Trenta pagine di ricorso al Tar rischiano di bloccare l’iter autorizzativo, in parte già concluso, necessario alla discarica di Magliano Romano per accogliere i rifiuti urbani indifferenziati provenienti (anche) dalla Capitale.
A presentarlo l’associazione ecologica Monti Sabatini, da tempo in prima linea contro la riclassificazione dell’invaso alle porte di Roma.
Chiariamo i fatti.
Parliamo di una discarica di 890mila metri cubi di proprietà della società Idea 4, partecipata anche da Acea, realizzata nei pressi di Magliano Romano, centro urbano da 1500 abitanti a 35 chilometri nord da Roma.
Già in attività per accogliere e lavorare rifiuti inerti è stata oggetto dal 2014 di una Conferenza dei servizi che di recente si è chiusa a inizio febbraio rilasciando una Via (Valutazione di impatto ambientale) favorevole a trasferire qui anche l’indifferenziata.
Del resto la regione Lazio è carente di sbocchi per lo smaltimento, con le sole discariche di Viterbo e Albano, quest’ultima al momento sotto sequestro per un’indagine della Guardia di finanza.
All’entrata in funzione ufficiale di Magliano Romano, lo ricordiamo, manca ancora l’Aia, Autorizzazione integrata ambientale, e ora il ricorso dei cittadini potrebbero creare più di un problema.
Le ragioni del ricorso
Diverse le ragioni che hanno spinto il comitato a rivolgersi a un legale per affermare il fatto che nel sito prescelto una discarica non potrebbe nemmeno starci, in quanto ricadrebbe in un’area soggetta a fattori escludenti di tutela integrale.
Limitrofa al parco di Veio, si trova a meno di un chilometro da un complesso residenziale e da una scuola.
Non a caso anche la Asl ha rilasciato parere negativo già nel 2016, carta ignorata però in Conferenza dei servizi.
Altra questione affrontata nel ricorso, un vecchio parere idrogeologico redatto i primi anni duemila su cui si sono basati i tecnici della Regione per il pronunciamento finale.
I comitati sono convinti, e lo documentano, che si tratti di un documento ampiamente superato da analisi più recenti.
Ora la questione verrà valutata dal Tar.
Nel frattempo il no alla discarica di Magliano Romano continua a essere al centro di proteste della cittadinanza e di ampio dibattito all’interno della Conferenza dei sindaci dell’area Cassia-Tiberina-Flaminia.
Un fronte di contrari compatto che ora si appella ai giudici di via Flaminia.
(Articolo di Ginevra Nozzoli, pubblicato con questo titolo il 4 aprile 2022 sul sito online “Roma Today”)