L’abbattimento tuttora in corso degli olmi in viale dei Quattro Venti a Roma ha provocato e sta continuando a provocare un contenzioso riguardo alla diverse versioni che sono state fin qui fornite: a manifestare contro gli abbattimenti sono stati diversi gruppi di cittadini, fra cui citiamo il “Comitato per la tutela dei grandi alberi di Monteverde e dintorni..” di seguito denominato “Comitato TAM”, di cui figura come amministratore Maria Elena Carosella, “la Voce degli Alberi” di cui figura come portavoce Jacopa Stinchelli, e l’associazione “ONDA”.
In particolare l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), su allarmate segnalazioni dei residenti, ha provveduto a inviare in data 24 aprile 2025 una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in merito alle drastiche potature e ai tagli in corso di Olmi (gen. Ulmus) ad alto fusto lungo il viale dei Quattro venti, nel Rione Gianicolense (Monteverde).
Le accuse di abbattimenti illegittimi e l’istanza del GRIG hanno provocato la convocazione per il successivo 30 aprile 2025 di una prima riunione Commissione Speciale Controllo, Garanzia e Trasparenza del Municipio di Roma XII, che è stata estesa anche al Comitato TAM, all’associazione ONDA ed al GRIG.
A quella riunione il successivo 9 maggio ha fatto seguito una seconda seduta della Commissione del XII Municipio, con al 2° punto all’ordine del giorno il proseguimento della precedente riunione del 30 aprile: sono stati nuovamente convocati il Comitato TAM, l’associazione ONDA ed il GRIG, che non risultano aver partecipato alla prima riunione .
Vedi https://streaming.comune.roma.it/portal/watch/vod/c2bd9944-8f1e-4147-896e-137a8d143f7a
Si riportano di seguito, più o meno in ordine cronologico, tutti gli interventi che si sono susseguiti sull’abbattimento degli alberi in viale dei Quattro Venti, riportando in virgolettato ed in grassetto di colore rosso tutte le dichiarazioni fatte al riguardo, per metterle a confronto fra di loro, annotando fra parentesi quadre alcune mie precisazioni.
Ha fatto da introduzione alla seduta del 9 maggio 2025 il consigliere Giovanni Picone (Lega), vicepresidente vicario della Commissione Trasparenza del XII Municipio, che si è fatto portavoce delle rimostranze delle associazioni ambientaliste.
Ha parlato di discrepanze nella numerazione delle alberature e di poca linearità nelle procedure, chiarendo che la finalità di questa seconda riunione è quella di rendere chiara la correttezza delle procedure fin qui seguite per gli alberi abbattuti in viale dei Quattro Venti.
Lo ha interrotto diverse volte il Dott. Umberto Testi dell’Ufficio Servizio Giardini Municipi XII e Villa Pamphilj del Dipartimento Tutela Ambiente per mettere in evidenza che “queste sono le stesse rivendicazioni con cui ogni giorno combatto” e che “queste sono le condizioni in cui ci troviamo a lavorare con questi signori” che vogliono bloccare i lavori.
Ha fatto sapere che “l’ornitologo della LIPU ha detto che sarebbe venuto stamattina … gli alberi su cui stiamo intervenendo sono già stati visionati ieri … lo stesso ornitologo è stato chiamato dal garante per lo sviluppo degli animali, che sarebbe venuto ci ha pensato l’on. Prestipino .. un altro ornitologo è stato chiamato dall’on. Prestipino e dalla LIPU”.
Il cons. Picone ha chiuso il suo intervento affermando che l’ornitologo fino ad oggi non si è visto e chiedendo, con riferimento a procedure secondo lui non proprio lineari, se queste sono le tempistiche e da quale documentazione sono supportate.
Gli ha risposto prima Mauro Marcheggiani assessore al Verde del XII Municipio, chiarendo che inizialmente si era previsto un intervento dopo l’estate, ma poi sono stati anticipati gli abbattimenti per tutela della incolumità delle persone.
Mauro Marcheggiani
In risposta alla domanda se questi interventi si possono fare a maggio, l’assessore ha richiamato l’art. 33 commi 4 e 5 , lettera c) del Regolamento del Verde (che riguardano però le potature, ma “fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica”).
