Con questo stesso titolo sul quotidiano “Cinque Quotidiano” l’8 settembre 2014 è stato pubblicato un articolo di Giuliano Longo.
Fatto l’accordo Alitalia ed Etihad Airways e superati gli entusiasmi per l’ingresso al 49% degli emiri nella compagine societaria della compagnia di bandiera con 500 milioni subito ed altri 600 in prospettiva, ormai Fiumicino è destinato a divenire un vero hub di dimensioni internazionali.
IL PIANO – Le intenzioni degli arabi, che hanno investito nel frattempo 63 miliardi di dollari per l’acquisto di circa 100 aeromobili sono chiare: partire da Roma per estendere le propria influenza in Europa con la possibilità di creare una compagnia capace di collegare l’Europa all’Australia, passando dall’Italia.
Forse 40 milioni di passeggeri in più che dovrebbero transitare da questo scalo che subirà una radicale modificazione.
A questo punta il decreto Sblocca Italia che stanzia 2 miliardi e 100 milioni solo per la costruzione del nuovo terminal di Fiumicino 2 situato nelle campagne di Maccarese e la quarta pista di cui si parla ormai da anni.
Poi ci sono i 300 milioni che verranno stanziati dalle ferrovie per portarci l’alta velocità.
Insomma tutto bene, anzi una vera pacchia per Aeroporti di Roma, la società che gestisce in concessione lo scalo al 95% controllata da Benetton.
Gruppo che sicuramente ha il merito di aver favorito i contatti fra il governo, allora presieduto da Enrico Letta e gli emiri, ma che non pare sia gran che preoccupato dell’impatto che i 40 milioni di passeggeri in più avranno non solo sulle strutture aeroportuali (lì ci sono i miliardi dello Sblocca Italia) ma soprattutto sui territori confinanti con l’aeroporto. Parliamo di Roma Fiumicino.
DUBBI – Se Ignazio Marino gongola per la pioggia di miliardi che inonderanno la sua città, qualche perplessità l’aveva sollevata nei giorni scorsi il suo collega (si parva licet) Montino.
Intanto perché il provvidenziale decreto, a suo giudizio, non precede il via libero definitivo da parte del governo Renzi al progetto Enac-AdR per l’ampliamento di Fiumicino nord.
Prevede invece la possibilità che anche l’alta velocità arrivi dentro l’aeroporto «anche se per me – dice Montino – rimane prioritario il collegamento di tipo metropolitano tra aeroporto e la Capitale….».
Se Montino si preoccupa per l’impatto di Fiumicino 2 sul suo territorio nessuno invece pare preoccuparsi dell’impatto che avrà l’afflusso dei milioni di passeggeri in più che transiteranno nell’Hub di Roma.
Parliamo non solo di trasporti che l’alta velocità non risolverà, ma anche di strutture di accoglienza (alberghi ad es.), viabilità, parcheggi ecc.
Al momento gli investimenti pubblici appaiono rilevanti, nel frattempo Adr alza le tariffe e Benetton fa fruttare la concessione.
Marino invece, tutto preso con l’utilità pubblica del nuovo stadio e la rigenerazione urbana di quattro caserme, forse non si rende conto che la vera rivoluzione epocale (come lui usa dire) della sua città starà proprio nel’ iper- sviluppo dell’hub di Fiumicino.
Conclusione: se lo Stato va ad investire miliardi è giunto il momento che anche le amministrazioni locali ed i territori possano dire la loro, visto che i loro territori dovranno subire l’impatto di giganteschi progetti.
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Il 1 settembre 2014 l’Agenzia AdnKronos ha emanato il seguente comunicato.
Roma, 1 set. (Adnkronos) – “In questi giorni si parla molto del decreto sblocca-Italia. E si fa riferimento, tra l’altro, all’aeroporto di Fiumicino interpretandolo come un via libero definitivo da parte del governo Renzi al progetto Enac-AdR per l’ampliamento di Fiumicino nord. Ho atteso diverse ore prima di assumere una posizione sull’ipotesi progettuale proprio perché le notizie a questo proposito erano e, lo sottolineo, sono tuttora frammentarie e incomplete. Tuttavia, da una serie di verifiche fatte in queste ore dal sottoscritto, ma non poteva che essere così, il decreto sblocca Italia non prevede assolutamente, fino a prova contraria, il via libera su Fiumicino nord“.
Lo afferma il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
Esterino Montino
“Prevede invece la possibilità che anche l’alta velocità arrivi dentro l’aeroporto, anche se per me rimane prioritario il collegamento di tipo metropolitano tra aeroporto e la Capitale, e norme che accelerano le procedure per interventi infrastrutturali che hanno interessi di carattere nazionale, comprese quelle sugli hub aeroportuali“, aggiunge.
Di snellimento di procedure si tratta e non di surroga e decisione unilaterale su interventi complessi che possano modificare irreversibilmente il territorio.
A questo proposito rimango convinto e fermamente contrario non allo sviluppo aeroportuale sul quale anche la nostra amministrazione sta dando il proprio contributo, ma alla costruzione di un secondo aeroporto al fianco dell’hub attuale.
Non solo perché ciò colpirebbe irreversibilmente una parte consistente del Comune, del nostro ambiente e delle nostre aree turistiche balneari.
Ma perché grandi aeroporti come Heathrow hanno 70 milioni di passeggeri l’anno e due sole piste e perché mettere insieme low cost e grandi compagnie in uno stesso hub è una strategia sbagliata e controproducente.
Un hub moderno ed efficiente deve sviluppare tecnologie e le attuali infrastrutture. Su questo, a mio avviso, bisogna puntare per il bene del Leonardo Da Vinci”.
Il progetto di Fiumicino in particolare, prevede il completamento infrastrutturale di quello di oggi e un allungamento verso nord.
Se attualmente riesce ad avere una capacità di 35 milioni di passeggeri all’anno, arriverebbe a 100 milioni.
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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12 settembre 2014 è stato pubblicato il Decreto-Legge n. 133 del 12 settembre 2013 concernente “Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”: è il cosiddetto decreto “Sblocca Italia”.
Al comma 11 dell’art. 1, relativo alle “Disposizioni urgenti per sbloccare gli interventi sugli assi ferroviari Napoli – Bari e Palermo-Catania-Messina ed altre misure urgenti per sbloccare interventi sugli aeroporti di interesse nazionale”, testualmente dispone: “11. Per consentire l’avvio degli investimenti previsti nei contratti di programma degli aeroporti di interesse nazionale di cui all’articolo 698 del codice della navigazione sono approvati, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti da adottarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, che deve esprimersi improrogabilmente entro trenta giorni, i contratti di programma sottoscritti dall’ENAC con i gestori degli scali aeroportuali di interesse nazionale.”
L’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino dovrebbe rientrare quindi tra “i contratti di programma sottoscritti dall’ENAC con i gestori degli scali aeroportuali di interesse nazionale”, con il suo allungamento verso nord.
Il decreto prevede anche la realizzazione della linea ferroviaria di alta velocità per collegare l’aeroporto di Fiumicino alla Stazione Termini e di lì a Milano e agli altri principali scali aeroportuali.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi