufficio, per aggiungere le nuove aree naturali protette istituite nella Provincia di Latina.
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale, rispetto alla superficie territoriale totale della Provincia di Latina (che è di 225.058,00 ettari) la superficie agro-silvo-pastorale ammonta a 180.990,39 ettari: l’assetto faunistico-venatorio proposto dalla Provincia di Latina, dopo l’integrazione d’ufficio, é diventato quello descritto nei successivi paragrafi.
Territorio destinato alla protezione faunistica
Il Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Latina stabilisce una quota del 27,34% della superficie agro-silvo-pastorale pari a 49.484,88 ettari, dei quali 20.500 ettari (pari all’11,35% del territorio agro-silvo-pastorale provinciale) sono relativi alle pertinenze stradali e ferroviarie calcolate su una estensione lineare di 2.050 Km.: secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 il territorio protetto (comprensivo delle aree naturali protette per 23.047 ettari, di cui si dirà più avanti) ammonta a 32.196,88 ettari (pari al 17,79% della superficie agro-silvo-pastorale), dei quali 14.958,88 ricadono nel comprensorio intercomunale “Latina 1”, mentre i rimanenti 17.238,00 ricadono nel comprensorio intercomunale “Latina 2”.
Territorio destinato alla protezione faunistica: Zone di Protezione delle Rotte di Migrazione
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 nella Provincia di Latina risulta la seguente Zona di Protezione delle Rotte di Migrazione.
“Lago di Fondi” (Comune di Fondi) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 2” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 2”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come Zona della Provincia di Latina ed ha una estensione di 459 ettari, tutti di superficie lacuale. In altra parte dello stesso Piano Faunistico Venatorio Regionale (pag. 70 del supplemento ordinario n. 4 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20.8.1998) é classificata fra le Oasi di Protezione programmata per la stessa superficie.
Territorio destinato alla protezione faunistica: Zone di Rifugio
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 nella Provincia di Latina risulta la seguente Zona di Rifugio.
“SS. Cosma e Damiano” (Comuni di SS. Cosma e Damiano e Minturno) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 2” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 2”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come ZR 1 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 700 ettari. In altra parte dello stesso Piano Faunistico Venatorio Regionale (pag. 70 del supplemento ordinario n. 4 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20.8.1998) é classificata fra le Oasi di Protezione programmata per la stessa superficie.
Territorio destinato alla protezione faunistica: Oasi di Protezione
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 nella Provincia di Latina risultano esistenti (da provvedimenti normativi e da atti amministrativi vigenti alla data del 31.5.1998) le seguenti 6 Oasi di Protezione.
- “Ninfa” (Comune di Sermoneta) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come OASI 1 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 1.750 ettari (ai fini del computo del territorio complessivamente protetto). In altra parte dello stesso Piano Faunistico Venatorio Regionale (pag. 70 del supplemento ordinario n. 4 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20.8.1998) é ricompresa fra le Oasi di Protezione programmate per una superficie di 1.850 ettari.
- “La Roana” (Comune di Sezze) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come OASI 2 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 475 ettari.
- “Oasi confinante con il Parco Nazionale del Circeo” (Comuni di Sabaudia e Latina) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come OASI 3 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 1.795 ettari.
- “Buon Riposo” (Comune di Aprilia) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come OASI 4 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 850 ettari.
- “Palmarola” (Comune di Ponza) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 2” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 2”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come OASI 5 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 136 ettari.
- “Carpineto Montelanico” (Comuni di Norma, Bassiano e Roccagorga in parte della Provincia di Latina) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come OASI 6 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 800 ettari (ai fini del computo del territorio complessivamente protetto) .
Il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 ha operato anche una programmazione delle Oasi di Protezione, classificando come tali anche le “Bandite di caccia”, le “Zone Rifugio” e le “Zone di Protezione delle Rotte di Migrazione”. Il programma per la Provincia di Latina prevede le seguenti ulteriori Oasi di Protezione.
- “Monti Lepini” (ex Bandita in Comune di Maenza, comprensorio LT 1) per 4.200 ettari;
- “Montenero” (ex Bandita in Comune di Maenza, comprensorio LT 1) per 186 ettari;
- “Monti Ausoni” (comprensorio LT 1) per 2.350 ettari;
- “Laghi del Vescovo” (comprensorio LT 1) per 460 ettari.
Territorio destinato alla protezione faunistica: Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC)
Secondo il Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Latina é presente la Zona di Ripopolamento e Cattura “S. Arcangelo” di 2.380 ettari, che é una ex Bandita e ricade nel parco dei Monti Aurunci.
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 nella Provincia di Latina non risultano presenti né programmate Zone di Ripopolamento e Cattura.
Territorio destinato alla protezione faunistica: Centri pubblici di riproduzione di fauna selvatica
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 nella Provincia di Latina risulta soltanto programmato un centro pubblico di riproduzione di fauna selvatica di 50 ettari all’interno dell’Oasi di Protezione dei Monti Lepini, che è pur essa programmata e che comprende ex Bandite.
Territorio destinato alla protezione faunistica: Bandite nazionali e regionali
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 nella Provincia di Latina risultano le seguenti 2 Bandite, per una superficie complessiva di 842 etari.
“Carpinetana” (Comune di Maenza) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come BAND 1 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 656 ettari.
“Montenero” (Comune di Maenza) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come BAND 2 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 186 ettari. In altra parte dello stesso Piano Faunistico Venatorio Regionale (pag. 70 del supplemento ordinario n. 4 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20.8.1998) é classificata come Oasi di Protezione programmata per la stessa superficie.