Ha sottolineato che il Municipio è sempre in diretta collaborazione con il Dipartimento Tutela Ambientale.
Ha preso quindi la parola il Dott. Umberto Testi, premettendo che gli interventi chi si stanno facendo in viale dei Quattro Venti sono propedeutici alla ripiantumazione.
“Abbiamo iniziato su indicazione dell’agronomo a verificare la stabilità e la sicurezza delle piante in essere: abbiamo fatto prove di trazione ed analisi densometriche .. il tutto documentato da una serie di articolati che sono tutte le schede di valutazione e di stabilità di tutti gli alberi presenti.”
“Io ho ricevuto già 6-7 accessi agli atti .. queste schede sono state condivise con tutte le associazioni. La mancanza di una numerazione corretta è data dal fatto che le numerazioni sono state fatte non da noi, ma negli anni precedenti, per cui i numeretti che risultano apposti sulle alberate non sono corrispondenti al giusto, ma noi abbiamo effettuato una geolocalizzazione con la ditta incaricata .. che abbiamo apposto su ogni scheda per l’individuazione delle piante stesse.. Gli interventi di abbattimento non prevedono un periodo, non c’è un periodo: il Regolamento del Verde prevede la potatura dal 30 settembre al 30 marzo salvo proroghe al 15 aprile. [Il 4° comma dell’art. 33 del Regolamento esclude “di norma il periodo che va da aprile a luglio” e precisa che “nei mesi di marzo e agosto, escludendo condizioni di accertata pericolosità delle piante, la potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio”, ndr.]
Ripeto: non stiamo effettuando nessun tipo di potatura .. Noi nei termini consentiti abbiamo fatto le potature andando sopra al vecchio taglio effettuando soltanto rimonda o rimozione del tetto.. Gli altri interventi effettuati sugli olmi che sembrano capitozzature non sono capitozzature: erano interventi di preparazione all’abbattimento come già avvertito e preavvertito tutte le associazioni in particolare che venivano a contestarci questo tipo di lavoro… Quindi le piante che si vedono fatte sono soltanto abbassate e propedeutiche all’abbattimento.. abbiano ritardato l’abbattimento soltanto per contestualmente ripiantumare, quello che poi stiamo facendo .. abbiamo già ripiantumato 50-60 piante, quasi tutte quelle che abbiamo abbattuto … ora non potendoci attaccare nulla perché stiamo muovendoci in tutti i modi consentiti … ed essendo in possesso di tutta la documentazione in ordine … noi siamo stati contattati dai Carabinieri Forestali, addirittura la Digos ci ha chiesto informazioni ed a tutti abbiamo fornito tutte le documentazioni richieste, analisi strumentali, analisi densometriche, registrodatate, fotografie pianta per pianta che attestano la pericolosità di queste piante. Per rispondere alle associazioni io ho provato a parlare diverse volte con loro ma ho dovuto desistere davanti alle minacce, ieri in particolare al mio agronomo .. ieri siamo stati minacciati e siamo stati costretti per tre volte a chiamare Polizia e Carabinieri.. Qui lo dico: la prossima volta li denuncio perché ti impediscono di lavorare.. siamo sinceramente un po’ stanchi.. noi stiamo cercando di mettere in sicurezza un’area che è classificata di essere pericolosa.
Fermo restando che la documentazione è a disposizione di tutti, tornando un attimo all’ornitologo, il primo giorno che si è verificato un problema con gli uccellini, i signori manifestanti davanti a noi hanno raccolto degli uccellini che venivano da un nido dentro una serranda di un palazzo, li hanno adagiati vicino al tronco, gli hanno fatto le foto: non c’era nessun nido, abbiamo chiamato i carabinieri e la polizia locale e glielo abbiamo fatto verificare, altrimenti saremmo stati passibili di denuncia da parte della LIPU, perché lo sappiamo benissimo qual’è la legge che ci impone la tutela dell’aviofauna.”
Ha chiuso il suo intervento dichiarandosi disponibile a confrontarsi con tutti ed a fornire tutta la documentazione richiesta.
In replica al consigliere Gianni De Lucia (Fratelli d’Italia) il dott. Testi ha precisato che gli alberi che sono su viale dei Quattro Venti sono già stati completamente potati e sono una massa di tronconi e “sui tronconi non ci sono nidi.. anzi abbiamo verificato che non ci siano neanche presenze dell’aviofauna”.
Cons. Gianni De Lucia
Più avanti il dott. Testi ha tenuto a far sapere – con riguardo alla “stabilità del cantiere” – che “noi stiamo documentando giorno per giorno e anche ieri si è visto il materiale che l’apposizione della segnaletica e della cantieristica messa da noi nei giorni precedenti con tanto di cartelli e verifica da parte della polizia locale vengono strappati di sera e di notte, vengono tolti i nastri e vengono strappati i fogli con le comunicazioni alla cittadinanza, ieri addirittura un signore che non abbiamo identificato con occhiali e motorino passava e prendeva a calci i birilli e ci impediva di fare il nostro lavoro.”
Con riguardo alla nidificazione il dott. Testi ha tenuto a fare ulteriormente presente che gli uccellini non possono fare nidi su rami di alberi che non ci sono, mentre ha assicurato il controllo e la verifica di eventuali nidi fatti nelle cavità degli olmi.
Il Presidente della Commissione Trasparenza Alessandro Petroli ha precisato che alla riunione sono state convocate anche le associazioni ambientaliste.
Alla riunione ha difatti partecipato da remoto, direttamente da Viale dei Quattro Venti, Jacopa Stinchelli, della associazione “La Voce degli Alberi”: il dott. Testi ha tenuto a precisare che lui risponde a tutti, anche ogni giorno al ragazzo che sta vicino a Jacopa Stinchelli, meno che alla Carosella (vedi registrazione dal minuto 16,30 in poi).
Jacopa Stinchelli
Jacopa Stinchelli, malgrado i chiarimenti forniti dal dott. Testi ed il riferimento ad un verbale della polizia, ha lamentato i nidi di uccelli (come cince, rampichini ecc.) nelle cavità degli alberi abbattuti in viale dei Quattro Venti.
La Stinchelli ha parlato di violazione di legge e dell’art. 9 della Costituzione ed accusato i presenti di stare a rendersi complici di qualcosa che non solo è sbagliato, ma è anche un reato [diventerebbe tale se si dimostrasse che c’è stato un abuso doloso delle proroghe, ndr.].
Ha chiesto in conclusione di aspettare l’autunno per effettuare gli abbattimenti, parlando solo di “rami caduti” senza tener conto dell’eventuale schianto di qui ad allora degli olmi, con rischio di ulteriori incidenti mortali, oltre le due persone uccise in via di Donna Olimpia (Monteverde) ed all’interno del parco Livio Labor (Colli Aniene): solo tra il 2023 ed il 2024 sono caduti a Roma 614 alberi, su cui dalla metà dello scorso ottobre sta tuttora indagando la Procura della Repubblica.
La Stinchelli avrebbe potuto almeno chiedere di puntellare nell’immediato gli alberi più a rischio.
Alla seduta della Commissione Trasparenza ha dato seguito Giorgio Osti, portavoce del Coordinamento delle associazioni per il Regolamento del Verde, che via Istagram ha fatto le seguenti affermazioni: “Il direttore dei lavori del XII Municipio [è stato invece il Dott. Umberto Testi dell’Ufficio Servizio Giardini Municipi XII e Villa Pamphilj del Dipartimento Tutela Ambiente] si è permesso di insinuare che gli uccellini che sono caduti dagli alberi in abbattimento in realtà erano stati collocati tra i tronchi degli alberi dai volontari presenti [Il dott. Testi ha parlato di uccellini adagiati e fotografati davanti al tronco, quindi di un solo albero ndr.]…io non so che cosa abbia spinto questo responsabile di alta qualificazione del Dipartimento Ambiente ad affermare una cosa del genere. … questo dovrebbe farci capire il livello di disperazione a cui sono arrivate queste persone per pensare di scrollarsi di dosso alcune precise responsabilità perché la paura di essere indagati per aver violato la legge 157 [legge sulla caccia, ndr.] e tantissime altre norme .. gli ha messo una tale paura che l’ha spinto ad inventarsi questa panzana per chiudere la discussione, discussione che peraltro non c’è stata perché non siamo stati invitati a partecipare alla discussione (la cosa è avvenuta un po’ di soppiatto) [Ad onor del vero alla seduta del 9 maggio 2025 come già detto ha partecipato Jacopa Stinchelli appositamente convocata, ndr.]”.
