Come ambito di riferimento per un esame del fenomeno dell’abusivismo di tipo commerciale ed insediativo si prende il parco naturale regionale di Veio, che è stato istituito contestualmente alla legge regionale n. 29/1997, entrata ufficialmente in vigore il 25 novembre 1997: da tale data in poi, fino all’anno 2005, per avere un’idea tangibile della portata del fenomeno a distanza di ormai 7 anni e 4 mesi dalla istituzione dell’area naturale protetta, sono stati “monitorati” (nel solo territorio di competenza delll’allora Municipio di Roma XX) tutti i cartelloni pubblicitari installati all’interno del parco di Veio, per lo più di mt. 6 x 3, di cui l’associazione VAS è stata messa a conoscenza per il tramite soprattutto del suo membro del Consiglio Nazionale, il dott. arch. Rodolfo Bosi, che è stato anche membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco di Veio.
Dei 53 impianti pubblicitari denunciati da VAS ne sono stati poi accertati come abusivi 55 e ne sono stati rimossi ben 52, mentre gli altri 3 (tutti su via Cassia Nuova) non erano stati ancora rimossi nell’anno 2005, ma lo sono stati dopo.
Se ne rimette di seguito in allegato l’elenco.
Rimozione dei cartelloni pubblicitari installati dentro il parco di Veio fino al 2005
All’indomani della conferenza stampa di presentazione della proposta di delibera di iniziativa popolare, tenuta il 6 maggio 2010, l’allora Assessore al Commercio Davide Bordoni ha attivato l’indirizzo di posta elettronica segnalazioniaffissioni@comune.roma.it, per permettere ai cittadini “di segnalare impianti non desiderati”, come ha testualmente dichiarato in una intervista pubblicata sulla cronaca di Roma del quotidiano “Corriere della Sera” dell’8.5.2010.
Con nota VAS prot. n. 16 del 14.5.2010 il dott. Arch. Rodolfo Bosi ha fatto presente che il Circolo Territoriale di Roma di VAS si stava battendo da dieci anni contro il fenomeno dell’abusivismo commerciale a Roma ed era pertanto fortemente interessato ad un filo diretto con l’amministrazione comunale per essere messo in condizione di segnalare però tutti i cartelloni pubblicitari installati in violazione della legge e non certo gli impianti “non desiderati”.
Con la stessa nota Bosi ha chiesto anche al Sindaco di attivare un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (in sigla PEC) per la segnalazione degli impianti pubblicitari abusivi, oltre che per mettere in condizione i cittadini di raggiungere direttamente quanto meno il Sindaco, gli Assessori ed il Direttore del Servizio Affissioni, tramite messaggi di posta elettronica la cui trasmissione sia “valida agli effetti di legge”, al pari di una raccomandata con ricevuta di ritorno: non ha mai ricevuto risposta alla nota che si rimette di seguito in allegato.
Nota VAS prot. n. 10 del 14 maggio 2010
Il 23 maggio 2010 il dott. Arch. Rodolfo Bosi ha iniziato a trasmettere la prima di una serie di segnalazioni che a tutt’oggi sono diventate 441 e che hanno riguardato sia singoli impianti pubblicitari che zone più o meno vaste soggette a vincolo paesaggistico con divieto di affissione di cartelloni pubblicitari.
Molte di queste sono state pubblicate sul sito www.cartellopoli.net.
Si allega l’elenco delle segnalazioni che sono corredate da note di aggiornamento nel modo seguente:
– in grassetto di colore rosso è stato riportato il seguito che c’è stato ad ogni singola segnalazione.
– sono stati evidenziati in colore giallo gli impianti che sono stati sanzionati dai Gruppi di Polizia Municipale competenti per territorio.
– sono stati evidenziati in colore verde gli impianti di cui è stata accertata l’avvenuta rimozione.
Elenco delle segnalazioni di VAS trasmesse per posta elettronica