Con deliberazione n. 668 dell’8 agosto 2024 la Giunta Regionale del Lazio ha adottato la proposta di legge n. 171 del 9 agosto 2024 che ha per oggetto “Semplificazione e misure incentivanti il governo del territorio”.
È stata proposta dall’Assessore all’Urbanistica di Frosinone Pasquale Ciacciarelli (Lega), commercialista.
È stata assegnata alle commissioni X (Urbanistica, politiche abitative, rifiuti), IV (Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio), I (Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia), V (Cultura, spettacolo, sport e turismo), VIII (Agricoltura, ambiente) e XI (Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione).
Stando alla “Relazione illustrativa” «le proposte sono il frutto di un attento ascolto delle esigenze espresse dalle diverse componenti dei territori e dalle realtà sociali e istituzionali che tali territori animano, vivono e necessariamente trasformano»: non risulta che siano state ascoltate le associazioni ambientaliste, ma dalla lettura dell’articolato si ricava piuttosto la netta sensazione che a fare forti pressioni sul testo adottato siano stati certi Comuni di centro-destra e soprattutto certe categorie di costruttori interessati maggiormente agli sfruttamenti speculativi.
Sempre dalla “Relazione illustrativa” si apprende che «tutte le norme proposte sono ispirate all’idea di ridurre al massimo la divaricazione tra realtà sociale e realtà giuridica, tra bisogni della collettività ed efficienza dell’apparato amministrativo, perseguendo una filosofia di semplificazione e liberalizzazione “controllate”, in cui le attività private hanno luogo e si sviluppano all’unisono con la sostenibilità urbanistica e la tutela del territorio.»
La “divaricazione” tra realtà sociale e realtà giuridica si risolve quasi sempre a favore della collettività, di cui si indicano “bisogni” che non sono meglio specificati, ma che si traducono per lo più a vantaggio di interessi privati più che di interessi pubblici di tutti.
Dalla lettura del testo si desume infine che la filosofia di “semplificazione” si concretizza in una filosofia di “liberalizzazione” che sfocia in una vasta elargizione di “favori” esclusivamente per certe categorie di privati.
Per arrivare a questo le “misure incentivanti il governo del territorio”, più che la “semplificazione” hanno riguardato per lo più ed anche modificato la bellezza delle seguenti leggi:
– legge regionale n. 38 del 22 dicembre 1999 “Norme sul governo del territorio”;
– legge regionale n. 7 del 18 luglio 2017 “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”;
– legge regionale n. 13 del 16 aprile 2009 “Disposizioni per il recupero a fini abitativi e turistico ricettivi dei sottotetti esistenti”;
– legge regionale n. 19 del 23 novembre 2022 “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2022. Disposizioni varie”;
– legge regionale n. 22 del 6 novembre 2019 “Testo unico del commercio”;
– la legge regionale n. 5 del 2 luglio 2020 “Disposizioni in tema di cinema e audiovisivo”;
– la legge regionale n. 37 del 5 settembre 1996 “Normative urbanistiche per i complessi di sale cinematografiche”;
– legge regionale n. 8 22 giugno 2012 “Conferimento di funzioni amministrative ai comuni in materia di paesaggio ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137). Modifiche alla legge
regionale 6 agosto 1999, n. 14 (Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la
realizzazione del decentramento amministrativo). Abrogazione della legge regionale 16 marzo 1982, n. 13 (Disposizioni urgenti per l’applicazione nella Regione Lazio della legge 29 giugno 1939, n. 1497, in materia di protezione delle bellezze naturali), degli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 8 della legge
regionale 19 dicembre 1995, n. 59 (Subdelega ai comuni di funzioni amministrative in materia di tutela ambientale e modifiche della legge regionale 16 marzo 1982, n. 13 e della legge regionale 3 gennaio 1986, n. 1) e dei commi 6, 7 e 8 dell’articolo 9 della legge regionale 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico)”;
– legge regionale n. 8 del 2 aprile 2001 “Nuove norme in materia di impianti di distribuzione di carburanti”;
– legge regionale n. 36 del 2 luglio 1987, n. 36 “Norme in materia di attività urbanistico – edilizia e snellimento delle procedure”;
– legge regionale n. 24 del 6 luglio 1998, n. 24 “Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico”;
– legge regionale n. 15 dell’11 agosto 2008, n. 15 “Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia”;
– legge regionale n. 21 del 11 agosto 2009, n. 21 “Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l’edilizia residenziale sociale”;
– legge regionale n. 13 del 29 maggio 1997, n. 13 “Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale”;
– legge regionale n. 7 del 14 luglio 2014, n. 7 “Misure finalizzate al miglioramento della funzionalità
della Regione: Disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dell’ordinamento regionale nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno delle famiglie”;
– legge regionale n. 6 del 27 maggio 2008 “Disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e di bioedilizia”.
Come si può vedere dal numero delle leggi regionali fatte oggetto di modifiche si tratta di una vera e propria “controriforma” normativa che merita di prestare una certa attenzione ad ognuno dei 19 articoli inseriti nel disegno di legge, tenuto conto che gli ultimi 2 articoli (20 e 21) prevedono la necessaria clausola di non onerosità delle disposizioni di legge proposte e la disciplina dell’entrata in vigore delle stesse.
A partire da domani si procederà alla pubblicazione delle osservazioni per ognuno dei 19 articoli.
Dott. arch. Rodolfo Bosi