Sulla stessa pagina Istagram sono testualmente riportate le seguenti affermazioni: “Durante l’ultima commissione trasparenza a cui non siamo stati invitati, i responsabili del verde del municipio XII hanno dichiarato pubblicamente falsità imbarazzanti che abbiamo potuto ascoltare attraverso la registrazione pubblica.
Addirittura negano la presenza degli uccellini sotto i rami appena tranciati dell’olmo di fronte alla stazione, sostengono che siano stati i cittadini a riporli li! [Il dott. Testi non ha parlato di “olmo di fronte alla stazione”, ma ha fatto sapere che “non c’era nessun nido, abbiamo chiamato i carabinieri e la polizia locale e glielo abbiamo fatto verificare”, ndr.]
Come possiamo fidarci se addirittura negano l’evidenza?!
Abbiamo foto e video dell’accaduto e testimoni.
Altra bugia: sostengono che siamo stati noi a far sparire le determine!
Noi che documentiamo ogni giorno che non ci sono le determine” [Il dott. Testi non ha parlato di “determine”, ma di strappo dei fogli con le comunicazioni alla cittadinanza, ndr.]
Quello stesso giorno è stato coinvolto anche il prof. Paolo Maddalena, magistrato, ex vicepresidente della Corte Costituzionale, giurista esperto di beni comuni, abitante di Monteverde, che è molto arrabbiato per gli abbattimenti indiscriminati di alberi a Roma, a partire da viale Quattro Venti e Gregorio VII.
Vedi https://www.instagram.com/zonaverdee/reel/DJGjR0fKuZ7/
Come già detto antecedentemente, alla seduta della Commissione Trasparenza è stato invitato a partecipare anche il Gruppo d’Intervento Giuridico (GRIG), che è una associazione sarda e che ha provveduto a fare la sua denuncia solo su segnalazione dei residenti: il successivo 19 maggio 2025 ha infatti richiesto al Ministero della Cultura immediati provvedimenti sospensivi e ripristinatori ed ha segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e Carabinieri Forestale fatti da esaminare in quanto di eventuale rilievo penale.
Nel suo esposto il GRIG dichiara che “particolarmente curioso (per non dir altro), poi, quanto avvenuto presso il Municipio XII (che comprende Viale dei Quattro Venti) la cui Commissione Speciale Controllo, Garanzia e Trasparenza è stata convocata per ben due riunioni (30 aprile 2025, 9 maggio 2025) sugli “interventi di abbattimento alberature Viale dei Quattro Venti” a cui sarebbero stati “gentilmente invitati a partecipare” vari soggetti fra cui “il Gruppo D’Intervento Giuridico (GrlG)”, che però non ha mai ricevuto alcuna comunicazione in proposito”.
Solo ora il GRIG fa notare che “eppure il Viale dei Quattro Venti e i suoi alberi – così denominato in memoria del Casino dei Quattro Venti, strenuamente difeso dai patrioti della Repubblica Romana nel 1849 – è tutelato da vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), in quanto realizzato da più di settant’anni, nel 1929 (vds. Delibera del Governatore di Roma n. 2241 del 13 aprile 1929).”
Va fatto presente al riguardo che ai sensi del 2° comma dell’art. 12 del D.Lgs. n. 42/2004 (“Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”) “i competenti organi del Ministero, d’ufficio o su richiesta formulata dai soggetti cui le cose appartengono e corredata dai relativi dati conoscitivi, verificano la sussistenza dell’interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico“.
