Nella riunione preliminare che il Presidente della Commissione Commercio Orlando Corsetti ha voluto il 2 giugno scorso a porte chiuse soltanto con i membri di maggioranza della Commissione Commercio da lui presieduta il cons. Franco Marino ha avanzato per la 1° volta “storica” la proposta del 15% dei 138.000 mq. previsti dal PRIP da riservare alle ditte “virtuose” mai individuate: oltre ovviamente ad Orlando Corsetti la proposta è stata accolta dai consiglieri presenti quel giorno che erano Michela di Biase ed Ilaria Piccolo (vedi link https://www.rodolfobosi.it/per-dare-una-premialita-a-tutti-i-costi-alle-ditte-virtuose-senza-nemmeno-sapere-come-e-quali-sono-la-commissione-commercio-boccia-lemendamento-gia-conco/#more-8270 e link https://www.rodolfobosi.it/prip-questa-maggioranza-sta-con-la-giunta-di-marino-o-con-la-giunta-di-alemanno-corsetti-vuole-a-tutti-i-costo-ottenere-delle-larghe-intese-per-premiare-certe-ditte-vituo/#more-8303).
Orlando Corsetti
Nella riunione congiunta che il 1 luglio scorso Corsetti ha voluto con la I° Commissione Bilancio sono stati approvati 15 emendamenti a cui è stato subordinato il parere favorevole della IX Commissione, che non parlano più esplicitamente del 15% ma rimandano all’Assemblea Capitolina il compito di individuare dei criteri di “premialità. (vedi link https://www.rodolfobosi.it/la-commissione-commercio-ha-finalmente-votato-a-maggioranza-il-parere-sulla-normativa-tecnica-di-attuazione-del-prip-e-sulle-modifiche-ed-integrazioni-del-regolamento-di-pubblicita/#more-8335)
Quel giorno Corsetti ha testualmente dichiarato: <<Tutti gli emendamenti di oggi sono stati “testati” dalla nostra Avvocatura Comunale. Ad esempio abbiamo dovuto rinunciare all’emendamento che riservava il 15% alle ditte cosiddette “virtuose”.>>
Significa che l’Avv. MASSIMO BARONI dell’Avvocatura Comunale ha detto esplicitamente che un tale emendamento sarebbe del tutto illecito.
La natura illecita di un tale provvedimento è stata riconosciuta dalle stesse ditte “virtuose” che si pretende di premiare con una Nota dell’AIPE del 1 luglio 2014 e con una lettera della SCI dell’8 luglio 2014, nella quale il sig. Ranieri Randaccio con riferimento espresso ad “alcuni interventi in occasione delle recenti riunioni della Commissione che adombravano per le Ditte aderenti al Piano di Riordino una sorta di “premialità” attraverso percentuali da concordare … di superfici da destinare alle Ditte regolari”hacontestato“ogni e qualsiasi concetto di premio, a parere della scrivente pure illegittimo non essendo neppure chiare le intenzioni di tale “premialità” né quale sia la fonte di diritto che legittimi l’inserimento di tale concetto nelle Aste Pubbliche”.
Ciò nonostante, la rinuncia dichiarata il 1 luglio scorso da Orlando Corsetti è stata solo momentanea perché poi, a distanza di 20 giorni, si è fatto promotore di una riunione per il 22 luglio con il consigliere di opposizione Stefàno e con quelli di centro destra Alemanno, Bordoni e Tredicine che hanno ribadito la proposta del 50% presentata dall’emendamento di Alemanno.
Il giorno dopo 23 luglio c’è stato un incontro tra maggioranza, Sindaco ed Assessore Leonori, per fare il punto della situazione.
La mattina del giorno dopo Fabrizio Panecaldo mi ha detto al telefono che, pur con il parere contrario dell’assessore Leonori, verrà proposto alla opposizione di centro-destra di accettare la mediazione del 15% rinunciando al loro 50% ed in caso di rifiuto si stralcerà dal bilancio sia il PRIP che il Regolamento per approvarli subito dopo.
