Qualche giorno fa l’Alitalia ha stipulato un contratto in esclusiva per una campagna pubblicitaria di affissioni con la società P.E.S. (Pubblicità Esterna Speciale) che è stato contestato dall’ Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane (A.A.P.I.): ne è stata data notizia da “Romapost” alla pagina http://www.romapost.it/Detail_News_Display?ID=68448&typeb=0 in un articolo a firma di Matteo Marini che si riporta di seguito.
Storie di “disordinata gestione”.
Questa definizione raccoglie forse al meglio il modo con cui è stata amministrata l’Alitalia in questi anni.
Oggi ne abbiamo un’ulteriore conferma.
È notizia infatti di qualche giorno fa che Fabrizio Bona, direttore commerciale di Alitalia ed ex direttore commerciale della fallimentare compagnia telefonica Bip Mobile, ha stipulato un contratto da 800mila euro in esclusiva per una campagna pubblicitaria di affissioni con la società Pes.
Così facendo però, Bona ha di fatto contravvenuto al codice etico della compagnia.
Al punto 8, paragrafo 8.1 e 8.2, si leggono infatti le regole riguardanti i rapporti con i fornitori e le aziende: “Alitalia impronta la propria condotta nei rapporti con i fornitori e con i partners a principi di trasparenza, eguaglianza e lealtà [.] i processi di selezione e scelta di fornitori e partners sono improntati alla ricerca della massimizzazione dei vantaggi per Alitalia e alla tutela dell’immagine della stessa. A tal fine, il management, ogni dirigente e dipendente della Società, responsabile delle funzioni aziendali che partecipano a detti processi, è tenuto a [.] riconoscere ai fornitori e ai partners, in possesso dei requisiti necessari, pari opportunità di partecipazione alla selezione; assicurare la partecipazione all’eventuale gara di un numero sufficiente di fornitori “.
È bastato questo per far sì che, evidentemente a ragion veduta, l’Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane (raccoglie la maggior parte delle imprese di affissioni pubblicitarie esterne e il 60% degli impianti e del fatturato pubblicitario in questo settore) inviasse una lettera alla dirigenza di Alitalia, all’Organismo di Vigilanza dell’azienda e al Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi.
Nella lettera, datata 5 febbraio, il direttore generale dell’associazione, Franco Meroni, scrive: “Tale fatto (la stipula del contratto in esclusiva con la Pes, ndr ) ha destato in noi un notevole stupore per le seguenti ragioni: la vostra compagnia ha proceduto a selezionare una sola impresa per questa campagna senza consultare o quantomeno richiedere preventivi ad altre imprese“.
Non solo, oltre alla violazione del codice etico per le ragioni sopracitate, l’Alitalia: “ha scelto un’impresa che, a quanto ci consta, ha formulato una richiesta di concordato preventivo per il proprio stato d’insolvenza (sta cercando cioè un accordo con i creditori per non dichiarare fallimento e mantenersi in piedi ndr ) ed in ragione di alcune procedure esecutive in corso“.
Come se non bastasse, la Pes ha: “accumulato un significativo debito con le amministrazioni locali, non da ultimo lo stesso Comune di Roma“.
Alcuni dei loro impianti pubblicitari, infine: “non sono stati espressamente autorizzati dalle amministrazioni locali in cui gli stessi si trovano” e non possiedono “certificazioni sia sulla effettiva esecuzione delle affissioni sia di audience riconosciute dal mercato pubblicitario e non assicurano certamente una corretta copertura del territorio nazionale“.
Come risponderà l’azienda a questo “rimprovero”?
Sconfesserà i suoi stessi regolamenti interni o rinuncerà al contratto?
Matteo Marini
Si fa presente che il 2 novembre del 2011 a Roma è avvenuto uno scontro con un impianto della PES installato sullo spartitraffico centrale di via Tuscolana, che ha provocato due morti (documentato su http://www.cartellopoli.net/2011/11/ecco-e-arrivato-finalmente-il-morto.html, su http://www.cartellopoli.net/2011/11/morire-per-un-cartellone-seconda.html, su http://www.cartellopoli.net/2011/11/servizio-del-tg5-del-031111-sul.html, su http://www.cartellopoli.net/2011/11/cartellone-abusivo-killer-la-citta.html, su http://www.cartellopoli.net/2011/11/sempre-riguardo-allincidente-mortale-di.html, su http://www.bastacartelloni.it/2011/11/una-tragedia-che-non-doveva-accadere.html e su http://www.bastacartelloni.it/2011/12/quel-cartellone-non-doveva-stare-li-al.html)