La caccia in Sicilia partirà il 1 ottobre.
Lo ha deciso il Tar che ha accolto in parte il ricorso delle associazioni ambientaliste.
Il tribunale amministrativo regionale ha di fatto bocciato il calendario venatorio della Regione.
Per WWF Italia, LAC, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection ed Enpa si tratta di un grande risultato per la tutela degli animali selvatici: ”Con questa vittoria giudiziaria è stata riaffermata la legalità e la prioritaria esigenza di tutela della biodiversità.
La magistratura ha sonoramente bocciato il decreto ‘sparatutto’ dell’Assessore Sammartino e dei suoi consulenti ‘calibro 12’: aveva incaricato degli ‘esperti’ delle Associazioni venatorie di formulare il calendario venatorio nel quale sono state inserite disposizioni illegittime e devastanti per la fauna, pur di concedere un regalo ai cacciatori più oltranzisti.
Invece di agire nell’interesse di tutti, l’Assessore preferisce assecondare tutte le richieste del mondo venatorio più estremista.
E’ assurdo e inaccettabile che tra incendi estivi e siccità, la fauna della Sicilia venga costantemente messa a rischio dalle fucilate dei cacciatori con il benestare della Regione”.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 21 settembre 2023 sul sito online “Messina Today”)
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COMUNICATO DELLA LAC LIGURIA DEL 21 SETTEEMBRE 2023
Con ordinanza cautelare n. 512 del 21 settembre 2023 il TAR di Palermo, sezione terza, ha parzialmente accolto l’istanza di sospensione formulata dalle associiazioni ENPA, LAC, LEGAMBIENTE Sicilia, LIPU, LNDC, WWF, difese dall’avvocato E. Bonanno.
Pertanto l’apertura ddella stagione venatoria in Sicilia viene posticipata al 1° ottobre (con la sola eccezione del colombaccio).
La chiusura della caccia a cesena, tordo bottaccio e torodo sassello viene anticipata al 10 gennaio 2024.
La chiusura della caccia ad anatidi, rallidi e limicoli viene anticipata al 20 gennaio 2024