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superficie complessiva delle 2 Bandite della Provincia di Latina: 842 ettari
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Provinciale il parco dei Monti Aurunci si sovrappone con le ex Bandite “Campello” e “S. Arcangelo” (di 2.380 ha.)
Territorio destinato alla protezione faunistica: Zone militari
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale nella Provincia di Latina risultano Zone Militari in vari Comuni, per una superficie complessiva di 645 ettari.
superficie complessiva delle varie Zone Militari della Provincia di Latina: 645 ettari
Territorio destinato alla protezione faunistica: Fondi chiusi
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale nella Provincia di Latina risultano Fondi Chiusi in vari Comuni, per una superficie complessiva di 1.156,88 ettari.
superficie complessiva dei Fondi Chiusi della Provincia di Latina: 1.156,88 ettari
Territorio destinato alla caccia a gestione privata
Secondo il Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Latina, per quanto concerne il territorio destinato alla caccia a gestione privata la quota di superficie agro-silvo-pastoirale é del 6%: il Piano ipotizza di portare tale quota al 15%.
Per il Piano Faunistico Venatorio Regionale la superficie di territorio destinato a caccia a gestione privata riguarda esclusivamente le aziende faunistico-venatorie ed é di 10.159,92 ettari (pari al 5,61% di superficie agro-silvo-pastorale) dei quali 7.853,92 ricadono nel comprensorio intercomunale “Latina 1”, mentre i rimanenti 2.306,00 ricadono nel comprensorio intercomunale “Latina 2”.
Territorio destinato alla caccia a gestione privata: Aziende Faunistico Venatorie (AFV)
Secondo il Piano faunistico Venatorio Regionale nella Provincia di Latina risultano le seguenti 8 Aziende Faunistico Venatorie, per una superficie complessiva di 10.159,92 ettari.
1 – “Frà Diavolo” (Comune di Itri) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 2” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 2”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come AFV 1 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 2.306 ettari. Secondo il Piano Faunistico venatorio Provinciale sono esclusi 692 ettari ricadenti all’interno del parco naturale dei “Monti Aurunci”.
2 – “S. Agata” (Comune di Prossedi) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come AFV 2 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 780 ettari.
3- “Rocchigiana” (Comune di Roccagorga) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come AFV 3 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 1.366 ettari.
4 – “Maentina” (Comune di Maenza) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come AFV 4 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 1.816,66 ettari.
5 – “Cora” (Comune di Cori) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come AFV 5 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 2.000 ettari.
6 – “Filippo Sbardella” (Comuni di Cisterna di Latina e Cori) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come AFV 6 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 600 ettari. In altra parte dello stesso Piano Faunistico Venatorio Regionale (pag. 76 del supplemento ordinario n. 4 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20.8.1998) é prevista una sua possibile trasformazione in Azienda Agri-Turistico-Venatoria.
7 – “Torrecchia Nuova” (Comune di Cisterna di Latina) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come AFV 7 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 521,26 ettari. In altra parte dello stesso Piano Faunistico Venatorio Regionale (pag. 76 del supplemento ordinario n. 4 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20.8.1998) é prevista una sua possibile trasformazione in Azienda Agri-Turistico-Venatoria.
8 – “Torrecchia Vecchia” (Comuni di Cori e Cisterna di Latina) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come AFV 8 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 770 ettari. In altra parte dello stesso Piano Faunistico Venatorio Regionale (pag. 76 del supplemento ordinario n. 4 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20.8.1998) é prevista una sua possibile trasformazione in Azienda Agri-Turistico-Venatoria.
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superficie delle 8 Aziende Faunistico-Venatorie della Provincia di Latina: 10.159,92 ettari
Territorio destinato alla caccia a gestione privata: Aziende Agri-Turistico-Venatorie
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 nella Provincia di Latina non risultano attivate né programmate aziende agri-turistico-venatorie: il Piano Faunistico Venatorio Provinciale ipotizza di riservare ad esse 1.891 ettari.
Territorio destinato alla caccia a gestione privata: Centri privati di riproduzione di fauna selvatica
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 nella Provincia di Latina non risultano presenti né programmati centri di riproduzione di fauna selvatica.
Territorio destinato alla caccia programmata
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 il territorio destinato alla caccia programmata (A.T.C.) ammonta a 138.337,59 ettari, pari al 76,43% della superficie agro-silvo-pastorale.
Il Territorio della Provincia di Latina è suddiviso in 2 comprensori intercomunali subprovinciali di riferimento denominati “Latina 1” e “Latina 2” entro i quali ricadono rispettivamente gli Ambiti Territoriali di Caccia (A.T.C.) “LT 1” (di 96.290,91 ettari) ed “LT 2” (di 42.342,68 ettari).
Territorio destinato alla caccia programmata: Zone Addestramento Cani (ZAC)
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Regionale nella Provincia di Latina risulta la seguente Zona Addestramento Cani, della superficie di 196 ettari.
“Diana” (Comune di Roccasecca dei Volsci in Provincia di Latina) – È ricompresa nel comprensorio intercomunale denominato “Latina 1” nel quale ricade l’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) “LT 1”. Nel Piano Faunistico Venatorio Regionale del 1998 è classificata come ZAC 1 della Provincia di Latina ed ha una estensione di 196 ettari.
superficie della zona addestramento cani della Provincia di Latina: 196 ettari
Secondo il Piano Faunistico Venatorio Provinciale il parco dei Monti Aurunci si sovrappone con la zona addestramento cani “Le Mura”.