Il Consiglio Municipale di Parigi si è espresso fin dallo scorso 13 aprile a favore della candidatura della capitale francese per ospitare i giochi olimpici e paralimpici del 2024.
Mentre domani verrà formalizzata la candidatura con una grande festa a Parigi officiata dal sindaco Anne Hidalgo, a Roma nella stessa mattinata di domani si terrà invece una riunione dei capigruppo convocata in Campidoglio per condividere il testo della mozione da inserire all’ordine dei lavori di giovedì dell’Assemblea Capitolina: alla riunione sono stati invitati il presidente del Coni Giovanni Malagò, il capo del comitato promotore Luca Cordero di Montezemolo, il direttore generale Claudia Bugno e il vicepresidente Luca Pancalli.
Tecnicamente infatti deve essere la Giunta Capitolina a sottoporre alla approvazione del Consiglio Comunale la proposta di candidatura di Roma al CIO attraverso il Coni, il quale avrà poi il compito di ratificarla, in vista della scadenza del 15 settembre, termine entro il quale l’intero dossier dovrà essere consegnato al CIO.
Il motivo della riunione congiunta è dovuto non solo all’inchiesta Mafia Capitale che rischia di “gettare un’ombra di discredito internazionale” su Roma, condizionando negativamente il giudizio dei 90 “grandi elettori” chiamati in prospettiva a selezionare la città ospitante, ma anche e soprattutto la tenuta politica della Giunta Capitolina e le polemiche sorte attorno alla figura del sindaco Ignazio Marino.
“Se salta la deadline di fine giugno per l’approvazione della mozione in consiglio comunale, la probabilità che salti tutto è quasi una certezza“, ragionano al comitato promotore, nella convinzione in uno slancio d’ottimismo di riuscire a chiudere la partita al consiglio nazionale convocato per il 2 luglio a Milano.
La crisi che si va avvitando in queste ore in Campidoglio sta trasformando l’iter olimpico in un percorso a ostacoli che allontana il traguardo ogni giorno di più per colpa di tempi strettissimi e di una tenuta politica che – nonostante le rassicurazioni della presidente dell’Assemblea Capitolina Valeria Baglio – nessuno sembra in grado di garantire più.
Con la riunione di domani c’è la speranza di ridurre anche i più riottosi alla ragione e richiamarli all’unità per evitare all’Italia una figuraccia planetaria, che sarebbe ben maggiore però se la candidatura venisse bocciata per l’ombra di “discredito internazionale” che purtroppo è stata gettata da molti sulla città di Roma quanto meno in questo momento.
Il Presidente di VAS Guido Pollice aveva già lanciato assieme a Giorgio Nebbia un appello a dire no alle Olimpiadi del 2014 a Roma quando non era ancora scoppiato lo scandalo di Mafia Capitale. (https://www.rodolfobosi.it/no-alle-olimpiadi-a-roma/).
Il 16 febbraio 2015 c’è stata poi una dichiarazione del Presidente di VAS sul “DELIRIO OLIMPIADI” (https://www.rodolfobosi.it/delirio-olimpiadi/).
VAS ha ora aderito anche all’appello con cui un gruppo di comitati ed associazioni chiede oggi a Renzi e Marino di ritirare la candidatura per le Olimpiadi con la seguente lettera.
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Al Presidente Matteo Renzi,
al Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino
alla Giunta e all’Assemblea Capitolina
Roma, 22 giugno 2015
Il primo passo verso la guarigione è la consapevolezza della malattia e dell’urgenza di cure efficaci.
Mentre ogni giorno l’intreccio di mafia e corruzione che ha attaccato la Capitale dell’Italia si rivela più esteso e profondo, e mentre si avvicina la scadenza del Giubileo straordinario senza che ancora siano stati predisposti gli interventi più indispensabili, coloro che dovrebbero correre ai ripari e imporre misure drastiche per fermare la degenerazione in atto e cominciare a ricostruire le condizioni per un ritorno della democrazia e della legalità – che della democrazia è il primo presupposto – continuano a dare per scontato che Roma sarà candidata alle Olimpiadi del 2024.
Una candidatura fin dall’inizio molto controversa, visti i miseri risultati delle precedenti manifestazioni sportive nella Capitale, che hanno consumato fiumi di risorse sottratte a servizi per la collettività e lasciato sul campo una scia di strutture incompiute o comunque totalmente inutili per le occasioni che ne avrebbero giustificato il pubblico interesse.
Incentivando ancora una volta la distruzione fisica, l’omologazione, le speculazioni immobiliari e la logica emergenziale.
Una candidatura calata sui cittadini, sfiancati da decenni di mala amministrazione, di cui le recenti indagini giudiziarie sono solo l’ultima drammatica conseguenza, senza alcuna condivisione né consultazione, come invece è accaduto in altri Paesi, evidentemente più avvezzi dell’Italia all’esercizio democratico.
Una prospettiva, quella delle Olimpiadi, che se dovesse realizzarsi non potrebbe che mettere in ginocchio una città che da decenni non è riuscita a risolvere quei problemi che ricadono direttamente sulla qualità della vita dei residenti e di tutti coloro che vengono a trascorrervi un periodo di vacanza o di lavoro: un traffico automobilistico fuori controllo, trasporto pubblico inadeguato servizi, manutenzione delle strade, decoro urbano al di sotto dei livelli di qualsiasi capitale europea e non solo.
Oggi l’impegno prioritario dovrebbe essere quello di uscire da Mafia Capitale, un sistema che si sta rivelando ogni giorno più devastante, che si è infiltrato nel cuore della classe politica, ha corrotto l’amministrazione, modificato la cultura e i rapporti sociali e mortificato la dignità dei cittadini.
Non quello di offrire un’altra possibilità di speculazione.
Per questo chiediamo, come segno tangibile della volontà di cambiamento, che il Governo, il Sindaco e l’Assemblea Capitolina prendano l’unica decisione che in questo momento è in grado di tutelare i cittadini romani e i partners di tutto il mondo che dovrebbero partecipare a un evento così importante: non candidare Roma alle Olimpiadi 2024.
Se invece altre ragioni prevarranno sul senso di responsabilità, forti delle tante prestigiose adesioni che stiamo raccogliendo, ci rivolgeremo al Comitato Internazionale Olimpico chiedendo che per i Giochi del 2024 si scelga un’altra sede, in un Paese in grado di garantire l’organizzazione e le risorse necessarie, rendendole una vera opportunità per la città prescelta e per i suoi abitanti.
Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio Onlus, Associazione dei diritti dei pedoni di Roma e del Lazio, Salviamo il Paesaggio Roma e provincia, C.A.L.M.A. Comitati e Associazioni Lazio per la Mobilità Alternativa, Roma Nuovo Secolo, VAS Verdi Ambiente Società
Vezio De Lucia, Maria Pia Guermandi, Tomaso Montanari, Edoardo Salzano, Enzo Scandurra, Giorgio Nebbia, Ilaria Agostini, Riccardo D’aquino, Franco Mazzetto, Emanuele Montini, Paolo Baldeschi, Daniele Vannetiello, Stefano Fatarella, Jadranka Bentini, Maria Paola Morittu, Nicola Tranfaglia, Luciano Manuzzi, Paolo Maddalena, Alfredo Antonaros Taracchini, Pancho Pardi, Paola Bonora, Alberto Ziparo, Carlo Troilo, Stefano Pustetto (continua) …
Riferimenti per ulteriori adesioni all’appello: Anna Maria Bianchi 335/6930035
Via Guido Reni 56 00196 ROMA