Fabrizio Panecaldo
Il coordinatore della maggioranza mi ha giustificato questa scelta sostenendo che in politica bisogna anche arrivare a mediazioni di compromesso: gli ho replicato che il compromesso in questo caso non sarebbe definibile nemmeno di basso stampo politico, perché costituirebbe l’impallinamento del PRIP, illudendo per giunta le ditte che saranno state scelte, perché l’approvazione di un provvedimento del genere verrebbe immediatamente annullata dal 1° ricorso al TAR.
Nell’ambito della Festa dell’Unità che si è sta ancora svolgendo a Roma era programmato per le ore 21,30 di ieri sera un dibattito sul seguente tema: “La Roma che non si arrende alla crisi: attività produttive, commercio e innovazione”.
Ho partecipato di persona al dibattito e sono stato l’unico ad intervenire del pubblico.
Ho dovuto preliminarmente giustificare che l’argomento particolare che affrontavo non era fuori tema, benché lo sembrasse, spiegando che l’approvazione del PRIP riguarda da un lato anche il problema della nuova sicura occupazione fissa che si verrebbe a dare se non altro per la sola manutenzione di 420 ciclostazioni del Bike Sharing e dall’altro lato il problema di garantire attraverso l’aggiudicazione dei bandi di gara il prosieguo della propria attività per tutti quegli operatori del settore che se lo meritano.
Su questo secondo fronte di problemi ho quindi messo in evidenza la ostinata volontà del Presidente della Commissione Commercio di voler riservare a non meglio identificate ditte “virtuose” una “premialità” sotto forma del 15% della intera superficie prevista dal PRIP.
Ho messo ancor più in risalto che questa “premialità” è stata bocciata dall’Avv. Massimo Baroni dell’Avvocatura Comunale e rifiutata dalle stesse ditte pubblicitarie e ciò nonostante Orlando Corsetti continua pervicacemente ad insistere senza rendersi conto che così sta impallinando il PRIP, perché verrà sicuramente annullato senza per giunta essere riuscito a garantire il “premio” che vuole dare a tutti i costi a non si sa bene a quali ditte “virtuose”.
Corsetti mi ha replicato lasciando addirittura intendere, perché interrogato in tal senso dalla conduttrice del dibattito, che sia stato presentato un emendamento in tal senso: mi sono precipitato sul palco chiedendo il microfono per informare i presenti al dibattito che fra gli emendamenti ufficialmente presentati e da dibattere c’è solo quello di Alemanno che chiede il 50%, per cui il 15% dovrebbe caso mai passare con un super-emendamento che metterebbe in forte imbarazzo l’assessore Leonori in quanto la costringerebbe a confermare il parere negativo che ha già dato il 23 luglio scorso.
Ciò nonostante Corsetti ha ugualmente insistito sulla volontà politica non solo sua di voler riconoscere a queste presunte ditte “virtuose” un premio in base a dei “criteri”: la conduttrice che mi ha sentito protestare ha chiesto lei a Corsetti chi dovrebbe decidere questi criteri ed in base a che.
La risposta di Corsetti è stata gli “uffici” in base alle due uniche condizioni che sono state poste (guarda caso) dalle ditte per il tramite di Alemanno e Bordoni e che sono la regolarità dei pagamenti ed il non aver installato cartelloni abusivi negli ultimi 5 anni, vale a dire dalla modifica del Regolamento di Pubblicità del 2009.
A tal ultimo riguardo, a chi si chiedesse giustamente perché solo l’ultimo quinquennio e non tutti gli anni, faccio presente che la disciplina del procedimento di riordino che è parte integrante della Deliberazione della Giunta Comunale n. 1689 del 9 maggio 1997 stabilisce che se una ditta installa abusivamente uno o più delle impianti scheda tipo “E” per i quali è ancora in corso la istruttoria per il rilascio del titolo autorizzativo viene allora esclusa del tutto dal procedimento di riordino.
Vengono in tal modo fatte salve la marea di ditte pubblicitarie che hanno installato abusivamente dopo il 9 maggio del 1997 impianti scheda “E”, che dovrebbero essere classificati “senza scheda” ma risultano assurdamente registrati in Banca Dati come scheda “E”, cioè come impianti che non dovrebbero essere stati paradossalmente ancora installati.
Orlando Corsetti se ne è quindi andato via perché doveva prendere il treno delle 11,30 per andare al mare a raggiungere la famiglia: non ha potuto quindi sentire la replica della Leonori che ha ribadito l’importanza di portare a casa un provvedimento di questa importanza, che entro la prossima settimana l’Assemblea Capitolina è chiamata a votare.
Nel frattempo sempre ieri sul sito del Comune è stata pubblicata la convocazione dell’Assemblea Capitolina per i giorni 28, 29 e 30 luglio 2014, a dimostrazione (molto teorica) che si vuole arrivare alla approvazione definitiva del bilancio vero e proprio entro la sera di mercoledì prossimo 30 luglio, ma comunque al massimo entro i giorni immediatamente successivi.
All’ordine dei lavori di lunedì 28 luglio 2014 ci sono sia la proposta di deliberazione n. 59 (PRIP) che la proposta di deliberazione n. 61 (modifiche ed integrazioni al regolamento di Pubblicità).
Ma da alcuni consiglieri sono venuto a sapere che dopo la fine della seduta di Consiglio dello scorso giovedì 24 luglio c’è stata una riunione di capigruppo che avrebbe deciso di stralciare le due suddette proposte di delibere dal bilancio per lasciare all’ordine del giorno di lunedì prossimo soltanto le proposte di delibere n. 124 e n. 29 di iniziativa dei consiglieri Alfio Marchini ed Alessandro Onorato.
Dal momento che la suddetta decisione non è stata confermata nella convocazione fatta il giorno dopo dal Presidente dell’Assemblea Capitolina Mirko Coratti, si dovrebbe supporre che sia stata presa in subordine e nel caso che l’opposizione di centro – destra non accetti la controproposta del 15% che Orlando Corsetti continua pervicacemente a mandare avanti.
A parte la difficoltà in tal caso di giustificare senza fare figuracce uno stralcio dal bilancio dopo che lo stesso Segretario Generale ha riconosciuto perfettamente regolare la propedeuticità al bilancio (ovviamente pluriennale) delle due proposte di deliberazione n. 59 e n. 61, specie con il contingentamento a 7 ore della trattazione di ogni proposta di deliberazione (che assicura quindi il pieno rispetto della scadenza prefissata del prossimo mercoledì per la approvazione definitiva del bilancio) un eventuale slittamento consentirebbe un ostruzionismo ad oltranza da parte della opposizione di centro-destra che nella migliore delle ipotesi porterebbe a rimandare a dopo le vacanze estive l’approvazione del PRIP e del Regolamento, dando ragione ad Alemanno e Bordoni che in sede di Commissione Commercio hanno ripetutamente detto che non sarebbe la morte di nessuno un eventuale rimando a settembre (di quale anno ?).
È fin troppo evidente che anche lo stralcio fortemente voluto da Orlando Corsetti, ed in tal caso anche dal coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo, significherebbe una nuova implicita bocciatura del PRIP della Leonori e della Giunta con il chiaro significato politico che una certa “maggioranza” di questa composita maggioranza sta remando contro il suo stesso Sindaco che dovrebbe invece sostenere e non vuole che si approvi il PRIP, ma si rimandi alle calende greche, lasciando che Roma rimanga la cartellopoli che è diventata e che ne infanga il decoro.
Non si è riusciti per ora ad individuare con certezza quali e quanti siano i consiglieri di questa “maggioranza”, ma si sa chi la sta ancora guidando a cui mi viene voglia di chiedere in romanaccio: “A Corsé ma sul PRIP ce fai o ce sei ?”.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Comments 1