Il testo originario della legge regionale n. 29 del 6 ottobre 1997 (“Norme in materia di aree naturali protette regionali”) prevedeva per ogni area naturale protetta istituita un Consiglio Direttivo di 7 persone (comma 1 dell’art. 14), con un Presidente “nominato dal Consiglio direttivo, al suo interno, a maggioranza assoluta dei componenti, nella seduta di insediamento” (comma 7 dell’art. 14): la legge dava quindi ad ogni Consiglio Direttivo piena autonomia ed indipendenza da influenze politiche.
In modo altrettanto autonomo ed indipendente la legge prevedeva (1° comma dell’art. 24) che “il direttore dell’area di gestione è assunto a seguito di concorso pubblico per titoli ed esami, con contratto di diritto privato, stipulato per non più di cinque anni, nell’ambito del contratto collettivo nazionale per la dirigenza regionale, con soggetto iscritto nell’elenco di cui all’articolo 9, comma 11, della l. 394/1991 o in un elenco regionale da approvarsi secondo modalità stabilite dal Consiglio Regionale, contenente nominativi di persone dotate di professionalità o di esperienza adeguate alla funzione da svolgere”.
Il controllo “politico” sulle cariche dirigenziali dei parchi e delle riserve del Lazio è avvenuto progressivamente, integrando dapprima l’elenco regionale dei Direttori con persone non dotate tanto di professionalità o di esperienze adeguate alla funzione da svolgere, ma piuttosto di appartenenze politiche (in genere ex consiglieri comunali e/o dichiarati appartenenti di partito).
L’ultima “Integrazione e aggiornamento dell’Elenco regionale degli idonei all’esercizio dell’attività di direttore degli enti di gestione delle aree naturali protette regionali di cui all’art. 24 della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 e ss.mm.ii.” è avvenuta con Determinazione Dirigenziale n. G1882 del 30 dicembre 2024, che ha valutato idonei 82 nominativi.
Si è passati poi a modificare la stessa legge n. 29/1997.
La composizione attuale di ogni Consiglio Direttivo è stata ridotta da 7 e 4 membri ed il Presidente non è più nominato dal Consiglio Direttivo al suo interno, ma è designato ora direttamente “dal Presidente della Regione, ai sensi dell’articolo 55, comma 3, dello Statuto, sentito l’Assessore competente in materia di ambiente”.
In tal modo la Regione Lazio risparmia la paga di 39 membri del Consiglio Direttivo.
La “politicizzazione” è stata poi estesa anche al caso della nomina dei direttori delle aree naturali protette istituite nel Lazio.
Appena dopo 4 anni dalla entrata in vigore delle legge regionale n. 29/1997 il 1° comma dell’art. 24 è stato sostituito e rimaneggiato poi più volte fino a diventare il seguente testo vigente: “Il direttore dell’ente di gestione è nominato dal Presidente della Giunta regionale ed è scelto in una rosa di tre candidati, individuati tra i soggetti iscritti in un elenco regionale formato e disciplinato con deliberazione della Giunta regionale o, in subordine, tra i soggetti iscritti all’albo di cui all’articolo 9, comma 11 della l. 394/1991, così come modificato dall’articolo 2, comma 25 della legge 9 dicembre 1998, n. 426 (Nuovi interventi in campo ambientale), di cui uno designato su proposta del Presidente del consiglio direttivo e due designati su proposta del consiglio direttivo medesimo”.
Appare fin troppo evidente che ogni Presidente di Enti di gestione di aree naturali protette, essendo uomo di fiducia “designato” dal Presidente della Giunta Regionale, proporrà come direttore una persona di altrettanta fiducia del Presidente della Giunta regionale: i 2 designati dai rimanenti membri di ogni Consiglio Direttivo sono solo “pro forma”, per dare una apparente trasparenza al procedimento di nomina, come si dimostrerà più avanti.
Ai sensi del 4° comma dell’art. 55 dello Statuto regionale i Consigli direttivi “decadono dalla carica il novantesimo giorno successivo alla prima seduta del Consiglio Regionale”.
L’attuale Consiglio regionale, eletto a seguito delle elezioni svolte in data 12 e 13 febbraio 2023, si è insediato in data 13 marzo 2023: pertanto, decorsi 90 giorni dalla prima riunione del Consiglio Regionale, i Consigli Direttivi dei 13 enti di gestione delle aree naturali protette del Lazio sono decaduti ipso iure, ai sensi del comma 4 dell’art. 55 dello Statuto.
La legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016 (“Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo sviluppo della Regione”) e in particolare l’articolo 34, rubricato “Disposizioni per i commissari di nomina regionale” alla lettera c) del comma 2 disciplina le ipotesi di commissariamento in caso di organi decaduti: pertanto con delibera n. 212 del 22 maggio 2023 la Giunta regionale ha provveduto al commissariamento, a decorrere dal 12 giugno 2023, di tutti e 13 gli enti regionali di aree naturali protette regionali.
Con i compiti e le funzioni (e la stesso stipendio) del Presidente e del Consiglio direttivo i Commissari Straordinari dovrebbero restare in carica fino alla nomina dei rispettivi Consigli Direttivi e comunque non oltre i due anni, salvo motivato rinnovo per pari periodo.
In questo frattempo è venuta a decadere la carica a Direttore dei 13 Enti regionali, che è stata ricoperta fino al 1° gennaio 2025, con successiva prorogatio ex lege con termine il giorno 15 febbraio 2025.
In base alla terna di candidati che debbono essere proposti uno dal Presidente e due dagli altri membri di ogni Consiglio Direttivo, senza il loro insediamento non può essere proposta la designazione di nessuna terna.
Il 2° comma dell’art. 24 della legge regionale n. 29/1997 precisa che “il presidente del parco stipula con il direttore nominato ai sensi del comma 1 un apposito contratto a tempo determinato, nell’ ambito del contratto collettivo nazionale per la dirigenza regionale, per la durata massima di cinque anni.
Entro quarantacinque giorni dalla data di scadenza dell’incarico il Presidente della Regione provvede alla nuova nomina o al rinnovo della precedente.
Fino a tale data, ai sensi dell’articolo 3 del decreto-legge 16 maggio 1994, n. 293 (Disciplina della proroga degli organi amministrativi) convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 1994, n. 44, è prorogato l’incarico del direttore precedentemente conferito.”
Per il caso in questione entro il 25 febbraio 2025 non si poteva procedere ad una conferma dell’incarico di Direttore con un contratto quinquennale, ma soltanto ad una proroga del mandato scaduto fino all’insediamento del Consiglio Direttivo ed alla scelta del nuovo Direttore dell’Ente di gestione nel pieno rispetto della procedura prescritta dall’art. 24 della legge regionale n. 29/1997.
Benché in assenza di Consiglio Direttivo, il Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio Giorgio Polesi ha invece emanato l’avviso pubblico n. S00010 del 13 novembre 2024 (pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 92 del 14 novembre 2024) relativo all’”Avvio della procedura per la nomina del direttore dell’Ente. Approvazione dell’avviso pubblico per l’individuazione di una rosa di tre (3) nominativi da sottoporre al Presidente della Giunta Regionale del Lazio per il conferimento dell’incarico di Direttore dell’Ente Parco di Veio ai sensi dell’art. 24 della legge regionale 29/97 e ss.mm.ii.”.
Nell’avviso pubblico si cita solo il 1° comma dell’art. 24 della legge regionale n. 29/1997 e non anche il successivo 2° comma, ma si ritiene “opportuno procedere tempestivamente all’avvio della procedura di cui al citato art. 24 della legge regionale 29/97”.
Nell’avviso viene altresì precisato che “scaduti i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al suddetto avviso pubblico sarà nominato al solo fine di assistere il Commissario Straordinario, un collegio di esperti, che procederà alla selezione dei candidati attraverso l’esame e la valutazione dei curricula secondo i criteri e le indicazioni contenute nel suddetto avviso pubblico, tra i quali individuare la terna di nominativi da inviare al Presidente della Regione Lazio ai sensi dell’art. 24, comma 1, della legge regionale 29/97.”
Entro i termini stabiliti dall’avviso pubblico risultano pervenute n. 6 domande di partecipazione all’avviso suddetto, di cui non è dato di sapere i rispettivi nominativi.
Con Decreto n. S00016 del 3 dicembre 2024 il Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio ha poi nominato il suddetto collegio di membri esperti nelle figure dell’arch. Riccardo Monachesi e del dott. Stefano Di Natale, per la selezione dei 6 candidati attraverso l’esame e la valutazione dei rispettivi curricula.
Decreto di Polesi n.718 del 2 dicembre 2024
Con nota del Commissario Straordinario dell’Ente Parco Regionale di Veio prot. n. 1556367 del 18 dicembre 2024, inviata al Presidente della Regione Lazio e all’Assessore Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste, è stata comunicata la rosa di tre candidati individuati per la nomina a Direttore del parco.
