Sul sito www.vignaclarablog.it é stato pubblicato che il 3 maggio 2013 presso il Museo Fondazione Venanzo Crocetti in via Cassia 492, si sarebbe tenuto il convegno “Il PRINT Tomba di Nerone. Esperienze e prospettive a confronto”, promosso dal Municipio Roma XV (già XX), Roma Capitale e il Centro Interdipartimentale Territorio Edilizia Restauro Ambiente CITERA della SAPIENZA Università di Roma.
Il dott. arch. Rodolfo Bosi é stato a sentire il convegno sul PRINT non solo per sapere chi l’avesse organizzato, ma anche e soprattutto per conoscere i suoi contenuti.
L’allora assessore Giuseppe Mocci in persona gli ha detto che l’On. Dino Gasperini (nominato all’epoca Commissario del XV Municipio) l’aveva autorizzato in quanto già precedentemente programmato: ha giustificato la partecipazione sua e dell’allora Presidente dimissionario Gianni Giacomini (che non è poi venuto) con il fatto che ad approvare il progetto preliminare del PRINT è stata la Giunta con deliberazione n. 2/2012, che – oltre a non essere nemmeno pubblicata sul sito internet del Municipio – non è conosciuta da quasi nessuno degli allora consiglieri uscenti.
Quanto ai contenuti del PRINT Bosi é rimasto letteralmente allibito di come e di cosa sia stato approvato in termini sia di metodo che di merito.
In termini di metodo ci si è avvalsi della attività didattica dei corsi di urbanistica della facoltà di Architettura degli anni 2010-2012 che il Prof. Mariano Mari ha fatto fare, senza però che i suoi studenti (presenti al convegno in numero maggiore addirittura degli abitanti del quartiere) siano stati portati a conoscenza dei problemi e delle proposte di riqualificazione portate dai cittadini e dal comitato di quartiere negli ultimi 20 anni.
Sia prima in fase di studio che dopo in sede di approvazione del progetto preliminare del PRINT non sono state considerate come parte essenziale della riqualificazione del quartiere “Tomba di Nerone” le soluzioni progettuali da dare ad esempio alla mancanza di una vera e propria mappa del sottosuolo ed in particolare del sistema fognario che scarica tuttora a cielo aperto tutti i suoi liquami, alla mancata sistemazione definitiva del mercato saltuario del mercoledì su un’area privata ai bordi di via di Grottarossa, al mancato collegamento con via Vibio Mariano della strada di fondovalle, al mancato collegamento di via Camporgiano con via Casalattico (previsto peraltro dal vigente P.R.G.) ed alla mancata migliore sistemazione di un unico ufficio postale per 50.000 persone situato in curva e con soli 20 posti macchina circa.
Il progetto preliminare approvato dalla Giunta Municipale non si è preoccupato nemmeno di pianificare la Centralità Locale XX-2 “Cassia/Tomba di Nerone” che è ricompresa all’interno del PRINT: in base alle N.T.A. del P.R.G. doveva costituire una priorità del programma integrato, che avrebbe dovuto progettare l’unica vera piazza centrale attrezzata dell’intero quartiere, dando risposte a buona parte delle problematiche legate alla strada di fondovalle.
Agli studenti è stato così fatto fare un lavoro certosino di ricognizione sul territorio che ha portato al censimento di tutti i fabbricati del quartiere, non esteso però anche alla effettiva destinazione d’uso di scantinati e garage, che sarebbe stato utilissimo ai fini della riqualificazione dei parcheggi per ripristinare a posti macchina tutti i locali interrati a ciò riservati originariamente ma utilizzati poi per tutt’altre attività commerciali: bene o male però il calcolo delle cubature dei fabbricati censiti è arrivato ad una oggettiva volumetria complessiva molto maggiore di quella risultante al Municipio, che non si è minimamente preoccupato di utilizzare il censimento degli studenti per “scovare” la massa degli abusi edilizi anche e soprattutto per farsi pagare i vari tributi che vi sono connessi (tassa sui rifiuti, l’IMU quanto meno delle seconde case ecc.).
A chi giustamente si chiedesse in che cosa sia allora consistita la “riqualificazione” del quartiere “Tomba di Nerone” si fa sapere che ha riguardato quasi esclusivamente la ricerca dei “vuoti”, vale a dire dei lotti liberi non ancora edificati su cui assieme al resto del PRINT verrà indetto un bando aperto alle offerte dei proprietari delle aree che chiederanno premi di edificabilità e/o possibilità di destinazioni d’uso più remunerative proponendo in cambio la realizzazione di opere pubbliche attraverso un “contributo straordinario”.
In questo modo verranno alla fine approvati di fatto tanti progetti in variante di P.R.G. che consentiranno di saturare tutti i lotti non ancora edificati con nuove case che scaricheranno sul quartiere una marea di auto, senza preoccuparsi più di tanto di come evitare la inevitabile ulteriore congestione provocata dai nuovi insediamenti.
A tal ultimo riguardo lo schema di assetto così come approvato dalla Giunta Giacomini, stando al depliant distribuito il giorno del convegno (riportato nella scheda redatta dal Rodolfo Bosi che si rimette di seguito in allegato), prevede in teoria rotatorie a tutto spiano di cui non si preoccupa in pratica della loro reale fattibilità, perché le dissemina soprattutto lungo la via Cassia all’altezza degli incroci con via Bracciano, via di Grottarossa, via dei SS. Cosma e Damiano, via Vibio Mariano e via dei Due Ponti.
Scheda sul PRINT Tomba di Nerone
Sul piano della viabilità lo schema di assetto arriva addirittura ad uscire dal perimetro del PRINT per invadere il parco di Veio, fregandosene altamente delle prescrizioni di tutela integrale imposte da strumenti superiori al P.R.G. ed allo stesso PRINT.
Arriva così a fantasticare su un circuito viario di circonvallazione del quartiere da realizzare partendo dall’incrocio con via di Grottarossa con la strada cosiddetta della Ferratella che l’allora Presidente Gianni Giacomini da due anni ha cercato di far asfaltare e che arriva sotto il Raccordo Anulare: andrebbe congiunta con via Bracciano, scaricando così molto intelligentemente sulla Cassia una ulteriore marea di traffico all’altezza dello svincolo con il G.R.A. già da ora intasatissimo a quasi tutte le ore.
Il PRINT sfornato dalla Giunta Giacomini non è a giudizio di Rodolfo Bosi n programma di “riqualificazione”: è piuttosto un programma di “cementificazione” del quartiere “Tomba di Nerone” di cui non ha affatto bisogno.
Il Progetto preliminare del PRINT “Tomba di Nerone”, approvato dalla Giunta Municipale con deliberazione n. 2/2012, in estrema sintesi prevede:
– la saturazione edilizia di tutti i lotti liberi con premio di una maggiore cubatura fino al 40% in cambio della realizzazione di opere pubbliche;
– una seconda piccola centralità all’altezza del complesso archeologico di Casale Ghella (al di fuori del perimetro del PRINT e dentro il parco di Veio);
– circuito viario di circonvallazione del quartiere da realizzare partendo dall’incrocio con via di Grottarossa con la strada cosiddetta della Ferratella che arriva sotto il Raccordo Anulare e prosegue lungo via Bracciano fino a via Cassia (al di fuori del perimetro del PRINT e dentro il parco di Veio);
– rotatoria su via dei Due Ponti all’altezza dell’incrocio con via della Crescenza e via Oriolo Romano (al di fuori del perimetro del PRINT);
– rotatorie lungo la via Cassia all’altezza degli incroci con via Bracciano, via di Grottarossa, via dei SS. Cosma e Damiano, via Vibio Mariano e via dei due Ponti.