Il successivo 4° comma dispone che “qualora nelle cose sottoposte a verifica non sia stato riscontrato l’interesse di cui al comma 2, le cose medesime sono escluse dall’applicazione delle disposizioni del presente Titolo”.
Non risulta al momento che su viale dei Quattro Venti sia stata effettuata la dovuta verifica del suo interesse culturale.
Il GRIG dichiara inoltre che “dalle comunicazioni ricevute dalla Soprintendenza speciale per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma (nota prot. n. 27444 del 15 maggio 2025) e dallo stesso Comune di Roma Capitale – Dipartimento Ambiente (nota prot. n. 41887 del 13 maggio 2025), non emerge alcuna autorizzazione culturale né alcuna comunicazione di intervento di taglio per ragioni di pericolo, nemmeno alcuna ordinanza contingibile e urgente per ragioni di sanità e/o sicurezza pubblica (art. 54 del decreto legislativo n. 267/2000 e s.m.i.) [non viene citata la deroga concessa dal Regolamento del Verde, ndr.], ma solo l’ordinaria esecuzione di un contratto di manutenzione del verde verticale del Lotto n. 6 (Municipio XI, Municipio XII e Villa Doria – Pamphilj).”
Per un opportuno confronto si fa presente che al riguardo il dott. Testi ha dichiarato di avere ricevuto alla data del 9 maggio 2025 solo 6-7 accessi agli atti e che lui comunque risponde a tutti, meno che a Maria Elena Carosella.
Il GRIG dichiara inoltre che “non si può dimenticare, poi, che nel periodo marzo-luglio è in corso la stagione riproduttiva dell’avifauna selvatica, con conseguente divieto di disturbo (direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.).
Invece, risultano addirittura vari uccellini che appaiono uccisi direttamente o indirettamente grazie alle motoseghe comunali.
Invece, i tagli degli alberi continuano anche in questi giorni.”
Al riguardo il giorno prima 18 maggio 2025 Maria Elena Carosella nella chat riservata agli ambientalisti ha dichiarato che “di uccellini ne hanno uccisi 5 di certo. 3 a Viale Quattro Venti e 2 a Viale Europa”.
Maria Elena Carosella
Allo stesso riguardo il GRIG richiama l’art. 33 del Regolamento, che riguarda solo le potature, ma non anche – come avrebbe dovuto – il comma 16 del successivo art. 40 che è riferito invece agli abbattimenti e che dispone che “gli eventuali nidi di volatili presenti sulle alberature oggetto di abbattimento devono essere prelevati con le dovute accortezze e consegnati al più vicino Centro di Recupero Fauna Selvatica.
Lo stesso obbligo vale anche per gli uccelli non ancora in grado di volare e per i cuccioli di mammiferi (scoiattoli, moscardini, ecc.) presenti nelle cavità delle alberature e ne deve essere data comunicazione alla Direzione Benessere degli Animali del Dipartimento Tutela Ambientale”.
La stessa inaccettabile omissione si registra nella intervista rilasciata alla trasmissione GEO da Alessandra Stefani, esperta di strategie forestali, che ha parlato solo di potature e non anche di abbattimenti.
https://www.youtube.com/watch?v=mwNnv7b4q-s
Sul sito del GRIG sono state pubblicate le foto di due uccellini.
Il 15 maggio 2025 alla trasmissione “Roma di Sera” ha partecipato Francesca Marranghello, presidente del “Comitato dei Pini e di Villa Glori”, per dichiarare il divieto della legge sul taglio degli alberi in questo periodo.
Il 22 maggio 2024 sulla pagina facebook “voxarborum” è comparso il seguente comunicato: “#mondoallarovescia #mondoallincontrario
LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI ?
Benvenuti alla conferenza stampa del 23 maggio alle ore 11 dove
– vi raccontiamo la storia di 16 cittadini, perlopiù donne, che sono perseguitate perché chiedono di far rispettare la legge .
– vi sveliamo perché i fatti di Viale Europa del 5 e del 6 maggio sono veramente gravi
-! vi dimostriamo come non siamo noi liberi cittadini che amano Roma ad essere contro il Comune di Roma , ma è il Comune di Roma e la sua giunta ad essere contro i liberi cittadini che dissentono.
