Condividiamo la dichiarazione del Presidente di Verdi Ambiente e Società, Stefano Zuppello, sulle dichiarazioni della titolare della Next srl
VAS AGISCE PER LA DIFESA DEL TERRITORIO E PER LA LEGALITÀ IN TUTTA ITALIA…E ANCHE A NETTUNO
Ho letto su alcune testate locali, le dichiarazioni della titolare della Next Srl sulla questione dei cartelloni pubblicitari affissi nel territorio del Comune di Nettuno e delle azioni che da anni l’Associazione che presiedo sta portando avanti a difesa del territorio e per il rispetto della legalità.
Volevo per prima cosa rassicurare la titolare della Next Srl che da parte nostra non c’è nessun accanimento verso la Società in questione, ma c’è esclusivamente la volontà di richiedere che l’amministrazione pubblica, in questo caso il Comune di Nettuno, rispetti le normative vigenti per gli atti e i provvedimenti che vengono deliberati.
Questa volontà dell’Associazione è dimostrata dalle centinaia di iniziative, comprese le azioni legali, che VAS dalla sua nascita nel 1991, ha portato avanti in tutta Italia denunciando abusi, malaffare, implicazioni mafiose e camorriste.
Basta collegarsi al nostro sito per avere tutte le informazioni su come agisce VAS con i propri Circoli territoriali e per le attività legali.
Ma credo che sia anche importante replicare ad alcune dichiarazioni della titolare della Next Srl secondo me inesatte e così informare correttamente tutti i cittadini di Nettuno.
La VAS ha denunciato l’abusivismo pubblicitario sin dall’ottobre del 2017 chiedendo all’allora sindaco Angelo Casto di accertare i vizi di legittimità per una serie di impianti pubblicitari istallati nel territorio del Comune di Nettuno e non solo quelli riferiti al cosiddetto Bando dei Gonfaloni.
VAS ha poi portato avanti alcune iniziative legali chiedendo agli organi competenti, come facciamo in tutte le situazioni simili in tutta Italia, di verificare se in specifico per il cosiddetto Bando dei Gonfaloni erano stato rispettate tutte le normative vigenti sia per il codice della strada sia per il regolamento comunale per la disciplina dei mezzi pubblicitari.
Dove si evincerebbe l’accanimento contro la Next Srl in questi atti, visto che le nostre iniziative sono state soprattutto rivolte per denunciare quella che pensiamo sia stata una cattiva gestione della cosa pubblica?
Per quanto riguarda i ricorsi vinti dalla Next srl vogliamo solo far notare che le sentenze del TAR che danno ragione alla Next Srl sono dovute non tanto alla correttezza del cosiddetto Bando dei Gonfaloni, ma dalla mancata azione, sollecitata da VAS, da parte del Comune di Nettuno di ANNULLARE IN AUTOTUTELA LA PROCEDURA del Bando.
Stefano Zuppello,
Presidente Verdi Ambiente e Società
(Comunicato stampa del 20 febbraio 2025)
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N.B. – Il Comunicato Stampa é stato trasmesso anche ai quotidiani “Il Clandestino” ed “Il Granchio”, che non hanno ritenuto di accogliere il diritto di replica ai loro rispettivi articoli
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Riceviamo e pubblichiamo
Sono Giovanna Castellano, e se mi conoscete, sapete che non mi tiro mai indietro.
Oggi voglio raccontarvi una storia, la storia di Next SRLS, la mia azienda, e di una battaglia lunga otto anni per poter fare semplicemente il nostro lavoro a Nettuno.
Abbiamo vinto dieci cause.
Dieci.
Otto sentenze favorevoli dal Tar del Lazio, due dal Consiglio di Stato.
Questo significa che il nostro progetto di banner pubblicitari è perfettamente in regola.
Paghiamo regolarmente la tassa pubblicitaria (36.000 euro all’anno, non spiccioli!), e i nostri banner rispettano il Codice della Strada.
Eppure, da otto anni, l’associazione Verdi Ambiente e Società APS Onlus ci sta con il fiato sul collo.
Non capisco il perché.
Non capisco questo accanimento.
Soprattutto quando giro per Nettuno e vedo un’infinità di installazioni abusive.
La relazione della Commissione Straordinaria parla chiaro: circa il 90% è un’installazione non autorizzata.
Mi chiedo: perché non si concentrano su quello?
Perché non chiedono al Comune di Nettuno di fare dei controlli seri e sanzionare chi imbratta la nostra città?
Perché prendersela con noi, che cerchiamo di fare le cose per bene?
L’accanimento dell’associazione Verdi Ambiente e Società APS Onlus nei nostri confronti che ormai già da otto anni, sembra aver fatto della nostra azienda il suo bersaglio preferito, mentre le vere problematiche legate all’abusivismo pubblicitario nel nostro territorio rimangono trascurate.
Non riesco a comprendere il motivo di questo accanimento.
Invece di concentrarsi sulle installazioni abusive che affliggono Nettuno e che secondo la relazione della Commissione Straordinaria rappresentano il 90% delle strutture presenti.
Verdi Ambiente e Società ha scelto di focalizzarsi su di noi, un’azienda che opera nel pieno rispetto delle normative e del codice stradale.
Questo comportamento non solo è ingiustificato, ma rischia di distogliere l’attenzione da questioni ben più gravi e urgenti.
Se questa situazione dovesse continuare, mi vedrò costretta a discutere nelle sedi opportune per tutelare i diritti e l’integrità della mia azienda.
È fondamentale che le associazioni si impegnino in modo costruttivo per il bene della comunità, piuttosto che perseguire battaglie personali contro chi lavora in modo regolare.
Credo fermamente che la vera missione di un’associazione come Verdi Ambiente e Società APS onlus dovrebbe essere quella di collaborare con le istituzioni per combattere l’abusivismo e promuovere un ambiente più sano e ordinato per tutti.
Spero che possano riflettere su questo e riorientare i loro sforzi verso obiettivi più costruttivi, perché alla fine ciò che conta è il benessere della nostra comunità e del nostro territorio.
Non sono una persona che si arrende facilmente.
Ho lottato per questo progetto, ci ho creduto fin dall’inizio, e continuerò a farlo. Perché credo che la legalità sia un valore fondamentale, e perché voglio che Nettuno sia una città più bella e ordinata.
Spero che la mia storia possa far riflettere.
Spero che possa spingere qualcuno ad agire.
E spero, soprattutto, che l’associazione Verdi Ambiente e Società APS Onlus si unisca a noi nella lotta contro l’abusivismo, invece di ostacolare chi cerca di fare le cose per bene in modo pulito e soprattutto legale.
Perché, alla fine, l’obiettivo dovrebbe essere lo stesso: rendere migliore il nostro territorio.
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