Con nota acquisita al protocollo regionale prot. n. 71683 del 21 gennaio 2025 il Presidente della Regione Lazio ha trasmesso la designazione del nominativo da lui prescelto per la nomina a Direttore dell’Ente Parco Regionale di Veio, individuando per tale incarico il dott. Danilo Casciani poi nominato con decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00009 del 5 febbraio 2025.
Nomina del direttore dell’Ente Parco di Veio
Nel testo del suddetto decreto non vengono fatti sapere i nominativi degli altri due candidati che avrebbe dovuto proporre il Consiglio Direttivo e che invece sono stati designati dal Commissario Straordinario in violazione del 1° comma dell’art. 24 della legge regionale n. 29/1997.
Con il dott. Casciani il Commissario Straordinario del Parco Giorgio Polesi ha stipulato un contratto quinquennale.
Il 14 febbraio 2025 ho scritto al Presidente della Giunta regionale del Lazio ed al Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio per far presente i vizi di legittimità del procedimento seguito, chiedendo di esercitare il potere di autotutela annullando tutti gli atti emanati per la nomina del nuovo Direttore dell’Ente Parco di Veio ed invitando il Presidente della Giunta Regionale del Lazio ad emanare un decreto che autorizzi una proroga del mandato scaduto del dott. Danilo Casciani fino all’insediamento del Consiglio Direttivo, per consentire la proposta della terna di candidati e la nomina del nuovo Direttore dell’Ente Parco di Veio.
Ho precisato che la stessa richiesta di annullamento in autotutela valeva anche per gli altri enti di gestione delle aree naturali protette istituite nel Lazio che abbiano proceduto a confermare allo stesso modo, con un contratto quinquennale, il mandato scaduto dei rispettivi Direttori in assenza di Consiglio Direttivo.
Nomina del Direttore dell’Ente Regionale ‘Parco di Veio’
Alla mia istanza non è stato a tutt’oggi risposto.
Una risposta indiretta è però venuta dal Presidente della Giunta Regionale del Lazio, che con decreti del 27 e del 28 febbraio 2025 ha provveduto a nominare con lo stesso procedimento i direttori dell’Ente Regionale “Riserva naturale Nazzano, Tevere-Farfa”, dell’Ente regionale “Monti Cimini – Riserva naturale Lago di Vico” e dell’Ente regionale “Parco dei Castelli Romani”.
Con Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00024 del 27 febbraio 2025 è stato nominato direttore della riserva naturale “Nazzano-Tevere Farfa” il dott. Marco Petrelli, scelto tra una terna di designati di cui l’atto non fa sapere i nomi: con lui il Commissario Straordinario dott. Riccardo Luciani ha poi stipulato un contratto di durata quinquennale.
Nomina direttore Riserva Nazzano-Tevere Farfa
Con successivo Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00026 del 28 febbraio 2025 è stato nominato direttore della riserva naturale “Monti Cimini-Lago di Vico” il dott. Eugenio Maria Monaco, anche lui scelto tra una terna di designati dal Commissario Straordinario dott. Alessandro Pontuale, di cui l’atto non fa sapere i nomi.
Nomina direttore Monti Cimini-Lago di Vico
Con un terzo Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00027 del 28 febbraio 2025è stato nominato direttore del parco regionale dei “Castelli Romani” il dott. Francesco Ciferri, scelto tra una terna di designati dal Commissario Straordinario avv. Ivan Boccali, di cui l’atto non fa sapere i nomi.
Nomina direttore Parco Castelli Romani
Per conoscere la terna di designazioni proposta dal Commissario Straordinario del parco naturale dei Castelli Romani ho dovuto cercare e trovare il decreto n. 2 del 14 gennaio 2025 con cui il Commissario Straordinario del parco dei Castelli Romani ha individuato una terna di nominativi elencati però in ordine alfabetico (Angelone Emanuela, Ciferri Francesco, Tullio Tarcisio) senza specificare se il dott. Franceso Ciferri sia il designato nelle veci del Presidente del Parco dei castelli Romani.
1736847524954_decreto_commissario_straordinario_02-25
In spregio alla trasparenza degli atti amministrativi e soprattutto delle disposizioni di legge relative ai direttori di parchi e riserve, il Presidente della Giunta Regionale del Lazio provvederà presumibilmente a nominare con lo stesso procedimento gli altri direttori delle aree naturali protette istituite nel Lazio.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi