Nel numero di novembre-dicembre 2005 del mensile “Nero su Bianco” è stato pubblicato un articolo dal titolo “il Comune ostacola il Parco di Veio?”, in cui l’allora Assessore all’Urbanistica del Comune di Sacrofano, sig.ra Cristina Cuomo De Gennaro, anticipava la notizia “che sarà adottata tra poco, come da programma elettorale”, la Variante Generale al P.R.G. di Sacrofano.
Nello stralcio della relazione al bilancio di previsione 2005 del Comune di Sacrofano, pubblicato su Internet, è stato poi testualmente riportato che “per quanto riguarda gli interventi sul territorio abbiamo considerato aspetti fondamentali quali: … AVVIO ED ELABORAZIONE E DEFINIZIONE DELLA VARIANTE GENERALE AL PRG, al fine di assicurare la coerenza della pianificazione territoriale con lo sviluppo effettivo del territorio e le nuove esigenze della popolazione, tenuto conto dei vincoli dovuti alla L. R. 29/97 istitutiva del Parco di Vejo”.
Con lettera del 3 gennaio 2006 il dott. arch. Rodolfo Bosi ha fatto presente che la redazione della Variante Generale suddetta non doveva tener conto soltanto dei “vincoli” relativi al Parco di Veio, ma anche di tutta una serie ulteriore di “vincoli” sia di tipo paesistico-ambientale che urbanistico: con la dichiarata finalità di portare un contributo per una corretta redazione di un tale strumento urbanistico generale, Bosi ha rimetto in allegato un documento che illustrava tutti i vincoli e le prescrizioni di tipo sovraordinato, che la Variante Generale era tenuta obbligatoriamente a rispettare.
Si rimettono di seguito in allegato entrambi i documenti.
Lettera di Rodolfo Bosi del 3 gennaio 2006
Criteri per la redazione della Variante Generale al P.R.G. di Sacrofano