Secondo i buoni propositi espressi dalla Giunta di Alemanno nel 2009, di cui si è già scritto in questo stesso sito, il Gerini era e doveva restare uno spazio culturale per il teatro, a disposizione di tutti gli abitanti.
A questo impegno dell’amministrazione comunale si era arrivati a conclusione di una dura battaglia iniziata nel 2007 quando la società Amplired ha acquistato il complesso immobiliare dall’Istituto Salesiano “Marchesa Teresa Gerini Torlonia” in via Tiburtina 986 e di lì a breve sono partiti i lavori di demolizione per costruirvi un megacentro commerciale, che hanno portato a radere al suolo un grande corpo di fabbrica comprendente una navata ecclesiale, diverse palestre ginniche ed un complesso sportivo con due campi regolamentari di calcio con rispettive tribune e gradinate.
Si è salvato solo il teatro grazie ad una serie di azioni di protesta svolte da cittadini, comitati e associazioni tra cui anche il Circolo Territoriale di Roma di VAS: a questo punto sono dovute intervenire le amministrazioni locali per arrivare a raggiungere alla fine un accordo con la società, sulla base del quale quest’ultima si impegna a cedere gratuitamente il teatro al Comune, pur conservando le volumetrie.
Le condizioni previste all’atto d’obbligo per la cessione del teatro sono solo due:
1) una semplice richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale;
2) La definizione di un progetto di riqualificazione e recupero al fine di evitare situazioni di abbandono e degrado.
Alla fine di luglio del 2013 non era avvenuta ne l’una ne l’altra delle due condizioni.
Ma il 2 agosto 2013 il neo Assessore al Patrimonio Luigi Nieri ha rilasciato una intervista ripresa poi dalla Agenzia AdnKronos e dal quotidiano Libero di cui si riporta il seguente estratto: <<Una delle assolute urgenze di queste prime settimane di lavoro al Patrimonio consiste nell’iscrizione al patrimonio comunale di tutti i beni, terreni e immobili, ceduti all’amministrazione capitolina in virtù di atti d’obbligo, convenzioni ed altri atti. Alcune sentenze e lo scadere dei termini fissati dagli accordi, infatti, potrebbero a breve rendere prescrivibile il diritto dell’amministrazione di ottenere gratuitamente i beni previsti, in mancanza della loro trascrizione in tempi rapidi nel Patrimonio di Roma Capitale.
Si tratta di beni importanti e di valore, fra cui ci sono anche aree di servizio, parchi, parcheggi, spazi culturali: tutte strutture di fondamentale importanza per il recupero e la riqualificazione dei quartieri periferici della città. Le delibere che ho presentato e che sono state approvate oggi in Giunta vanno proprio in questa direzione. Nello specifico si tratta …. dell’acquisizione gratuita, nell’ambito di una convenzione con la Società proprietaria dell’area, del complesso immobiliare già destinato a teatro, ex complesso Gerini, e della relativa area di pertinenza, siti in Via Tiburtina 986, Municipio RM IV.
Quest’ultima acquisizione è particolarmente significativa, in quanto era attesa da anni dai cittadini, ovvero da quando era stata prevista la demolizione del teatro. L’ex complesso Gerini è sempre stato un polo di aggregazione sociale e culturale importante per gli abitanti dell’ex V Municipio. I cittadini e le associazioni del territorio, infatti, hanno condotto una lunga battaglia per impedire la demolizione del cinema-teatro presente all’interno del complesso, anche perché si tratta dell’unica struttura teatrale presente in quel Municipio. Roma Capitale, quindi, attraverso questa acquisizione rende pubblico uno spazio culturale privato che era stato chiuso e lasciato nel degrado. Adesso l’area sarà finalmente restituita ai cittadini.
L’ex teatro Gerini vanta una sala da spettacolo da 1.500 posti a sedere su due livelli e un palcoscenico di 10 m per 10 m, a piani elevabili, impianto sonoro, cinemascope, impianto di aria condizionata, dotato di camerini, laboratori di falegnameria, sartoria ecc.. Sono particolarmente contento di restituirlo ai cittadini, visto che nel quartiere non esiste uno spazio pubblico di aggregazione culturale e sociale che possa rispondere alle esigenze della comunità>>.