A partire dal mese di gennaio 2016, cesseranno presso lo stabilimento di via di Salone, le attività di trattamento e raffinazione dei catalizzatori esausti.
Ad annunciarlo è l’azienda Basf che indica quali saranno, a breve, i cambiamenti che interesseranno lo stabilimento di Roma, il potenziamento di altri siti e il trasferimento di alcune produzioni.
Cosa resta, dunque, nello stabilimento di via di Salone dopo la riorganizzazione aziendale?
“A seguito di questa riorganizzazione, nel sito Basf di Via di Salone verranno potenziate le attuali aree d’eccellenza a maggior valore aggiunto quali la produzione di catalizzatori di processo e di sali e soluzioni a base di metallo prezioso, oltre alle attività di analisi condotte dal laboratorio che rappresenta un’eccellenza internazionale all’interno del mondo BASF“, si legge in una nota diffusa dall’azienda.
La Basf, azienda globale leader nel mercato dei catalizzatori a base di metallo prezioso annuncia, quindi, un trasferimento di produzione a Seneca, nella Carolina del Sud, qui “si procederà al consolidamento delle attività di raffinazione e recupero dei catalizzatori chimici esausti” fa sapere l’azienda.
“Il consolidamento delle attività di trattamento e raffinazione consentirà a Basf di incrementare l’utilizzo della capacità produttiva per le attività di recupero disponibile a Seneca, permettendoci di ottimizzare l’efficienza produttiva nei settori della raffinazione e del riciclo dei metalli preziosi, a fronte di un mercato delle commodities altamente competitivo” ha commentato Deon Carter, Senior Vice President Servizi Metalli Preziosi di BASF.
“Il sito di Seneca – ha aggiunto lo stesso Carter – svolge già il ruolo di hub globale di BASF per il riciclo dei metalli preziosi utilizzati nella produzione di catalizzatori impiegati sia nell’industria automobilistica, sia in numerosi altri settori industriali per ridurre l’inquinamento e rendere i processi produttivi più efficienti”.
La riorganizzazione aziendale, implica, anche un riassetto in ambito lavorativo.
Pertanto, “L’impatto occupazionale riguarderà principalmente i lavoratori impegnati nelle attività di trattamento e raffinazione, oltre a quelli impiegati nelle funzioni di supporto collegate a queste”, comunicano dalla Basf.
A questo annuncio segue poi una precisazione: “Basf collaborerà con i rappresentanti dei lavoratori e le Organizzazioni Sindacali per garantire soluzioni socialmente responsabili e, dove possibile, offrire altre posizioni all’interno del Gruppo. Le necessarie consultazioni con le parti sociali avranno inizio nelle prossime settimane“.
(Articolo pubblicato con questo titolo il 21 settembre 2015 su “Roma Today”)
Con riferimento alla notizia del trasferimento riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato della associazione – Comitato di Quartiere Case Rosse 2014.
Apprendiamo con grandissima soddisfazione l’annuncio che, dal mese di gennaio p.v. la società BASF S.r.l., di via di Salone, trasferirà altrove l’impianto di trattamento dei catalizzatori esausti che da decenni ha preoccupato la cittadinanza per la propria salute.
Preoccupazioni non infondate, come da documentazione prodotta dalla ASL RM B e dai dati sulle patologie comunicati dalla Regione Lazio.
La battaglia per la difesa della salute non deve fermarsi qui, il territorio è altamente inquinato per la presenza, in superficie di numerosissime altre aziende incompatibili con la salute dei cittadini, nel sottosuolo per discariche abusive non ancora bonificate.
In data 16 marzo 2015, assieme ad un dozzina di comitati ed associazioni abbiamo inviato una Petizione al Parlamento Europeo, in corso d’esame e per la quale stiamo predisponendo un ulteriore, fondamentale, incremento di documentazione..