– smascheriamo il carattere distruttivo della giunta Gualtieri elencando dei fatti e delle bugie precise .
Venerdì 23 maggio in Largo dei Quattro Venti anche se potrebbe essere in qualsiasi altro posto”.
A tutt’oggi non è dato di sapere l’esito della programmata conferenza stampa.
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Dal confronto di tutte le suddette versioni salta in evidenza che sono opposte ed addirittura stridenti fra di loro quelle pro o contro gli abbattimenti in corso in viale dei Quattro Venti.
Si può al momento arrivare ad una prima immediata riflessione conclusiva: se risultassero false le dichiarazioni fin qui rilasciate dai rappresentati a vario titolo del Comune di Roma e soprattutto venisse dimostrato un illecito abuso delle deroghe concesse dal Regolamento del Verde, dovrebbe scattare allora una specifica denuncia penale di questi funzionari, ma se risultassero invece prive di qualunque fondamento le accuse portate al Comune dalle suddette associazioni ambientaliste, comprese quelle di stare a speculare addirittura sulla rivendita del legno degli alberi abbattuti senza poterlo dimostrare, oltre che di stare a dire “panzane”, ci sarebbero in pieno a questo punto gli estremi del reato penale di diffamazione.
Dal momento che la verità può essere sempre e soltanto una sola, a rispondere in un senso o nell’altro alle due suddette riflessioni deve essere l’acquisizione di tutta la documentazione citata dal dott. Umberto Testi (compreso il verbale della polizia che attesterebbe l’inesistenza di uccellini sul tronco di un olmo) e che mi riprometto di pubblicare non appena ne vengo in possesso.
Nell’attesa di una oggettiva ed inconfutabile verità, ma anche indipendentemente da essa, è indispensabile a mio giudizio che si arrivi a trovare un equilibrio da un lato tra la difesa ad oltranza degli alberi fino all’eccesso da parte delle associazioni ambientaliste e dell’altro lato l’obbligo in capo all’amministrazione comunale di assicurare sempre e comunque l’incolumità dei cittadini evitando il crollo degli alberi con il conseguente rischio di incidenti mortali.
Il punto di equilibrio può essere ottenuto con un accordo sottoscritto da entrambe le parti su tutto ciò che è necessario fare riguardo alla stabilità degli alberi per evitare un loro schianto.
Si può partire dalla valutazione di stabilità degli alberi conosciuta anche come Visual Tree Assessment (VTA), in osservanza anche al “Protocollo ISA” sulla valutazione della stabilità degli alberi: è un processo che serve a determinare lo stato di salute strutturale di un albero e a valutare il rischio di caduta o cedimento.
Ma il Comune sulla base del VTA ha fin qui disposto l’abbattimento di alberi dichiarati “pericolanti” o semplicemente “inclinati”, che però in tali casi possono benissimo sopravvivere ed anche a lungo puntellandoli a dovere, come ha fatto ad esempio lo stesso comune con l’albero a ridosso della sede dello stesso Assessorato all’Ambiente.
Il VTA è solo una base di partenza.
Per i soggetti con evidenti alterazioni strutturali e per quelli individuati come sospetti nell’indagine visiva, si deve procedere all’approfondimento dei rilievi attraverso indagini strumentali come ad esempio:
- analisi per la localizzazione di alterazioni del legno (cavità, marciumi, fessurazioni, corteccia inclusa, ecc.) con l’ausilio di misuratore di velocità di propagazione di un’onda d’urto e/o Termografia;
- misurazione della densità dei tessuti legnosi individuando sviluppo e ampiezza delle zone degradate mediante dendrodensimetro
- approfondimenti diagnostici e/o strumentali, come ad esempio percussione con martello o utilizzo del Resistograph.
Ogni corrispondete perizia dovrà fare espressamente riferimento all’accordo sottoscritto riguardo alla stabilità degli alberi per evitare un loro schianto.
Si spera che in tal modo cessino del tutto le infuocate polemiche che si sono registrate fino ad oggi.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi