I collaudi sono agli sgoccioli e la fase attuale, l’ultima, è quella della presa in carico e della gestione degli impianti.
Il tunnel di Gattamelata è pronto per essere aperto.
La data ufficiale ancora non c’è, si parla del 20 o del 27 settembre come possibili giornate di inaugurazione che comunque, assicurano tutti, avverrà entro fine mese.
Il taglio del nastro non sarà tra feste e sfarzi.
La galleria lunga quasi un chilometro che collega via Alcide De Gasperi a via Gattamelata è l’opera più controversa che si sta ultimando in città, tra costi altissimi, e utilità molto dubbia.
Pensata da Formentini, decisa da Albertini, portata avanti dalla Moratti ed ereditata da Pisapia: i lavori sono iniziati nel 2006, nonostante fosse già avvenuto il trasloco della Fiera a Rho-Pero e quindi drenare traffico dalla A4 e dalla A8 non fosse una priorità.
Si pensò comunque che il tunnel avrebbe potuto alleggerire il nuovo quartiere di Citylife.
E oggi, se si facesse davvero lo stadio del Milan al Portello (cosa davvero difficile), potrebbe comunque dare il suo contributo durante le partite.
In ogni caso il tunnel – che ha Mm come stazione appaltante – è costato 115 milioni di soldi pubblici, quasi il doppio dei 62 iniziali.
Più le bonifiche, un percorso tortuoso durato tre anni e lievitato a oltre 50 milioni.
E oggetto di annosi contenziosi (proprio sugli extra costi) con i costruttori (la Claudio Salini), una vicenda che ha tenuto bloccato il cantiere per tre anni spingendo in là la fine dei lavori prevista nel 2009.
La giunta Pisapia se l’è ritrovato, il tunnel della discordia e degli sprechi.
Il quartiere è sempre stato contrario.
Lo ribadisce ancora oggi il presidente di Zona 8, Simone Zambelli: “È uno spreco incredibile, anche aprirlo, non ha alcuna utilità – dice – se non quella di intasare alcune strade intorno a via Gattamelata dove ci sono case e scuole. Chiediamo al Comune di ripensarci e di trovare una destinazione alternativa“.
Palazzo Marino assicura che entro settembre si inaugurerà.
Sbocco del tunnel Gattamelata in quartiere
E che, dalle stime, non ci dovrebbero essere particolari impatti negativi sul quartiere in termini di traffico.
“È un’opera che non avremmo mai avviato e che abbiamo ereditato e sicuramente tutti quei milioni sarebbero stati più utili investirli in opere di trasporto pubblico – dice l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran – . Una volta terminata, però, ha senso comunque aprirla“.
Resterà chiuso invece il tratto di galleria che avrebbe dovuto sbucare ai parcheggi del Portello quando era polo fieristico, oggi a fondo cieco.
Qui negli anni si sono pensate varie destinazioni, dal parcheggio di auto sequestrate a un museo.
Oggi l’area è in cerca di una destinazione, probabilmente legata al futuro del Portello, che sia lo stadio (poco probabile) o qualcosa d’altro.
(Articolo di Ilaria Carra, pubblicato con questo titolo il 7 settembre 2015 su “la Repubblica”)