(da “Roma Pulita”)
Sul sito “diario romano” è stato pubblicato ieri un articolo dal titolo “Tornano i vandali dei manifesti”, che ha dato notizia della ingente campagna di manifesti abusivi scatenata in questi giorni dalla fondazione Giorgio Almirante e dalla fondazione Alleanza Nazionale, corredandola delle seguenti foto (http://www.diarioromano.it/tornano-i-vandali-dei-manifesti/)
A Roma, nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 settembre sono stati affissi dei manifesti abusivi e non firmati che riportano queste frasi: “I bambini non si comprano. No alle discriminazioni, no all’utero in affitto, no al matrimonio e alle adozioni gay. La cosiddetta ”stepchild adoption” prevista dal disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili consentirà alle coppie omosessuali di procurarsi ed adottare un bimbo… noi diciamo NO!“.
Si sono andati a sommare ai manifesti abusivi di celebrazione di Giorgio Almirante.
La denuncia di tali manifesti è partita da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center della Capitale che ha raccontato l’ennesimo atto di intolleranza da parte di chi ama definirsi “normale”.
La denuncia ha provocato un immediato seguito da parte dell’Assessore per Roma Produttiva Marta Leonori, che ha fatto oscurare i manifesti.
(da “Roma Pulita”)
(da “Roma Pulita”)
(da “Roma Pulita”)
Ha poi rilasciato al riguardo il seguente comunicato.
Roma, 18 set. (askanews) – È partita ieri l’azione di oscuramento e rimozione di manifesti abusivi, molti dei quali con messaggi omofobi, apparsi in città.
Gli uffici dell’Assessorato a Roma Produttiva e del Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive, con il supporto della Polizia Locale, hanno inviato squadre di operatori che hanno oscurato i manifesti affissi illegalmente, defisso quelli che deturpavano i muri ed emesso le relative sanzioni.
I primi interventi hanno riguardato numerose vie della città, ma l’azione di controllo e monitoraggio continua per individuare nuove affissioni.
“Ancora una volta siamo dovuti intervenire – afferma l’assessora a Roma Produttiva Marta Leonori – per defiggere e oscurare manifesti che imbrattano la città affissi al di fuori delle regole.
Ciò significa impiegare risorse pubbliche, quindi dei cittadini, per individuare, coprire o rimuovere i manifesti.
Ma quello che è più grave è che ci fossero manifesti abusivi che riportavano messaggi omofobi, messaggi inaccettabili che infrangono anche l’articolo 12 bis del Regolamento approvato lo scorso anno con il sostegno dell’Assemblea capitolina.
Continueremo con questa azione – conclude Leonori – che punta a restituire decoro e dignità alla città“.